Amazon, dall'Antitrust una sanzione di 10 milioni di euroSalario minimo a 9 euro: il Cnel vota noConcorso Agenzia delle Entrate, 80 posti nelle Risorse Umane: come fare domanda
IT Wallet in sperimentazione da luglioDal punto di vista politico è un’intesa inaspettata e con qualche luce. La fuoriuscita dal fossile ha smesso di essere l’elefante nella stanza,VOL ed è diventato un obiettivo affermato con forza dall’Europa. Viene accolta la tesi principale dell’IPCC sul riscaldamento globale come effetto delle attività umane e le premesse scientifiche della giustizia climatica sono riconosciuteIn politica e nella vita ci sono gli ideali e la realtà. Di fronte a una minaccia esistenziale per la specie umana e il pianeta come il cambiamento climatico l’ideale è abolire prima possibile il consumo di combustibili fossili e tutte le altre attività ad alto tasso di emissione. La realtà è quella uscita dalla Cop28 dopo molti colpi di scena (apertura col botto: il finanziamento del fondo di compensazione per le vittime del cambiamento climatico; rivelazioni: il sultano presidente è un negazionista e l’Opec mira a sabotare l’abolizione dei combustibili fossili; figure barbine: Meloni parla dei fatterelli d’Italia e fa polemica contro la carne coltivata, Pichetto Fratin civetta con l’Arabia Saudita e va via prima della fine della festa, come Cenerentola). L’ideale era sancire l’eliminazione rapida dei fossili (il phase-out). La realtà è accontentarsi di invocare una transizione graduale dal fossile (un transitioning away). L’orizzonte temporale è il prossimo decennio, con l’obiettivo finale di azzerare nel 2050. AmbienteLe 34 parole per salvare il mondo: ecco perché Cop28 può essere una svoltaFerdinando CotugnoDal punto di vista politico, è un accordo inaspettato e con qualche luce. Forse per la prima volta la fuoriuscita dal fossile ha smesso di essere l’elefante nella stanza, ed è diventato obiettivo affermato con forza dall’Europa (grazie alla ministra spagnola per la transizione, Ribera, e al commissario per il clima Hoekstra) e dalla lega delle nazioni insulari e negato con paura e circospezione sleale dall’Opec, dalle lobby del fossile e dai governi di Russia, Iran, Arabia Saudita. Nell’accordo non c’è nessuno spazio per il negazionismo: si accoglie la tesi principale dell’Ipcc (il riscaldamento globale è un effetto delle attività umane e le emissioni storiche cumulate sono un peso enorme). Le premesse scientifiche della giustizia climatica sono riconosciute. Il resto è faticoso compromesso. C’è l’eliminazione del carbone, ma solo di quello “unabated”, cioè di quello di cui non si possono assorbire le emissioni con le tecnologie di cattura e stoccaggio. La riduzione sostanziale delle emissioni di metano dovrebbe arrivare per il 2030. Si accenna a un’eliminazione dei sussidi alle industrie fossili, ma solo quando non servano a ridurre la povertà o aiutare una transizione giusta. Per al Jaber, la Cop28 è stato un risultato storico. Per George Monbiot, un fallimento storico; per Al Gore, un passo importante; ma era il minimo, arriva tardi e solo la pressione dell’attivismo ha frenato l’impatto delle lobby fossili su molti governi. Per António Guterres prima o poi si dovranno eliminare i combustibili fossili, sperabilmente non quando sarà troppo tardi. Insomma, l’ideale rientra dalla finestra. La realtà del compromesso è pericolosa e approssimarsi all’ideale è la sola via per la salvezza. Il compromesso è un ballo sull’orlo del baratro. È una forma di cecità, come quella di Antonio Tajani che, in un tweet, parla di riconoscimento del ruolo strategico del nucleare, del tutto inesistente: nel testo, il nucleare viene citato di sfuggita, accanto alle rinnovabili, all’abbattimento delle emissioni, alla famigerata, inutile e pericolosa, cattura e stoccaggio di CO2, e alla produzione di idrogeno a basso livello di emissioni. E nel testo manca qualsiasi riferimento al gas, con buona pace di Pichetto Fratin e dell’Eni. La Cop sancisce la fine del realismo politico e del negazionismo. Dopo questa Cop, il vero realismo è essere ancora più idealisti e determinati. Partire dalla triste realtà del compromesso e fare di tutto per migliorarlo e innalzarlo al livello dell’ideale di un mondo sicuro, per umani, animali ed ecosistemi. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigianfranco pellegrinofilosofoProfessore associato di filosofia politica alla LUISS Guido Carli. Si occupa di storia dell’etica e filosofia politica contemporanea.
Benzina, bonus a 180 milioni di euro: le protesteBonomi: "In manovra non c'è strategia di crescita"
Coronavirus, bilancio del 2 agosto 2022: 64.861 nuovi casi e 190 morti in più
Natale 2023, caro voli: aerei per Sicilia e Sardegna sfiorano i 500€In arrivo la quattordicesima: ecco a chi spetta
Nicolò Feltrin, morto a due anni: escluso il boccone avvelenato al parcoAssegno unico: come cambia dal 2024
Manovra, 1 miliardo per sostegno alla natalità: tutte le novitàVaiolo delle scimmie, Bassetti raccomanda comportamenti responsabili e vaccino ai gay
Gentiloni si è espresso sul Pnrr: quali sono i suoi pensieri?IT Wallet in sperimentazione da luglioQuattordicesima 2024, mensilità aggiuntiva in arrivo per dipendenti e pensionati: come funzionaPasqua 2024, caro voli: le tariffe medie per l'Italia e per l'estero
Civitanova Marche, parla il testimone dell'omicidio di Alika: "Ho urlato e ho chiamato la polizia"
Novità sul Microcredito imprenditoriale
Istat, economia italiana in crescita: + 0,3% nel primo trimestreFirmato il patto anti-inflazione: cosa prevedeEdiliziAcrobatica, morto il ceo e fondatore Riccardo Iovino. Il titolo chiude in calo dell’8,9%Inflazione, prezzo del pane in costante aumento: ecco dove costa di più
Rete Tim, è ufficiale la data della cessione a Kkr: cosa cambierà?Manifattura veneta, salgono i tassi: giù l'export del 5,5%Cambiamenti nei prezzi delle sigarette: le ragioni dietro all'aumento e le percentuali di incrementoManovra, l'Italia non è in linea con i requisiti UE