File not found
analisi tecnica

Primo caso di vaiolo delle scimmie confermato negli Usa e in Canada i casi sono decine

Xi Jinping ha un aneurisma ma rifiuta le cure: solo medicina naturaleLa Russia si vendica e taglia l’elettricità alla FinlandiaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 444

post image

Madre sviene mentre fa il bagnetto alla figlia, neonata morta per annegamento nel Regno UnitoLe emozioni dell’ultimo giorno di scuola. Un rito che porta gioia ma anche domande e senso di vuoto. Per i ragazzi di quinta la scuola non è veramente finita. Ad angosciarli più dell’esame però sono le domande su ciò che viene dopo. E sarebbe bello poter dire loro: non siete soli,trading a breve termine fuori, al freddoTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSei un/a insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euro“And I wonder if you know how it really feels to be left outside alone when it’s cold out here”, cantava Anastacia una quindicina d’anni fa ed è curioso che io abbia riascoltato questa canzone da poco, dagli auricolari di una studentessa. Continua a risuonarmi nella testa, un ambiguo mash up tra il mio passato e il presente dell’ultimo giorno di scuola, un abisso in cui sono sprofondate – o resuscitate – tre o quattro vite. L’ultimo giorno di scuola è come “Il Giorno della Marmotta” che si ripete ogni mattina – in questo caso, ogni anno – identico al precedente, e al posto di Bill Murray ci sono gli studenti, gli insegnanti, c’è l’istituzione scolastica.Chiunque insegni sa che non è facile tenere a bada l’entusiasmo incontenibile, per usare un eufemismo, delle ragazze e dei ragazzi che fanno il conto alla rovescia. Io, per esempio, sudo freddo. Le finestre spalancate diventano improvvisamente voracissime bocche che rischiano di risucchiare chi ha caldo. I miei vecchi mi dicevano che la testa pesa più del corpo e quindi la frase: “ALLONTANATEVI DALLA FINESTRA” che, durante l’anno, suona come fermo ammonimento, l’ultimo giorno di scuola diventa un latrato.E quindi la frase: “NON DONDOLARTI CON LA SEDIA” che, durante l’anno, è una vibrante raccomandazione, l’ultimo giorno di scuola diventa minaccia di sciagure.E quindi la frase: “NON SI GIOCA A CARTE IN CLASSE, È ILLEGALE” che, durante l’anno, si risolve con una pacata nota disciplinare, l’ultimo giorno di scuola rischia di trasformarsi in pena corporale.E quindi la frase: “NON VI PICCHIATE IN CLASSE, ANDATE A SPARGERE IL VOSTRO SANGUE FUORI DALLA SCUOLA” che, durante l’anno, pronunciavo ridacchiando, l’ultimo giorno di scuola diventa una supplica.Sudo freddo, dicevo. Il mio compito è farli uscire dalla scuola sani e salvi, poi potrò tirare un sospiro di sollievo. Il mio obiettivo è non essere accusata di culpa in vigilando, oltre che insegnare lingua e letteratura inglese. Ammetto che, talvolta, il secondo obiettivo è costretto a lasciare il posto al secondo.La scuola finisce per tutti, ma per alcuni più che per altri.Le classi intermedie sono generalmente felici di chiudere l’anno scolastico. Certo, dipende dal livello di sensibilità: c’è chi è più attento allo scorrere del tempo e percepisce che qualcosa sta inevitabilmente cambiando. C’è chi in classe ha costruito rapporti e sa che la libertà dell’estate equivale a ricreare un baricentro nuovo per la propria vita. C’è chi in classe si diverte, ride, vive anche gli adempimenti studenteschi con l’entusiasmo di chi è consapevole che là fuori la vita può essere feroce.Ho visto cose che voi umani.Ho visto studentesse chiedermi «Prof., ma lei ci arriva a prendere il gesso sul bordo della lavagna?» e poi ridere del mio analfabetismo al cospetto della lavagna elettronica. Ho visto studentesse ridere della mia paura di volare, ridere della mia ipocondria, scrivermi mentre ero a casa con l’influenza più malvagia della vita: «Allora, è morta?». Ho visto studenti abbracciarsi mentre si mandavano a quel paese. Li ho visti piangere alla fine dell’anno scolastico, alcune in modo inconsolabile. Chissà cosa mettevano in quei singhiozzi. Chissà quali emozioni spingevano da dentro e si nascondevano dietro le lacrime. Chissà quanto sono stati grati di avere un pretesto per disperarsi senza dover giustificare la loro disperazione.Ho visto un ragazzo di prima liceo piangere davanti agli sguardi sbigottiti di due amiche e compagne di classe. Un ragazzo sempre sorridente, ai limiti della strafottenza, uno di quelli che chiacchiera, si distrae in continuazione, fa battute inopportune, non ha voglia di studiare. L’ho visto piangere ed ero esterrefatta anch’io.Per loro fortuna esiste l’ultimo giorno di scuola, possono piangere e passare inosservati.La scuola finisce per tutti ma per alcuni più che per altri.Non esiste studentessa né studente che non veda l’ora di riprendersi la propria vita e di chiudere per sempre il portone della scuola. O, quantomeno, questo è ciò che dichiara.La felicità dell’ultimo giorno di scuola per chi deve affrontare l’esame di Stato non è una felicità assoluta. La scuola non finisce davvero, e loro lo sanno bene. Finiscono le lezioni quotidiane, le interrogazioni, le verifiche scritte, i colloqui, le note disciplinari, gli ingressi in ritardo, le uscite anticipate, ma la fine vera e propria è solo rimandata.Non è tanto l’incertezza del risultato dell’esame, è che in ogni risata, in ogni gavettone di fine anno scolastico, la felicità è sporcata dalla malinconia. La consapevolezza di una fine che affaccia sull’ignoto è inevitabile e, per alcuni, difficile da esprimere a parole. I sorrisi delle classi Quinte sono incerti, spesso mesti. Sono i sorrisi tirati di chi ha creduto di avere la vita tra le mani per cinque anni ma che solo adesso percepisce la crudeltà del cambiamento.Ho visto un ragazzo che ha collezionato più note che voti mettersi in un angolo da solo e piangere, ho visto i suoi compagni avvicinarsi ed essere scacciati. Ho visto questo ragazzo provare a smettere di piangere mentre diceva: «Magari mi bocciassero».L’ho visto quando pensavo di aver già visto tutto nella vita, quando pensavo di aver tutto chiaro. Invece l’ultimo giorno di scuola è arrivato e io ero impreparata. Mi sono chiesta, a quel punto, se ci rendiamo conto davvero di come ci si senta a essere lasciati fuori, da soli, al freddo. Fuori dalla scuola, in questo caso, che è la summa di ogni istituzione, è l’ultimo presidio di democrazia e cultura: è casa, è diritti, è doveri, è ingiustizia, è giustizia, è sicurezza, è punto di riferimento.La scuola per loro c’è sempre stata e, da un giorno all’altro, non ci sarà più. Tutti noi vorremmo poter dire alle ragazze ai ragazzi che, dopo l’ultimo giorno di scuola, non saranno mai lasciati soli, fuori, al freddo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGaja Cenciarelli

Parata del 9 maggio, Putin ha indossato una cravatta di MarinellaElon Musk accusato di molestie sessuali da un’assistente di volo

Guerra in Ucraina, la richiesta di Kiev: "I russi ci bruciano vivi, dateci armi più potenti"

Slitta ancora l’accordo Ue per le nuove sanzioni alla Russia  “Definire pelato un uomo è molestia sessuale”: la sentenza di un tribunale inglese

Guerra Ucraina, Zelensky: "Il conflitto sarà sanguinoso. Finirà solo con la diplomazia"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 443

Terremoto in Argentina: scossa di magnitudo 6.8 nel nord del paese

Belize, 28enne si ritrova con la testa nella bocca di un coccodrilloJaques Bouthier, chi è il milionario accusato di tratta di minori e violenza sessuale

Ryan Reynold
Russia, polemica per il reality show omofobo "I'm not gay"Guerra in Ucraina, stop al flusso di gas russo alla Finlandia da sabatoSoros: "La guerra in Ucraina potrebbe scatenare la terza guerra mondiale"

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarUcraina, battaglione Azov: “Cominciata evacuazione dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, 264 militari in salvo”investimenti

    Gli irriducibili della Azovstal, chi sono i soldati rimasti nell’acciaieriaArrestato studente in Texas, era armato con un kalashnikov ed un AR-15Guerra in Ucraina, secchiata di vernice rossa sull’ambasciatore russo in Polonia Ucraina, incendio nella foresta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl

    1. Jaques Bouthier, chi è il milionario accusato di tratta di minori e violenza sessuale

      1. avatarEmirati Arabi in lutto, è morto il presidente sceicco Khalifa bin ZayedCampanella

        Gas, Gazprom annuncia lo stop dei flussi attraverso la Polonia

  2. avatarQuando si fermerà e cosa vuole davvero Putin: una guerra lunga e meno intensacriptovalute

    “Definire pelato un uomo è molestia sessuale”: la sentenza di un tribunale ingleseNegli Usa 100 milioni di casi Covid in autunno, i conti di Pregliasco sull’ItaliaCovid in Cina, rinviati i giochi asiatici in programma a settembre: il virus torna a fare pauraIl primo soldato russo a dichiararsi colpevole di crimini di guerra: “Ho ucciso un anziano disarmato"

  3. avatarCovid in Cina, Pechino: "Rischiamo 1,6 milioni di morti"analisi tecnica

    El Salvador, donna condannata a 30 anni di carcere per un aborto spontaneoIl primo soldato russo a dichiararsi colpevole di crimini di guerra: “Ho ucciso un anziano disarmato"Babushka Z, chi è l'anziana diventata il simbolo dei sostenitori di Putin nella guerra in UcrainaHacker attaccano la TV russa: "Sulle vostre mani il sangue di migliaia di ucraini"

Iran, edificio crollato ad Abadan: almeno 10 morti e oltre 30 feriti

Guerra in Ucraina, Putin: “Esercito russo garantisce corridoi per civili a Mariupol. Militari Azov si arrendano”Ucraina, la gaffe di Bush: “L’invasione brutale e totalmente ingiustificata dell’Iraq”*