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Niente ferie e niente mare per Vittorio Feltri: ecco perchéBattuta dalla Xu,ETF protesta contro gli arbitri: "Certe cose fanno male alla boxe" dal nostro inviato Antonino Morici 30 luglio 2024 (modifica alle 23:54) - PARIGI Subito fuori, subito eliminata come nemmeno nelle peggiori previsioni. Irma Testa ha perso contro la cinese Xu Zichun, uscendo dal tabellone olimpico troppo presto, così come accaduto ad Abbes Aziz Mouhiidine domenica. Due carte da medaglia bruciate in un attimo. E anche questa volta nella delegazione azzurra c’è amarezza mista a incredulità per un verdetto contestato. testa sotto schock— Per Irma è una delusione fortissima. Dopo il match scappa via senza fermarsi a parlare davanti ai microfoni, troppo forte lo scotto per un finale inatteso. L’ultima volta che aveva combattuto ai Giochi era alla Kokugikan Arena, la casa del sumo in Giappone, contro la canadese Caroline Veyre nella finale per il bronzo, vinta con merito. Poi era arrivato il titolo mondiale e una nuova consapevolezza. A Parigi si presentava da favorita eppure non è riuscita a riallacciare il filo del discorso contro la cinese Xu Zichun, non proprio una rivale morbida per iniziare il percorso, arrivata ai Giochi con il secondo posto del torneo di qualificazione mondiale nella categoria fino a 57 chili. Con Irma resta a bocca aperta anche l’angolo italiano. E un istante dopo la proclamazione del verdetto non unanime (3-2) è evidente come la rabbia per un’ingiustizia subita inizi a montare. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } le riprese— In pochi si aspettavano di vedere sul ring la Xu saltare come un grillo per la gioia. La sensazione iniziale è che Irma si sia lasciata sorprendere dalla fisicità dell’avversaria. Leggendo però l’assegnazione delle riprese emerge una disparità di valutazione tra le prime due riprese, vinte in modo abbastanza evidente dall’italiana, e la terza, assegnata alla cinese da tutti i cinque giudici. E in effetti l’azzurra non era partita male, in sostanziale controllo senza tuttavia mai dare l’impressione di dominare. Ed è forse questo l’errore fatale, perché la Xu prende fiducia e cresce, un minuto dopo l’altro. A 26 anni, con due Olimpiadi alle spalle (il bronzo di Tokyo aveva fatto seguito all’amarissima uscita ai quarti a Rio, che aveva smaltito dopo sette mesi di assenza dalle palestre) Irma è costretta a interrompere il suo sogno d’oro. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } ingiustizia— "Questa è la peggior Olimpiade di sempre dal punto di vista arbitrale e troppi errori che hanno colpito l’Italia", dice Emanuele Renzini, il direttore tecnico azzurro. "Ci hanno rimesso i nostri atleti di punta, due probabili medaglie, a distanza di pochi giorni. Il criterio di valutazione sulle tre riprese non è adeguato per un appuntamento così importante". Renzini approfondisce poi il tema della strategia. "Sapevamo che l’avversaria era molto pressante, quindi con Irma avevamo concordato di mettere in sicurezza il match vincendo le prime due riprese. E invece nella prima ha subito un solo colpo mettendone a segno una serie e mandando a vuoto l’avversaria. Una strategia che è costata energie e il match. Purtroppo l’Incompetenza dei giudici ha portato a tenere tutto aperto alla terza ripresa. Irma avrebbe dovuto vincere in modo schiacciante. Alla fine era stanca ma non aveva accumulato punti sufficienti. Chi paga alla fine è sempre l’atleta ed è insopportabile". Pugilato: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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