Partito il Cashback standard. I rimborsi di Natale sono previsti a febbraioSimona Ventura, frecciata all'Isola dei Famosi: «Io saprei come farla rinascere, ma non lo dico»Il Sacro Monte "prende" l'autobus. Ecco la livrea che promuove il borgo Unesco - ilBustese.it
Cattolici e politica, la fatica della solitudineEconomia>Nautica da diporto con il vento in poppa,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock ma resta il nodo delle concessioni ...Nautica da diporto con il vento in poppa, ma resta il nodo delle concessioni demaniali marittimeAppello delle imprese al prossimo governo: per investire serve certezza del diritto. Parla Michela Rovegno, amministratore unico della Marina di Sant’Elmo, Alghero.di Alessandro Plateroti Pubblicato il 9 Agosto 2022 alle 10:23 Condividi su Facebook Condividi su Twitter #speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La nautica da diporto ha il vento in poppa, trainando il turismo straniero sulle coste italiane e soprattutto l’indotto dell’economia del mare. Dalla cantieristica navale ai servizi per il diporto, infatti, l’estate 2022 si è rivelata straordinariamente positiva sia in termini di ripresa dei fatturati aziendali, sia per l’afflusso di grandi yacht e imbarcazioni estere dopo lo shock del Covid. Ma se i conti della stagione estiva 2022 alzano l’ottimismo sulla ripresa di un settore strategico per l’economia nazionale, a spegnere gli entusiasmi e la fiducia degli imprenditori sono le incertezze che pesano sul futuro: dalla governabilità del Paese dopo le elezioni di settembre, alle incognite normative sulle concessioni demaniali. In particolare, quelle che riguardano le concessioni sulla gestione delle marine e dei porti turistici: senza un intervento urgente del prossimo governo, centinaia di porticcioli italiani gestiti da piccole e medie imprese private (spesso a conduzione familiare) rischiano di vedersi “scippare” le concessioni già dall’anno prossimo a vantaggio dei grandi operatori stranieri. Le barche, nazionali ed estere, vogliono dire porti e su questi ultimi si è infatti abbattuta la “tempesta” normativa che ha travolto anche le spiagge: l’Italia è oggi l’unico Paese dell’Europa mediterranea in cui le concessioni dei porticcioli e delle marine sono equiparate a quelle degli stabilimenti balneari.Come dire che la gestione di ombrelloni e sdraio sia “impegnativa” come quella di un porto turistico, un’infrastruttura ben più complessa e finanziariamente rischiosa per i continui investimenti che richiede. “In queste condizioni di incertezza è difficile non solo investire – conferma Michela Rovegno, amministratore unico della Marina di Sant’Elmo, una delle più importanti imprese di gestione dei servizi per il diporto nautico nel porto di Alghero – ma anche solo spiegare la situazione a chi viene dall’estero e si aspetta di trovare servizi adeguati: come è possibile investire se già il prossimo anno potrebbero essere rimesse all’asta concessioni che sarebbero dovute scadere nel 2033? Senza certezza del diritto, muore anche l’impresa privata. Il problema riguarda tutte le marine italiane, ma la Sardegna è particolarmente esposta: nautica da diporto significa turismo, crescita economica e più occupazione per il territorio: qui non si tratta di difendere privilegi, ma di tutelare chi ha investito a proprio rischio basandosi su contratti e impegni che ora vengono traditi. Alghero è il primo porto italiano che incontra chi viene dalle Baleari: vogliamo cederne la gestione solo ai colossi europei e americani?”Come denuncia l’imprenditrice di Alghero, la decisione del governo Draghi di mantenere l’equiparazione delle concessioni degli stabilimenti balneari a quelle delle concessioni demaniali marittime per la nautica da diporto ha creato un terremoto tra le imprese concessionarie dei moli, già colpite finanziariamente nel 2021 dalle manovre fiscali sulla deducibilità degli ammortamenti degli investimenti. Ora il nodo del rinnovo delle concessioni. In particolare, il precedente equilibrio tra possibilità di reiterare la concessione e assenza di qualsiasi indennizzo a favore del concessionario al termine della stessa è stato spezzato. Di fatto si configura un “esproprio” per le opere realizzate dall’impresa uscente e un indebito arricchimento per l’imprenditore entrante, il quale, al medesimo costo, si ritroverebbe assegnata non già una superficie pubblica, ma un’intera azienda con tanto di avviamento. Con il risultato di facilitare la cessione degli asset demaniali, e portuali in particolare, ai capitali stranieri. Il tutto con la copertura del PNRR, che però non contempla la riforma del demanio nell’elenco di quelle che l’Italia si è impegnata a fare a fronte dei finanziamenti UE. “La nostra concessione – aggiunge Michela Rovegno – sarebbe dovuta scadere nel 2033 e su questa certezza abbiamo cominciato a investire in nuove strutture e servizi fin dal 2019. Come impresa privata, abbiamo persino predisposto un progetto per realizzare nuove opere e servizi per le imbarcazioni e il turismo, come per esempio una torre di controllo per la sicurezza delle imbarcazioni in entrata e in uscita dal porto, ma anche un muovo centro servizi con spazi commerciali di utilità generale.L’operazione è stata ovviamente bloccata, ma di certo non per colpa nostra”. Se fare impresa è difficile, distribuire le responsabilità di questa situazione non è un’impresa impossibile: alle responsabilità della maggioranza uscente, si aggiungono infatti quelle delle Regioni e soprattutto dei Comuni: veti incrociati dei gruppi di interesse, interessi di “bottega” dei partiti e spesso un velo dì opacità sulle iniziative “imprenditoriali” degli enti locali sono spesso il vero ostacolo alla modernizzazione del sistema turistico e soprattutto delle marine a gestione privata. “Si tratta di problemi particolarmente seri soprattutto ad Alghero – conclude l’imprenditrice sarda – dove il Comune è entrato addirittura nel consiglio di amministrazione del Consorzio del Porto di Alghero, alterando completamente gli equilibri concorrenziali in un settore che per sua natura, dovrebbe essere gestito in modo trasparente e soprattutto da libere imprese private che si misurano con pari diritti e pari opportunità”.La questione, insomma, non riguarda di certo una “casta” o pochi fortunati benestanti. Non solo perché la flotta da diporto nazionale è in realtà composta per il 90% da barchette sotto i 10 metri, ma perché l’industria italiana, che è leader mondiale assoluta, produce un volume di export e di posti di lavoro in continua crescita dopo le crisi del 2008. Secondo i dati di Confindustria Nautica, la produzione eguaglia i valori storici raggiunti nel 2009, con sei miliardi di euro di fatturato e un export di oltre tre miliardi, mentre con l’indotto il comparto supera ampiamente i 18 miliardi. Tutelare la nautica italiana è giusto, ma senza lasciare mai nessuno indietro.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
Controlli sul lago Maggiore, multati due turisti francesi: erano in un tratto di lago vietato ai natanti - ilBustese.itDieci anni fa la storica rinuncia pronunciata da Benedetto XVI
Ritorno in terra alta: anche la montagna è in transizione
La Fism ha un nuovo presidente: è Luca IemmiCultura, divertimento e relax: questa l’estate sul Lungotevere fino al 25 agosto
Così il sottoprodotto diventa risorsa«Ho 47 anni e esco solo con gli uomini più giovani. Dopo i 40 non sono fisicamente attivi, dimenticano di sorridere e non si curano»
Green Deal alla prova della nuova UeDieta che rallenta l'invecchiamento, lo studio dell'università di San Francisco: «Ecco l'alimento da evitare assolutamente»
Tv2000 e Radio inBlu2000 dal presidente MattarellaSimona Ventura e Giovanni Terzi in luna di miele, il viaggio tutto italiano: ecco dove sono statiBilancio sociale in crescitaDonna accoltella la compagna al culmine di una lite per motivi di gelosia: «Quando ha visto il sangue ha chiamato il 118»
Il cardinale König pioniere del dialogo con i non credenti
Truffa del poliziotto, finto agente inganna un ristorante: «Sono venuto a prendere le pizze per i colleghi». E scappa col bottino
Intesa tra ministero del Lavoro e Distretto Italia. Obiettivo 10mila postiMulte, quali sono i Comuni che incassano di più: Roma primeggia, segue Milano. Sorpresa Potenza. La classificaBalneari, stop alle deroghe: «Concessioni subito a gara». Sentenza del Consiglio di Stato: nessuna prorogaL'omicidio di Ilaria Alpi dopo 30 anni resta ancora un mistero
Coppia inglese vola a Milano per un panino: «Costa meno di un treno per Londra». Quanto hanno spesoDal letame di cavallo all'allevamento di lombrichi«Voglio fare il poliziotto per mettere papà in galera»: la confessione del bambino alla maestra. Arrestato il genitore violentoGranchio blu, da killer a ingrediente gourmet: sulle tavole del G7 arriva una speciale zuppa di pesce. La ricetta di Bottura