File not found
analisi tecnica

Il leghista Galli attacca di nuovo Emma Marrone

Matteo Renzi: "Arresto di Battisti strumentalizzato dal governo"Della Vedova segretario di +Europa: sconfitto Cappato al congressoBerlusconi: "Governo Lega-M5S? E' una banda di ignoranti"

post image

Congresso delle Famiglie, frase shock della relatriceIl disegno di legge che introduce pene pecuniarie da 5mila euro in caso di diffamazione a mezzo stampa,trading a breve termine da 10mila a 50mila in caso di attribuzione di un fatto specifico, con pena accessoria della pubblicazione Fratelli d’Italia va avanti con la riforma sia della legge sulla stampa che del codice penale e di procedura penale sulla diffamazione. Il problema di una normazione che colloca l’Italia oltre il cinquantesimo posto mondiale per la libertà di stampa, anche a causa della previsione del carcere per i giornalisti che commettano un reato d’opinione, non nasce certo con l’attuale governo. Tuttavia, la questione della diffamazione ha già toccato da vicino la premier Giorgia Meloni, che con la stampa continua a comportarsi più da leader dell’opposizione più che da premier. Anche da inquilina di palazzo Chigi, infatti, ha rivendicato le querele nei confronti dei quotidiani e dei giornalisti. Tra i quali anche il nostro giornale e il vicedirettore, Emiliano Fittipaldi, chiamati a difendersi in giudizio in merito a una notizia, tratta da verbali di interrogatorio, sugli acquisti di mascherine gestiti dall’allora commissario Domenico Arcuri. FdI ha presentato un disegno di legge che elimina la pena detentiva per i giornalisti, ma rende molto più pesanti quelle pecuniarie. Anche col rischio che, nei fatti, proprio la prospettiva di lunghi processi e condanne pesanti mettano preventivamente un freno all’attività della stampa, soprattutto nel caso di giornalisti freelance senza una testata alle spalle che si faccia carico dei costi. Il ddl, a prima firma del presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Alberto Balboni, è frutto del lavoro della precedente legislatura, durante la quale è già passato col via libera di tutti i partiti dal comitato ristretto nell'ambito della commissione Giustizia, ed è ispirato dal lavoro del senatore Giacomo Caliendo di Forza Italia. Vista la convergenza sul testo delle forze politiche, «il mio auspicio è che venga approvato nel più breve tempo possibile», ha detto Balboni. GiustiziaFdI vuole trasformare in legge gli attacchi di Meloni contro la stampaGiulia Merlo La non punibilità in caso di smentita Secondo i firmatari, si tratta di «una vera e propria rivoluzione della materia» perchè ricomprende nella diffamazione anche radio, tv, internet e pubblicazioni online. Inoltre, il ddl riscrive le regole che disciplinano le rettifiche e le smentite, «per consentire a chiunque, senza lungaggini processuali, di ripristinare la propria dignità violata». La rettifica e la smentita dovranno essere pubblicate «senza commento, senza risposta e senza titolo», facendo riferimento all’articolo in questione ed entro «due giorni dalla ricezione della richiesta», con le stesse caratteristiche grafiche. La pubblicazione di una rettifica o smentita è, secondo Balboni, un esempio di «giustizia riparativa, come introdotta anche dalla recente riforma Cartabia», perchè fa scattare la non punibilità del reato e dunque il proscioglimento senza lungaggini processuali. le pene pecuniarie In caso di processo e condanna, invece, il ddl prevede pene pecuniarie che vanno dai 5mila ai 10mila euro, aumentati dai 10mila ai 50mila in caso di attribuzione di un fatto specifico che il giornalista sapeva essere falso. La pena accessoria consiste nella pubblicazione della sentenza sul giornale. Secondo Balboni, si tratta di pene congrue con il danno subito dalla parte offesa. A titolo di esempio, «per un caso lieve si attesterebbero intorno ai 2500 euro», considerata la pena minima, la scelta di rito abbreviato e la presenza di attenuanti generiche per il giornalista. Attualmente, per la diffamazione a mezzo stampa, la multa prevista è di 250 euro. Nessuna volontà, quindi, di esercitare pressione sui giornali dal punto di vista della richiesta economica. In realtà il tema è più complesso e riguarda in particolare le querele temerarie ai giornalisti. Da anni, infatti, tutti gli osservatori del mondo dei media segnalano come la libertà di stampa sia messa in pericolo dalle querele infondate che un potere forte presenta a costo zero contro i giornalisti che pubblichino inchieste, allo scopo di intimidirli e prosciugarne le risorse economiche. Se un freelance riceve una querela che lui ritiene infondata ma non è in grado di far fronte personalmente all’eventuale condanna e soprattutto ai costi di difesa, potrebbe ritenere di preferire la pubblicazione di una rettifica, pur di non incorrere in iter giudiziari costosi e lunghi. Nel ddl, infine, c’è un passaggio che sembrerebbe introdurre una prima timida proposta di punizione per le querele temerarie. Si prevede infatti la possibilità che il giudice possa «condannare il querelante al pagamento di una somma da 2mila a 10mila euro in favore della cassa delle ammende», in caso di dolo o colpa grave. È già previsto, invece, che negli stessi casi il querelante possa venire condannato anche a risarcire i danni all’imputato che ne abbia fatto domanda. Nell’aprile scorso, la Commissione europea ha presentato una raccomandazione che incoraggia i Paesi europei ad allineare le loro norme per tutelare i giornalisti contro le cause «manifestamente infondate», sia nei procedimenti civili che in quelli penali. Giustizia«Serve una tutela specifica per i giornalisti colpiti da querele temerarie»Giulia Merlo © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Marta Cartabia, la costituzionalista candidata al QuirinaleChiusure domenicali, lo stop della Lega "Provvedimento da riscrivere"

Sea Watch, accordo tra Conte e Salvini: accolti 10 migranti

Europee 2019, Giuliano Pisapia candidato con il PdAlessandro di Battista esclude di candidarsi alle Europee

Salvini su Diciotti: "Il processo sarebbe un'invasione di campo"Cecile Kyenge, il marito si candida con la Lega "Persone perbene"

La reazione di Matteo Renzi alla revoca dei domiciliari ai genitori

Ddl semplificazioni, Cdm: approvati 10 disegni di legge delegaDi Maio: Lino Banfi rappresenterà il governo in commissione Unesco

Ryan Reynold
Stupro, Giulia Bongiorno: castrazione se la pena è sospesaCena Salvini-renziani per parlare di giustizia, M5S "Ancien régime"Matteo Renzi: "Arresto di Battisti strumentalizzato dal governo"

BlackRock

  1. avatarGuerra in Afghanistan, l'Italia verso il ritiro delle truppeVOL

    Diciotti, referendum online: Di Maio "Sosterrò il risultato del voto"Guerra del latte, Salvini con i pastori sardi: "Trattative a oltranza"Notizie di Politica italiana - Pag. 742Congresso delle Famiglie a Verona, scontro Salvini-Di Maio

    1. Ikea, spot contro il Congresso delle famiglie

      ETF
      1. avatarConte: "La politica non è solo porti chiusi o aperti"BlackRock

        Grillo contro il sindaco Sala: "Manifestate per falsi problemi "

  2. avatarMorto a 85 anni Giuseppe Ciarrapico, è stato senatore del PdlVOL

    Elezioni Abruzzo, Salvini vìola il silenzio elettorale "Votate Lega"Giuseppe Conte e quella torta a forma di ponte MorandiDavide Casaleggio: "Il Movimento non sarà mai un partito"Le parole di Tajani su Mussolini: scoppia la polemica

    VOL
  3. avatarNotizie di Politica italiana - Pag. 746analisi tecnica

    Matteo Salvini, perché la sua strategia di governo funziona?Matteo Salvini sugli insulti a Emma Marrone: "Andrò al suo concerto"Giuseppe Conte blocca momentaneamente i bandi per la TavStupro, Giulia Bongiorno: castrazione se la pena è sospesa

    VOL

Berlusconi: "Governo Lega-M5S? E' una banda di ignoranti"

Il padre del vicepremier Di Maio abbatte le 3 strutture abusiveLuisella Costamagna tra i candidati del M5s alle Europee*