File not found
VOL

Aiop, Cittadini"Bene apertura casa di cura Santa Chiara nel palermitano" - Tiscali Notizie

Emofilia, arriva il supporto Froggy per migliorare l'autoinfusione - Tiscali NotizieIl Giro d’Italia e il suo racconto tv, quel rito che unisce il paese attraverso le primavereLa proposta di Conte: meno ore di lavoro a parità di stipendio

post image

Migranti, il leghista Candiani: "Italia non è la discarica del Mediterraneo"Classe 2003,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock popolarissima già tra le undicenni, la cantante è una rivoluzione per la musica italiana. Le giovani che la ascoltano mettono un muro tra loro e i maschi più molesti delle generazioni precedentiRagazzine di dieci, undici anni in costume al bar di un lido della Riviera o in una piscina comunale di una grande città che cantano – in un karaoke continuo sulle casse che pompano la playlist dell’estate 2024 - «lui si fa una chain con il mio name, sono la best bitch ever», dove chain sta per collana e BBE, acronimo inglese de «la migliore puttana di sempre», è il titolo di uno dei due singoli di Anna più di successo - l’altro è 30° - che fanno parte del suo Vera Baddie, terzo album più ascolto al mondo su Spotify questa settimana.Se non vi è ancora capitato di assistere a questa scena, capiterà a breve, se vi è già successo forse ci avrete già fatto l’abitudine, il bigottismo per il turpiloquio dei rapper è materia da talk televisivo e, ora che i palinsesti mandano solo repliche, siamo salvi.Ciò non toglie che ci troviamo di fronte a una rivoluzione del pop italiano, e a guidarla c’è Anna Pepe da La Spezia, classe 2003. Dopo esserci abituati alle Elodie e Annalisa che spacciavano finto empowerment femminile salendo sui carri del Pride che suonavano allegri il loro pop consolatorio sanremese rinfrescato da producer di moda, è arrivata la giovane Anna a ribaltarlo, il carro.Essere una baddieSe l’ha fatto d’istinto, consapevolmente, o per un calibrato calcolo di marketing che vedeva ancora scoperta la figura della Cardie B (o Megan Thee Stallion, o Nicki Minaj, è uguale) italiana, questo non ci è dato di sapere. Nelle interviste rilasciate per l’uscita del disco si è limitata a lanciare titoli buoni per il clickbaiting tipo «Le rapper devono poter dire le stesse cose che dicono i maschi» o a ribadire quelli che sono i tre statement che fanno capolino in tutti i testi: primo, che lei è un’eccezione, in quanto donna che fa rap e ha successo anche se lo è dovuto sudare (su questo, data l’età, lasciamo ai lettori e ascoltatori più adulti il beneficio del dubbio), ed è tutto vero, le rapper sono come i panda, si contano sulle dita di una mano, Madame, Rose Villain, Ele A e Chadia Rodriguez le più note. Secondo, che è una baddie, più un nome di battaglia che un soprannome, perché essere cattiva ragazza «non vuol dire solo essere una che si diverte, ma anche che trasmette determinazione alle altre ragazze, che le aiuta nel momento del bisogno», così semplifica nell’intervista a Billboard.Terzo e ultimo, le regole non le fanno più i maschi, di loro interessano solo i corpi - che devono essere performanti come quelli delle ragazze della tv berlusconiana - e l’assertività al genere dominante (“Se chiedo qualcosa, lui mi dice sì, sì, sì” rappa in BBE).Per esemplificare questo concetto già abbastanza chiaro Anna usa un videoclip manifesto, quello di 30°, prodotto dal collettivo The Hills: nella prima scena ci sono lei e le sue amiche che prendono il sole nel giardino di una villa, «sorseggia Margarita e si gode la vita», mentre si specchiano nel selfie continuo della loro giovinezza: «abbronzatissima, bellissima, simpaticissima» non sono cat calling che vengono dal mondo di sotto, quello dei maschi, ma fanno parte di un monologo da spiaggia interiore, tra il self-help e l’identitario.Nella seconda scena le ragazze entrano nella villa dei vicini, tre esplosivi body builder che sembrano usciti da un romanzo di Walter Siti intenti a fare pesi: finiranno legati mani e piedi, con un cerotto sulla bocca, immortalati come trofei dagli scatti dei telefonini delle girlz che gli ballano intorno, parodia colorata di rosa e fucsia del branco, del revenge porn e di tutte le nefandezze del patriarcato.Specchio deformato Se la baddie Anna si appropria, di tutti gli stereotipi del rap maschile, sessista, col culto del denaro e della violenza, questo non fa di lei una femminista, come ci spiega Giulia Siviero, autrice del fresco e bel saggio Fare femminismo per Nottetempo: «Da un lato appropriarsi di cose che non sono considerate per femmine, come l’uso di un linguaggio volgare o della parola puttana che il gruppo dominante usa verso il gruppo marginalizzato, rompe lo stereotipo maschile e sovverte l’ordine femminile tradizionale», dice Siviero, «dall’altro c’è il forte rischio di omologarsi al modello maschile».Anna è avvisata, la strada è ancora lunga, ma il fatto che parta da un mondo, quello degli adolescenti che ascoltano rap e trap, e non dal Salone del Libro di Torino o da Che tempo che fa lascia ben sperare. È lì che si gioca tutto: ai tempi del processo hollywoodiano Johnny Depp - Amber Heard molti trapper postarono sui social la foto dell’attore sfatto e sorridete per le sorti a suo favore della sentenza, trasformandolo in santino incel.Ma la colpa non è della trap e dei suoi testi machisti ora vampirizzati da Anna, ma di chi ha fatto diventare le fantasie iperrealiste sottoproletarie di Lamborghini, glock e bitches, una descrizione del mondo che ci circonda. La trap è il rovescio dell’incubo securitario di pistole, guardie, ricchezza, merito, esclusione dei poveracci, grettezza brianzola e retequattrista, che è l’ideologia della destra. Il prototipo del rapper alla Gué/Sfera Ebbasta/Tony Effe con tutte le sue bitches, conquistate a centinaia col cash e le borsette, è il rovescio esatto dell’incubo incel o quasi incel, i celibi bianchi brutti piccolo borghesi di mezza età spaventati a morte dalle donne in generale.Pensare di vivere nello stesso mondo apocalittico della trap, prendere la realness delle parole per verità, è davvero da pazzi. La trap è differente, marginale, eccessiva, anche adesso che occupa il centro della scena. Il suo romanticismo maschile è distruttivo, volgare e disperato come Balotelli che fa il botto a Brescia con la sua Audi o che si ubriaca per strada. Quello femminile, nel disco di Anna, ne è lo specchio deformato. CulturaNon saremo noi a scegliere i tormentoni estivi, ma saranno loro a scegliere noiUna guerra generazionaleLe ragazzine cantando al mare o in piscina i pezzi di Vera Baddie – «So cosa vuoi fare tonight/ Non rispondo, sono too high» – stanno inconsapevolmente mettendo un muro tra loro e i padri/maschi più molesti delle generazioni precedenti (i coetanei non saranno mai altrettanto pericolosi…), i Gollum del patriarcato, l’armata delle tenebre incel, quelli che su X ai tempi del femminicidio di Cecchettin si erano radunati dietro l’hashtag #radiosboro attaccando il povero padre di Giulia, Gino, per certi suoi vecchi tweet e la scelta di andare in tv da Fazio: la violenza anonymous che fa terrore e share, quando viene ripetuta in bella copia da tutta l’orrenda armata delle tenebre dei Feltri e dei Cruciani, al calduccio dei loro salotti.È una guerra generazionale che ha come arma la comunicazione, turpiloquio incluso, e da cui sono escluse le popstar inclusive e “sinceramente” inoffensive come Annalisa, Clara, Gaia, Elodie, buone per un featuring con Tananai, un duetto estivo dell’eterna coppia etero basica della canzone italiana, made in patriarcato.Anna ha un fidanzato nero di seconda generazione, il rapper Artie 5ive, e va fiera di piacere agli adolescenti, «a me questa cosa che mi conoscono solo i più giovani piace, è bellissimo se i boomer non sanno chi sei» racconta a Rolling Stone. Non vuole piacere a tutti, anche se sa di essere irresistibile, non è portavoce di nessuno.Nell’album ci sono vari ospiti, maschi naturalmente, tra cui Sfera Ebbasta e Tony Effe. Il primo si prende la briga di raccontare Anna, in quanto donna: «Sei una chica italiana/ Sei cresciuta insieme ai maschi per strada/ A undici anni con la siga in bocca/ A dodici era già diventata una canna/ Canti Gigi D’Alessio, passi la piastra». Il secondo si fa un autoritratto: «Sono un vero stallone italiano/ Fumo droga, ascolto Califano/ Vesto moda, addosso ho vari marchi». E poi arriva lei: «Non voglio un rapper, manco un attore/ Voglio quello che fa il muratore». E pur facendo il verso al rap più machista non perde occasione di tracciare un confine, citando un famoso collega americano arrestato per aver aggredito l’allora compagna Rihanna, nel pezzo Ciao bella del disco di Sfera: «Se con te fa il Chris Brown, gli tagliamo il dick now». CulturaIncompresa, odiata, temuta. Ma la trap è dove accade la vita© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni RobertiniGiovanni Robertini

Dare sepoltura ai morti non è sempre stata una questione di pietasEileen O’Shaughnessy, la donna che suggerì 1984 a Orwell

Una filosofia morbosa (e pop), ritorna l’enigma Unabomber

Il ritorno dei voti alla primaria, la semplificazione non aiutaInternisti, 'contro spossatezza no caffè o tè, meglio doccia fredda' - Tiscali Notizie

Giulia Cecchettin, Meloni annuncia il ddl anti-violenza: "In Senato la prossima settimana"Scherzo telefonico a Giorgia Meloni da parte di un duo comico russo

Violenza sulle donne: Meloni chiama la Schlein

Premio Strega, annunciati i finalisti. La premiazione il 4 luglioOmaggio al mattatore dell’arte povera. Il mare di Pino Pascali bagna Milano

Ryan Reynold
Cruciverba e sudoku amici del cervello? Cosa dicono i medici anti fake news - Tiscali NotizieFuorionda Giambruno, Pier Silvio Berlusconi telefona a Meloni: "Non lo sapevo"Affitti brevi e il codice identificativo: le nuove norme in arrivo

Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

  1. avatarGuerra in Medio Oriente, Italia si astiene sulla risoluzione Onu per la tregua: i motivicriptovalute

    Tumori al seno e colon, al Sud più anni di vita persi e calo mortalità in stallo - Tiscali NotizieVertice Italia-Germania: attesa per l'incontro Meloni-ScholzRaddoppiati Sos per disagio mentale, 1 su 3 da giovani under 30 - Tiscali NotizieMinacce a Licia Ronzulli: busta con proiettile

    1. Diventa legge il ddl contro la violenza sulle donne: ecco che cosa prevede

      1. avatarGuerra in Medioriente, Tajani duro con Hamas: "Non sono diversi dai nazisti"Capo Analista di BlackRock

        Aids, risultati positivi per terapia di mantenimento con regime di 2 farmaci - Tiscali Notizie

  2. avatarGiorgia Meloni: "Serve un'azione forte e ambiziosa contro il cambiamento climatico"Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Parigi 2024: nuotatori fan della coppettazione, medici 'non ha basi scientifiche' - Tiscali NotizieElly Schlein, l'affondo su Giorgia Meloni: "Ha già fallito, costruiamo l'alternativa alle destre"Basta con l’egemonia abilista, lo sport è patrimonio di tuttiCovid: problemi di equilibrio per chi l'ha avuto - Tiscali Notizie

  3. avatarRiforma costituzionale del Governo Meloni, cosa prevede la bozzaProfessore Campanella

    Il premio Nobel Jon Fosse cerca il mistero: «Scrivo seguendo il ritmo»Affitti brevi e il codice identificativo: le nuove norme in arrivoCovid: infezione accelera invecchiamento, studio svela come - Tiscali NotizieSalute: indagine, 1 italiano su 3 non conosce epatiti virali e trattamenti - Tiscali Notizie

La straordinaria vita di Mona Bismarck tra moda, filantropia e arte

“La Casa delle Orfane Bianche”, una piccola festa di resurrezione dalla miseria del rancore“Vita immaginaria”, al Salone del Libro di Torino il legame tra immaginazione e creatività*