Finse il suicidio ma poi "risorge": la scrittrice che ha fatto arrabbiare i fanCalpestata da un cammello che vaga libero lungo la strada: 50enne ricoverataAttacco dell'Isis ad una chiesa belga in Congo: 17 morti
Addio a Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger è morto a 95 anni: le reazioni politicheNella goffaggine di Delfini c’era sempre qualcosa di virgineo: egli dissacrava un intero modo di vivere,BlackRock Italia ma appunto perché la sua dissacrazione era cosi totale egli sentiva il bisogno di vergognarsene. Mi fanno ridere coloro che dicono che Delfini appartiene al Novecento letterario italiano, con tutto ciò che di politicamente impuro esso comporta. Egli è lo scrittore aggraziato per definizione, ma mai grazia costò sacrifici così grandi. Egli ha dovuto difenderla con le unghie e contro tutti i suoi contrari, che in letteratura sono molti. Delfini ha perseguito per tutta la vita un ideale che possiamo chiamare, malvolentieri, sacro. Questo ideale sacro però consisteva in una fondamentale dissacrazione di tutto. Perciò egli era condannato alla goffaggine del pudore: come succede spesse volte, coloro che sono investiti di uffici sacrali ne provano una specie di vergogna. Nella goffaggine di Delfini c’era sempre qualcosa di virgineo: egli dissacrava un intero modo di vivere, ma appunto perché la sua dissacrazione era cosi totale egli sentiva il bisogno di vergognarsene. Non soltanto, ma sentiva il bisogno di un alibi, che consisteva per lui, oltre che in una serie di falsi miti – l’irregolarità, l’aristocraticità, la provincia ecc. –, nel mito fondamentale del culto del passato, che in lui era totalmente originale, poiché chi ha l’abitudine e la vocazione di dissacrare sa che è soprattutto sul passato, quale fonte delle istituzioni, che bisogna compiere una tale operazione. In questo passato, reso tuttavia perfettamente laico, non c’erano che gli dèi della poesia, gli inventori cioè dei cursus e delle clausole, dei tic dei personaggi, dell’humour, dell’epos. Ma guai a perdere l’equilibrio in un simile culto! Un occhio a tutti i classici, a tutti i grandi romantici: ma sempre, nella coda di quell’occhio, l’ironia, la sgomenta ironia. E il suo contrario, il virginale pudore. PodcastScoprire Finzioni e ribellarsi all’algoritmo – di Francesco Pacifico con Nicola Lagioia Mi fanno ridere coloro che dicono che Delfini appartiene al Novecento letterario italiano, con tutto ciò che di politicamente impuro esso comporta. Il passato di Delfini non è il passato della tradizione. Se solo per un mo mento egli si fosse sentito tradizionale, si sarebbe imposto un silenzio, esso si definitivo. Egli doveva amare il passato senza essere tradizionale: è una specie di scommessa tremenda, per vincere la quale egli ha dovuto trascorrere una delle vite più assurde che si siano verificate nel nostro scorcio di secolo. Notti passate in contese pretestuali, in contraddizioni retoriche, in cui al limite doveva rischiare piuttosto di fare il mimo di se stesso che di tradirsi. Egli è lo scrittore aggraziato per definizione, ma mai grazia costò sacrifici così grandi. Egli ha dovuto difenderla con le unghie e contro tutti i suoi contrari, che in letteratura sono molti. Perciò è stato uno scrittore cosi avaro, egli per natura, per vocazione, uomo tanto prodigo. Dovette scontare con l’avarizia una grazia che egli non osava considerare suo diritto, ma solo uno sgomentante ideale. Per arrivare alla sua pagina, che è pagina di classico, doveva trovarsi continuamente nello stato dell’apprendista, dello scolaro, del clandestino, del dilettante. Quanto forzato masochismo per pagare l’assolutezza dolcemente aggressiva con cui disegnava i suoi personaggi nel fondo assoluto del tempo! Quante anticamere per ottenere un sorriso, contagioso, radioso, di Stendhal o di Mozart! PodcastFinzioni: segni e racconti di scrittura – con Beppe Cottafavi Questo testo di Pasolini è stato pronunciato, e registrato da Mario Molinari, un amico di Delfini, a Modena il 27 ottobre 1963 presso la Sala di cultura in occasione della commemorazione promossa dal comune per onorare la memoria del vincitore del premio Viareggio del 1963. La registrazione contiene gli interventi del sindaco di Modena Rubes Triva, Carlo Bo, Pier Paolo Pasolini, Alfonso Gatto, Ennio Lauricella, Giambattista Vicari, Vanni Scheiwiller. Erano presenti Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Guido Cavani, Giansiro Ferrata, Carlo Emilio Gadda, Ugo Guandalini (l’editore Guanda), Mario Tobino, Giuseppe Ungaretti. Pubblicato per la prima volta in Antonio Delfini, a cura di Cinzia Pollicelli, Mucchi, 1990. Per gentile concessione degli eredi © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPier Paolo Pasolini
A 4 anni sa leggere e contare in 6 lingue: chi è Teddy, bimbo prodigioMorte Pelè, l'ex fidanzata turbata dalle persone sorridenti davanti alla salma
Sparatoria durante il Capodanno Cinese: chi sono le 10 vittime
Bolsonaro ricoverato in ospedale in Florida per dolori addominaliQatargate, Panzeri: "Non sono io la mente"
Allarme bomba su un volo Mosca-Goa: atterraggio di emergenza nello Stato indiano di GujaratUSA, infermiere in ospedale avrebbe abusato delle pazienti per 10 anni
Qatargate, Arrestata la commercialista di Panzeri: trema il PdAeroporto di Istanbul, panico per un passeggero che non trova più i suoi quattro cani
Si lava le mani in un laghetto ma viene attaccato da un alligatoreNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 315Papa Ratzinger: l'ex Pontefice è grave, ma le sue condizioni sono stabiliPapa Francesco ha compiuto 86 anni. Gli auguri di Sergio Mattarella
Agenti attaccati con machete a Times Square a Capodanno
Va in ospedale per un mal di stomaco, muore dopo 7 ore di attesa al pronto soccorso
India, urina su una donna in aereo: arrestato dirigente bancarioTensioni in Perù: italiani bloccati Machu PicchuCittà del Messico, scontro tra treni sulla linea 3 della metropolitana: un morto e 23 feritiZelensky: la reazione all'incidente di Dnipro e il bilancio di vittime, danni e dispersi
Cane calpesta il fucile e uccide un uomo di 30 annihttps://www.instagram.com/p/ClgVPmJSmlE/Cadono nel lago ghiacciato mentre giocano: morto anche il quarto bambinoOvidio Guzman arrestato in Messico, spari contro un aereo dopo il fermo del narcotrafficante figlio di El Chapo