Tregua dal caldo africano, Caronte si prende una pausa: ecco fino a quando, previsioni meteoDi Francisca contro Pilato, si scusa ma deve imparare da AntetokounmpoIsraele-Libano, è massima allerta: news di oggi
Yara Gambirasio, dalle carte spuntano nuovi dettagli sulla 'prova regina' contro BossettiQuando si tratta dell’Ungheria di Orbán,áncaccia ildirettoredelmuseonazionaleEccocosacèdietrole ETF anche una singola storia va letta con attenzione. Il caso di László L. Simon, che è stato cacciato dalla direzione del museo nazionale per una mostra con «contenuti lgbt», ha molti punti di contatto con l’Italia di Meloni Quando si tratta dell’Ungheria di Viktor Orbán, anche una singola storia va letta con attenzione. Il caso di László L. Simon, che è stato cacciato dalla direzione del museo nazionale per non aver imposto restrizioni a una importante mostra fotografica con «contenuti lgbt», ha almeno quattro punti di contatto con l’Italia di Meloni: le campagne anti lgbt, gli attacchi a direttori di museo, i rapporti con le destre se possibile ancor più estreme, e l’uso della propaganda come fumo gettato quando il proprio governo arranca o è isolato. Il despota ungherese importa ed esporta tattiche anche alla destra nostrana; per molti aspetti, le derive orbaniane sono un’anticipazione – oppure un avvertimento – anche per noi. Anche i fedelissimi La settimana ungherese è cominciata con il ministro della Cultura che destituisce «con effetto immediato» László L. Simon dall’incarico di direttore generale del Museo nazionale. La purga orbaniana riguarda stavolta un intellettuale fedele al sistema, oltre che organico a Fidesz, il partito del premier: László L. Simon è un intellettuale fidesziano, che ha avuto incarichi governativi, essendo stato sottosegretario alla Cultura. La deriva autocratica ungherese è a uno stadio così avanzato che neppure i fedelissimi di regime sono indenni da ritorsioni. La coalizione Meloni è nota per i suoi attacchi al direttore del Museo Egizio di Torino, ma nel caso di Orbán lo scontro arriva a scalfire il sistema orbaniano stesso. Omofobia e destre estreme Come mai la purga? Una decina di anni fa, László L. Simon aveva occupato le cronache con le sue poesie volgari, delle quali discutevano intellettuali e parlamentari. Poi nel 2016 al ministero lo avevano liquidato dall’incarico dell’epoca perché «insoddisfatti del suo lavoro». Ma né volgarità né insoddisfazioni avevano portato l’intellettuale al punto dove è ora, e cioè nella trappola della campagna omofoba di Orbán. Dopo che gli ultraconservatori polacchi del Pis hanno condotto la campagna presidenziale 2020 all’insegna degli attacchi alla comunità lgbt, il premier ungherese ha pensato di introiettare tattiche analoghe. Nel 2021 ha trasformato quello che doveva essere un provvedimento anti pedofilia in una legge anti lgbt. Da allora sia l’educazione sessuale dei minori, che i contenuti che potrebbero capitar loro davanti, pure audiovisivi, devono adeguarsi al criterio eteronormativo della «famiglia tradizionale». Da qui derivano le crociate orbaniane contro i cartoni animati ritenuti “queer” – pure quelli Disney – ed è da qui che Fratelli d’Italia dev’essersi ispirata quando ha dichiarato guerra a Peppa Pig. Un caso da manuale L’ormai ex direttore di museo ha scatenato la reazione governativa per il semplice fatto di aver accolto il pubblico, anche minorenne, all’esibizione del World Press Photo. La mostra fotografica avrebbe dovuto essere censurata ai minori, secondo Dóra Dúró. Quest’ultima è una parlamentare di Mi Hazánk Mozgalom, formazione di estremissima destra, xenofoba, no vax e quant’altro. Alle elezioni di aprile 2022, quando il resto dell’opposizione era coalizzata contro Orbán, l’estrema destra di Mi Hazánk è stata utile al premier ungherese nel dirottare voti fuori dallo schieramento a lui opposto. E l’impennata di voti ha garantito a questa destra estremissima di fare il suo debutto in parlamento, con ben sei eletti, tra i quali appunto Dúró. Così ora Orbán, già intraprendente in fatto di propaganda omofoba, va alla rincorsa a chi è più a destra. Nell’articolazione politica europea, non di rado avere qualcuno ancor più estremo nell’asse politico aiuta le destre già ultrà a normalizzarsi: è un’operazione che è valsa per Marine Le Pen quando Éric Zemmour le ha fatto da contendente alle ultime presidenziali; e vale in piccolo in Italia con l’operazione di Gianni Alemanno che ha lanciato il nuovo progetto per «delusi da Meloni». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De Benedetti Scrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter
Imprese, Jakala Civitas acquisisce Gruppo TrentaseiParigi 2024, minacce di morte a protagonista 'Ultima Cena' (che non era l'Ultima Cena)
Post contro Meloni "mamma dei fascisti", bufera su autore Rai
Febbre Oropouche, test per diagnosticare l'infezione: sintomi, cos'è e come si trasmetteTravis Scott, tanti vip al concerto a Milano
Turismo, Assoviaggi: in vacanza da soli 22,5 milioni di stranieri in ItaliaIl delitto di Saman Abbas - Tgcom24
Perugia, Scoccia chiude campagna elettorale al Barton ParkUccisa da proiettile vagante a Roma, il gip: “Da arrestati vera caccia”
Di Francisca contro Pilato, si scusa ma deve imparare da AntetokounmpoPerugia, Scoccia: ''Voto di responsabilità per il bene della città''Il nichel e le sue allergie – Parte IMacchi: "Dovevo chiudere la finale". Il ct Cerioni: "L'hai vinta 3 volte..."
Lavori al traforo del Monte Bianco, da lunedì 18 ottobre la chiusura notturna
Cicloturismo: parte Laduesse, in Calabria turismo esperienziale sui pedali
Caldo afoso oggi in 12 città da bollino rosso ma domani finisce (un po'): ecco doveIncendio a Roma oggi 31 luglio: le cause e i danni, cosa è successo a Monte MarioMacchi: "Dovevo chiudere la finale". Il ct Cerioni: "L'hai vinta 3 volte..."Traffico da bollino nero nei primi due weekend di agosto, cosa succederà su strade e autostrade
Venezia 81, Tenderstories partecipa con tre film in concorsoAutovelox illegali vanno ritirati: quali sono, su quali strade fanno multePoste, in primo semestre utile netto 1 mld: ricavi 6,2 mldParigi 2024, Salvini e Fratelli d'Italia: "Cerimonia blasfema, sembrava gay pride"