Virus Zika, un caso a Vicenza: uomo in rianimazione. Sintomi e come avviene il contagioEmily Pallini, la creator presa di mira dai fan per il seno piccolo. Lei risponde: «Almeno ho il cuore grande»Due settimane spensierate ad Alassio per i bambini ucraini. Oggi il ritorno a casa, senza corrente e con gli allarmi aerei - ilBustese.it
«Sono lo zio di mio figlio biologico: ho donato a mia sorella la possibilità di costruirsi una famiglia con sua moglie»Il filosofo tedesco Jürgen Habermas si scaglia contro le tesi di chi vorrebbe un occidente più interventista: non è una linea compatibile con l’obiettivo di evitare un’escalation imprevedibile che verosimilmente porterebbe a una guerra nucleare Oggi sulla Süddeutsche Zeitung il filosofo Jürgen Habermas propone la sua lettura sulla guerra in Ucraina e la rappresentazione mediatica che ne viene fatta. Nell’articolo,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock che si intitola Guerra e indignazione, Habermas parte dalle immagini della guerra e di quanto tornano a impattare sulle nostre vite dopo tanti anni di pace. «Le scene sempre nuove di cruda devastazione e sofferenze che colpiscono trovano un’eco autorafforzante nei social occidentali. La novità della pubblicazione e dell’impatto calcolato sulla società di un conflitto imprevedibile probabilmente colpisce noi più anziani rispetto ai più giovani». Fare qualcosa Al di là della rappresentazione nei media, però, Habermas riconosce che i fatti della guerra ci colpiscono e infiammano il desiderio di fare qualcosa contro i crimini di guerra sempre nuovi. Il problema, secondo il filosofo, è l’approccio diversificato dei paesi occidentali. Mattarella ha chiarito che la condanna dell’invasione deve andare di pari passo con il multilateralismo «Nonostante la presa di posizione unanime si preannuncia un approccio diversificato tra i governi occidentali. In Germania è scoppiato uno stridente conflitto d’opinioni amplificato dalla stampa a proposito del tipo e della misura dell’aiuto militare da inviare all’Ucraina invasa». In questo contesto è comprensibile, secondo Habermas, che l’Ucraina passi ad accusare la Germania per i suoi rapporti con Mosca, come è avvenuto soprattutto nelle ultime settimane per bocca dell’ambasciatore di Kiev a Berlino Andrij Melnyk. Tuttavia il filosofo si scaglia contro la sicurezza di sé di chi accusa il governo Scholz di stare dalla parte sbagliata della storia con le esitazioni delle ultime settimane. La posizione del cancelliere Per Habermas, la linea di Olaf Scholz per evitare l’escalation è una saggia strategia per non superare la linea rossa che rappresenta la fornitura di armi senza limiti all’Ucraina e che implicherebbe una partecipazione al conflitto anche formale. La conferma nell’opportunità di seguire questa strada sta negli accordi di Ramstein e nelle minacce di una guerra atomica da parte del ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov. Chi spinge per un ulteriore invio di armi, semplifica il dilemma di fronte a cui si trova l’occidente, che deve scegliere tra la sconfitta dell’Ucraina e l’escalation di un conflitto regionale. La Guerra fredda ha insegnato all’occidente che in una guerra contro una potenza nucleare si può raggiungere nel migliore dei casi un compromesso che evita a tutti di lasciare il campo da perdenti. Habermas riconosce che Putin è in una situazione di vantaggio soltanto perché l’occidente lo ritiene in grado di fare uso di armi atomiche, biologiche e chimiche, ma scrive che alla fine è il presidente russo a decidere quando la Nato passa il limite che considera un ingresso in guerra anche formale. Un’ulteriore complicazione nella determinazione del limite da non oltrepassare. La linea rossa «Se anche l’occidente fosse sufficientemente cinico da accettare il rischio di un “avvertimento” rappresentato da una di queste armi atomiche “minori”, quindi da mettere in conto quest’ipotesi estrema, chi potrebbe garantire che sarebbe ancora possibile mettere un freno all’escalation?» C’è dunque un piccolo spazio di manovra limitato da molti elementi, non sempre noti all’opinione pubblica, in cui scegliere una strategia che non superi la linea rossa dell’ingresso formale in guerra, visto che la partecipazione “fattuale” al conflitto è già evidente. VociL’Europa sia soggetto di pace per essere protagonista del negoziatoSimone Oggionni Chi si scaglia contro questa “politica del timore” che lascerebbe mano libera all’avversario, e difende le sue tesi in maniera razionale si spinge già in maniera eccessiva nel campo in cui vengono prese le decisioni finali, che Scholz pretende, giustamente secondo il filosofo, sia suo. «La decisione di non partecipare attivamente al conflitto non significa che l’occidente debba lasciare l’Ucraina al suo destino “up to the point of immediate involvement” in una guerra con un avversario superiore». Le consegne di armi possono influenzare in maniera positiva l’esito del conflitto. «Ma non è un autoinganno puntare su una vittoria dell’Ucraina contro la guerra assassina russa senza prendere in mano noi stessi le armi? La retorica proguerra mal si concilia con il posto da spettatore da cui proviene»: insomma, l’occidente può evitare una escalation che porterebbe inevitabilmente alla guerra nucleare soltanto autoimponendosi un limite nel sostegno dell’Ucraina. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
Vaccini semestrali per l’AIDS efficaci al 100% nella prevenzione per le donneSiccità, Coldiretti: in Basilicata si rinuncia alla trebbiatura
Abu Dhabi Blues, l'atto finale della trilogia di romanzi di Alberto Guarnieri
Claudio Carastro, lavora a Milano e fa l'università in Sicilia: si sveglia alle 3 del mattino e torna alle 2 di notte. La storia del pendolare estremoToti, Giampedrone: momento difficile, ma anche di grande orgoglio
«Il suo cane molosso è senza guinzaglio» e viene massacrato di botte dal padrone in pizzeriaSi scrive Parco Alto Milanese, si legge Palestra a cielo aperto: subito boom (e tutte le istruzioni) - ilBustese.it
Acea: vendite furgoni Ue I sem +15%. Diesel cresce, bev in caloMozart, il levriero tornato a correre dopo il cancro: «Ha perso una zampa, ma ha vinto la sua battaglia. Ora è felice»
Effetto placebo, scoperto nel cervello il circuito che si attiva per alleviare il dolore: che cos'è e come funzionaSmartphone vietati a scuola, divieto anche per professori e bidelli: «Devono dare il buon esempio»Ass. Coscioni: Asl lombarda inerte su richiesta suicidio assistitoIl Servizio Affidi cerca una persona o una famiglia per un dodicenne: «Un ragazzo maturo e autonomo, ma ha bisogno di voi» - ilBustese.it
Giulia Chiappinelli è una delle laureate più giovani d'Italia: a 20 anni il titolo in Economia. «Il segreto? Le superiori in Belgio»
Musei, stipulato atto di donazione allo Stato della casa di Pasolini
A Roma in mostra i gioielli scultura del laboratorio sociale OrooraSettimana tropicale: minime oltre i 20 gradi e massime superiori a quota 30 fino al weekend - ilBustese.itWartsila, Fedriga: scongiurata grave crisi, Regione sempre presenteCon Trenord a Fiera Milano Live: treni straordinari per i concerti di Salmo&Noyz, Gigi D’Agostino, Paul Kalkbrenner, Geolier - ilBustese.it
Weekend con il rischio temporali. Che non scalfiscono il caldo estivo - ilBustese.it“Sono ciò che voglio essere”: una serata di convivialità e musica con Eos - ilBustese.itMeloni: Stati sblocchino global tax. Da G7 messaggio chiaro a Cina.Lega, multa fino a 5mila euro per chi usa il femminile: caos per la proposta di legge. Il partito si difende: «Iniziativa di un singolo»