Parigi 2024, Darmanin: nessuna seria minaccia di attacchi sui Giochi - Tiscali NotizieParigi 2024, Darmanin: nessuna seria minaccia di attacchi sui Giochi - Tiscali NotizieCittà in attesa di essere scoperte, il tesoro sotterraneo dell’Amazzonia
Gli allevamenti intensivi fanno male all’ambiente, ma si può intervenireLa preoccupazioneEcco come l'Ungheria potrebbe aprire le porte dell'Europa alle spie russeIl governo ungherese ha recentemente aggiunto le persone di nazionalità russa e bielorussa alla lista di coloro che possono entrare nel Paese grazie a quella che viene definita la «carta nazionale»© Shutterstock Red. Online30.07.2024 14:00E se l'Ungheria diventasse la porta d'ingresso in Europa per le spie russe (e bielorusse)?Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock Come spiega Watson che cita l'edizione ungherese di Forbes, il governo ungherese ha infatti recentemente aggiunto le persone di nazionalità russa e bielorussa alla lista di coloro che possono entrare nel Paese grazie a quella che viene definita la «carta nazionale». Finora, la «carta nazionale» si applicava solo ai lavoratori immigrati di Serbia e Ucraina. Dall'8 luglio, tuttavia, anche russi e bielorussi possono farne domanda.Tale documento permette ai suoi possessori di esercitare qualsiasi professione in Ungheria e consente al titolare di ottenere il ricongiungimento familiare. La «carta nazionale» è valida per due anni e poi può essere rinnovata tutte le volte che si rivela necessario.Questa apertura da parte dell'Ungheria ha però generato qualche timore a livello internazionale. András Rácz, specialista di Russia per il think tank tedesco Deutsche Gesellschaft für Auswärtige Politik teme che le spie di Putin possano utilizzare la «carta nazionale» per entrare in massa sul territorio dell'Unione Europea e nello spazio Schengen. A favorire un'entrata massiccia in Europa potrebbe poi esserci il fatto che non esiste un limite al numero di persone che possono richiedere il documento. «Per i russi che rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale, lo spazio Schengen è un bersaglio» osserva Rácz. In più, sempre secondo l'esperto, le autorità ungheresi non sono attualmente in grado di aumentare le risorse destinate ai controlli di sicurezza.«Nel caso di spie russe che lavorano sotto copertura diplomatica, è coerente effettuare missioni in Slovacchia, Austria, Ungheria e persino in Germania grazie ad un accredito ottenuto per esempio a Praga» spiega Rácz.Ricordiamo che il primo ministro ungherese Viktor Orbán è oggi molto criticato all'interno dell'Unione Europea per via delle sue strette relazioni con la Russia. Dal 1. luglio, inoltre, l'Ungheria si trova alla presidenza del Consiglio dell'Unione Europea. Solo qualche giorno dopo l'assunzione di tale funzione, Orbán si è recato in Russia e Cina senza aver concertato la mossa con l'Ucraina presentandosi come mediatore nella guerra tra Mosca e Kiev. La mossa, come è ovvio che fosse, non è piaciuta agli altri Paesi dell'UE che, ad eccezione della Slovacchia, l'hanno condannata.In questo articolo: Guerra in Ucraina
Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 1Tennis
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 1
Software e appAncora incendi nel nord Sardegna, in azione i Canadair - Tiscali Notizie
Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 1Covid: in lieve aumento incidenza e ricoveri, Rt stabile - Tiscali Notizie
Anche a sinistra la politica trascura la crisi climaticaBellezza, misteri e segreti delle dune. Ecco come gli studiosi le datano
Il picco del carbone tiene in ostaggio la transizioneUccisa con 4 coltellate, ma Sharon non si è difesa. L'esito dell'autopsia. Si indaga su telecamere e celle telefoniche - Tiscali NotizieLa grande corsa del mondo dello sport contro i cambiamenti climaticiSindaco Brugnaro, 'non mi dimetto' - Tiscali Notizie
Cultura
Il clima non aspetta: la nuova Ue acceleri la transizione green
Notizie di Viaggi - Pag. 1La crisi climatica fa aumentare i prezzi del ciboCalcioGiornalisti, Fontana: libertà stampa non è libertà infangare - Tiscali Notizie
AlimentazioneCulturaAlimentazioneLe reti idriche in Italia perdono il 42 per cento dell’acqua potabile