Usa, giudice federale blocca l'obbligo vaccinale nelle aziende con più di 100 dipendentiMarò, caso chiuso definitivamente: la decisione del Tribunale arbitrale dell'AjaIl manager della Nike Larry Miller racconta: "60 anni fa sparai e uccisi un ragazzo di 16 anni"
USA, una coppia è morta di Covid dopo aver rifiutato il vaccino: lasciano 4 figliDall'"attimino" a "iconico",-BlackRock Italia da "resilienza" a "lovvare": meglio essere boomer che violentare il lessico Nel sogno della lingua italiana si stanno facendo strada una serie di incubi sempre più persistenti: i virus lessicali, potenti e dilaganti nei social, tra i titolisti dei quotidiani e nel parlato. Oggi tutto è "iconico", si esce a "drinkare" e per trovare un lavoro servono anche le "soft skills": non è più il tempo degli andeghée (detto alla milanese)... All’inizio ci fu l’attimino, in apparenza velocissimo a fuggire, ma in realtà persistente e fastidioso come una zanzara tigre. Svanito per sempre l’attimo, a cui Faust chiedeva di arrestarsi per contemplarne la bellezza, l’attimino ha preso potere ovunque come la cimice asiatica, imperando in molte e abusate espressioni. Un attimino di pazienza, un attimino e arrivo, basta un attimino, ho un attimino di ritardo, mi aspetti un attimino? La parolina magica ci sfarfalla sulla testa pronta a colpire, ferendo una volta ancora il nostro maltrattato lessico, già vittima delle invasioni straniere di vocaboli oscuri, buttati lì perché fa fine, mentre l’equivalente italiano, oltre a suonar meglio, esplicherebbe facilmente il concetto. I vecchietti come me ricordano un altro incubo, un’allocuzione cara a burocrati e politici di fila, che pervase gli anni delle convergenze parallele e di altre astruserie pronte a deflorarci come il leggendario ombrello di Altan: «Nella misura in cui». Già in quell’«in cui» c’è un che di sodomitico, la volontà di entrare dove non si può o non si vuole, mentre la «misura» smuove un’auretta shakespeariana che da commedia però muta in tragedia. Quella dei nostri orecchi, costretti già a gerghi incomprensibili come il burocratese, che ruba a piene mani dall’inglese sparando nefandezze come forwardare, conference call, soft skill, per non parlare delle nostre povere diapositive, ormai diventate slide nei briefing che il capo organizza “asap”, ovvero as soon as possible. Naturalmente, h24. Con l’orribile estensione di "20 24" per definire l’anno in corso, perché dire duemilaventiquattro richiede troppo tempo nell’epoca del tutto e subito.Sono pronto poi a vestire con pece e piume chiunque mi dica di non «spoilerare» il suo romanzo, racconto, raccolta poetica o documentario, quindi di non “spogliarlo” dei suoi segreti, perché ho ancora in mente l’alettone che le automobili sportive montavano nella parte posteriore della carrozzeria per aumentarne la stabilità. Un altro incubo ormai persistente nel gergo parlato, tra i giornalisti radiofonici e gli intellettuali veri o presunti, è la gramignesca resilienza, venuta su dal nulla qualche anno fa, dopo essere stata in sonno come i vermi siberiani, risvegliati dopo millenni dallo scioglimento del permafrost. Tutti dobbiamo essere resilienti, assorbire gli urti senza vacillare, che diamine! Del resto l’ombrello è sempre lì, in agguato, se non saremo resilienti al punto giusto colpirà, come l’“uccello padulo” nella parodia della “Canzone dei sommergibili” dei mai dimenticati Disegni & Caviglia. Ma attenzione, se la resilienza si sfilaccia, c’è sempre il “kintsugi”, che può restaurare la nostra anima come i giapponesi fanno con i cocci dei vasi rotti. Ma l’ultimo dei virus lessicali, potente e subdolo, dilagante nei social, tra i titolisti dei quotidiani e nella lingua parlata, fatale come lo zucchero nascosto nei ragù, è il termine “icònico”, che oggi comprende oggetti, fotografie, perfino libri, quadri, gioielli, Trump con benda all’orecchio sanguinante come già Van Gogh, e tutto ciò che qualche imbecille giudica adatto a diventare un simbolo nell’era dell’effimero. Nella nostra epoca di individui singoli e dispersi, ognuno somiglia a sé stesso diventando icònico suo malgrado. Sono costretto poi a battere in ritirata, vittima dell’età, di fronte a ciò che gli adolescenti inventano per comunicare tra loro, parole che nemmeno l’argot più oscuro può mettere in campo per rivaleggiare. Ecco allora mostriciattoli come drinkare, lovvare (abominio che deriva da to love) googlare, ovvero fare una ricerca su Google, boscare, se uno manca un appuntamento, cose che rendono pezzi d’antiquariato altri neologismi come postare, taggare, linkare, sclerare o clannare (introdurre un nuovo adepto in un clan, chissà se Celentano già lo pensava...). Del resto sono o non sono un boomer? Un relitto del passato, figlio della grande illusione dei Sessanta, quando il Caballero misterioso invitava Carmencita a chiudere il gas e a venir via, e il Super Tele si bucava regolarmente sulle spine delle rose del giardino. Non si drinkava, al massimo un ghiacciolo da 25 lire, e potevamo togliere “cletta” dalla bici. Ma preferisco essere un andeghée, che il Cherubini buonanima, nel suo “Vocabolario milanese italiano”, definiva come «uno che va all’antica», ohimè senza alcuna che mi «lovva» o «svalvoli» per me, ma certo di non essere ancora icònico, nella misura in cui l’attimino non diventi fatale. Mario Chiodetti
Azienda fa regalo di lusso ai dipendenti: biglietti in prima classe e 10mila dollari per la vacanzaLibano, strage durante le proteste a Beirut: almeno 6 morti e decine di feriti
Azienda fa regalo di lusso ai dipendenti: biglietti in prima classe e 10mila dollari per la vacanza
Regno Unito, uomo d'affari "playboy" violenta sessualmente una donna nell'appartamentoTre bambini malnutriti trovati in casa con il cadavere del fratello morto da un anno
Oscar Pistorius verso la libertà vigilata, ma dovrà incontrare la famiglia della fidanzata uccisaGermania, tifosi dell'Hansa Rostock deridono un poliziotto morto: richiesti provvedimenti
Allarme bomba a Parigi, stazione evacuata e artificieri sul postoBaviera, aggressione a colpi di coltello su un treno. Tre feriti di cui due gravi
Covid Israele: scoperto il primo caso di mutazione della variante DeltaBimba di 8 anni rifiuta di indossare la mascherina in classe: rischia la bocciaturaYale, allarme bomba nel campus universitario: edifici evacuatiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 610
Amanda Knox mamma di Eureka Muse: gravidanza segreta per timore dei paparazzi
Coppia inglese ruba rarissime bottiglie di vino da un locale spagnolo
Covid, un focolaio in Israele spiega come il virus si diffondeTaiwan, violenta scossa di terremoto di magnitudo 6.1Afghanistan, scomparso il bimbo di due mesi affidato ai soldati USA: genitori lanciano appelloRegno Unito, La Regina Elisabetta non smette di lavorare: ecco come sta
Indonesia, terremoto di magnitudo 5.8 a 112 km a est di BitungNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 616Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 626Il Premio Nobel per la Pace 2021 è stato assegnato a Maria Ressa e Dmitry Muratov