File not found
Guglielmo

Cerimonia Ventaglio al Senato, l'autrice Daniela De Paula: "Un'opera nel segno del riciclo" - Tiscali Notizie

Elezioni Europee: Elly Schlein si candiderà?Che fine ha fatto la loggia Ungheria?Vietato l'utilizzo dei cellulari nelle scuole elementari e medie, è questa la decisione del ministro Giuseppe Valditara

post image

Le parole dei politici dopo lo scontro avvenuto tra manifestanti e polizia ieri, nel corteo pro Palestina, a PisaPossiamo incidere come vogliamo sulle norme processuali,Professore Campanella ma se si continuano ad addossare sulla magistratura tutte le inefficienze statali, assegnando alla stessa una “funzione salvifica” che non può e non deve avere, non potranno mai essere risolti i problemi connessi ai tempi della giustizia A fine anno 2022 è entrata in vigore la Riforma Cartabia che rappresenta dopo anni la prima grande “riforma sistematica” del processo penale e del processo civile. Il massiccio intervento legislativo modifica profondamente la normativa processuale e ha la finalità espressa di ridurre i tempi di trattazione dei giudizi e rispettare, di conseguenza, gli impegni assunti dall’Italia in relazione al PNRR. L’altro versante della Riforma Cartabia ha riguardato l’ordinamento giudiziario; alcuni aspetti sono oggetto di una delega al Governo, rispetto alla quale da poco risultano conclusi i lavori di una commissione di studio istituita presso il Ministero della Giustizia;  ma vi sono poi una serie di norme, immediatamente precettive, in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. Nelle mie brevi riflessioni i due settori di intervento della riforma, processuale e ordinamentale, necessariamente si intrecciano. La riduzione dei tempi E’ ingenuo ritenere che i risultati auspicati in termini di riduzione dei tempi della risposta giudiziaria possano essere raggiunti semplicemente con interventi processuali, e neanche esclusivamente con aumenti di risorse di persone e mezzi. Questi interventi necessari e doverosi, che producono senza dubbio effetti positivi, devono essere accompagnati necessariamente da interventi strutturali e di sistema che non devono riguardare la giustizia ma la buona amministrazione del paese. Se non si incide, riducendola entro margini fisiologici (vedi dati statistici europei) sulla domanda di giustizia in Italia, nessun intervento processuale o ordinamentale sulla giurisdizione potrà essere risolutivo. C’è tutto un segmento fondamentale, che precede la “patologia” sulla quale interviene la giurisdizione, che richiede interventi urgenti, che abbiano un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. E, invece, noi assistiamo dinanzi allo sfacelo “sociale” e “culturale” che attraversa il nostro paese  ad interventi che aggravano ancora di più la macchina giudiziaria con introduzione di nuovi reati, assegnazione di compiti di supplenza alla giurisdizione (penso al fine vita), il continuo inasprimento delle pene; mentre sarebbe necessario in via preventiva rafforzare il sistema dei controlli amministrativi, rafforzare il controllo da parte dello Stato sul territorio (è sotto gli occhi di tutti il fallimento del controllo del territorio, sotto il profilo urbanistico, da parte dei Sindaci dei Comune: si potrebbe immaginare di spostare su altri organi, non soggetti al consenso elettorale, questo nevralgico settore, che nella fase patologica intasa i Tribunali con previsioni sanzionatorie irrisorie), incrementare gli investimenti nel sociale, nella scuola, nella cultura (diceva giustamente Gesualdo Bufalino: “La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari”); garantire che la pubblica amministrazione paghi ciò che deve ai cittadini e alle imprese, subito e senza interessi, che si accumulano per anni, riducendo così il contenzioso (anche per rinsaldare la fiducia del cittadino nello Stato ed ottenere un importante effetto culturale: lo stato adempie alle proprie obbligazioni, altrettanto devono fare i contribuenti con lo Stato). Possiamo incidere come vogliamo sulle norme processuali ma se si continuano ad addossare sulla magistratura, anello terminale della catena, tutte le inefficienze statali, assegnando alla stessa una “funzione salvifica” che non può e non deve avere, non potranno mai essere risolti i problemi connessi ai tempi della giustizia. Con il rischio poi di vedere additata la giustizia e la magistratura come causa di inefficienza e ragione di incertezza del diritto che allontana gli investimenti. La giustizia giusta Non sempre una giustizia veloce è una giustizia giusta. Non c’è dubbio che una risposta che arriva a distanza di anni dai fatti non può essere giusta anche qualora la decisione risulti corretta. I tempi della risposta sono fondamentali. La giustizia è un servizio per i cittadini e deve essere efficiente anche in termini temporali, ma il dispiegarsi del processo fino alla decisione ha i suoi tempi. Si pensi alle condizioni attuali del lavoro in Corte di cassazione (c’è stato un tempo “lontano” in cui i giudici della cassazione avevano modo e tempo di studiare le monografie per risolvere i casi che si prospettavano; oggi, la Corte di Cassazione è definita un “sentenzificio”, che sempre con maggiore difficoltà consente di assolvere adeguatamente al fondamentale ruolo di nomofilachia). Ai giudici deve essere garantito un tempo necessario e prezioso, che nella prospettiva di efficientamento degli ultimi tempi scompare, che è il tempo della decisione! Quante volte la decisione deve maturare nel convincimento del giudice, dinanzi a diverse opzioni che si prospettano nella valutazione del fatto e nella interpretazione giuridica? Ecco, ai giudici non deve mai essere sottratto questo tempo, perché il rischio è la creazione di una categoria ottusa e burocrate, attenta alle forme e alle procedure, ma indifferente rispetto all’in sé della giurisdizione, ossia il contenuto della decisione. E non aiutano in questa prospettiva tutte le norme della riforma Cartabia che accentuano il carrierismo e la verticalizzazione degli uffici giudiziari, anche giudicanti, ad esempio introducendo le “pagelle” o nuovi illeciti disciplinari, per il mancato rispetto delle “direttive” (quali? Con quale contenuto?). Ecco, in conclusione, chiediamoci se la figura di giudice, pressato dalla richiesta di una sempre più alta produttività, impaurito dalla introduzione di nuovi illeciti disciplinari, asservito nelle gerarchie degli uffici giudiziari, possa svolgere con serenità ed autorevolezza il gravoso compito di amministrare la giustizia che gli è stato affidato. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRossella Marro

Il legame necessario tra riti e sapienza nell’esercizio del potereNotizie di Politica italiana - Pag. 30

Riforma del Csm, Cartabia incontra la maggioranza ma la strada è lunga

Riforma del Csm: i magistrati minacciano lo sciopero e Iv vota contro la maggioranzaLa riforma penale è piena di buoni propositi, vedremo se basteranno

Carcere, Mattarella: non sia luogo in cui si perde ogni speranza - Tiscali NotizieDopo gli scandali, un “papa straniero” in procura a Milano

Le chat dei carabinieri raccontano la violenza durante l’arresto dei due americani

Giorgia Meloni avverte: intelligenza artificiale pericolo per la classe mediaLega, è necessario un tavolo sulla nuova governance della Rai - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
La Camera conferma il taglio dei vitalizi per gli ex deputati - Tiscali NotizieDecreto Flussi 2024, oggi l’ultimo click day: come fare domandaManganellate contro Studenti a Pisa, Fdi: “La sinistra spalleggia i violenti”. Tajani: Le forze dell’ordine non si toccano”

ETF

  1. avatarMattarella: spero si possa ancora dire sindaca - Tiscali NotizieCampanella

    Perché gli avvocati dicono sì ai referendum sulla giustiziaProcura di Milano, la commissione si divide: i candidati sono Viola, Amato e RomaIl ministro degli Esteri Antonio Tajani alle europee: "Se è utile alla coalizione e a Forza Italia mi candido"Spangher: «Il dl sui tabulati telefonici bilancia i rapporto tra accusa e difesa»

      1. avatarIn contraddittorio #62: tornano i verbali di AmaraEconomista Italiano

        Dossieraggio su vip e politici: continua l'inchiesta della procura di Perugia

  2. avatarAerei del futuro elettrici e ibridi, le star del salone di Friedrichshafen - Tiscali NotizieGuglielmo

    La riforma della magistratura: dalle toghe in politica alla legge elettorale del CsmManganellate contro Studenti a Pisa, Fdi: “La sinistra spalleggia i violenti”. Tajani: Le forze dell’ordine non si toccano”Contro gli ergastoli, per sconfiggere gli imprenditori della pauraL'Ue lancia un'indagine formale su Apple, Amazon, Google e Meta - Tiscali Notizie

  3. avatarFratoianni propone a Giorgia Meloni una visita a RafahGuglielmo

    Lega, è necessario un tavolo sulla nuova governance della Rai - Tiscali NotizieErgastolo ostativo: la Consulta concede altro tempo al parlamentoLegge elettorale del Csm: nessun sorteggio, nemmeno quello dei collegiPolitica, Matteo Renzi: "Il crollo della Meloni sarà improvviso"

L'astronauta dell'ESA Andreas Mogensen torna sulla Terra - Tiscali Notizie

Referendum, operativa la piattaforma per le firme digitali - Tiscali NotizieMattarella vede Herzog: rilascio ostaggi e rispetto diritto a Gaza - Tiscali Notizie*