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Pericolo listeria, richiamati sfilacci di cavallo e di pollo dell’azienda Coppiello GiovanniL'acqua è il bene più prezioso per il nostro pianeta e ognuno di noi può fare qualcosa per proteggere il mare Anna Castiglioni 8 luglio - 09:23 - MILANO A guardare l'orizzonte del mare si ha l'impressione che l'acqua sia un bene infinito,analisi tecnica così vasto da non avere una fine. Purtroppo non è così. La Giornata internazionale del Mar Mediterraneo, che cade l'8 luglio, è stata istituita proprio per ricordarci che l'acqua è una risorsa finita e il mare è un microcosmo a rischio. Sono due i pericoli principali per gli organismi viventi marini e i loro habitat: l'inquinamento e lo sfruttamento delle risorse. In altre parole, le azioni dell'uomo mettono costantemente a rischio la biodiversità marina. Se si considera che solo il Mediterraneo, pur avendo una superficie pari a circa l’uno per cento di quella di tutti gli oceani, ospita oltre 12.000 specie marine, ovvero tra il 4 e 12% della biodiversità marina mondiale, si capisce perché è così importante la protezione dei nostri mari. Senza il mare non ci sarebbe vita sulla Terra: le acque regolano il clima del nostro pianeta, producono ossigeno, forniscono nutrimento e sono fonte di sussistenza per centinaia di milioni di essere umani. specie a rischio— Il dottor Leonardo Tunesi, Responsabile dell’Area Tutela Biodiversità, Habitat e Specie Marine Protette per ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) conferma che "la biodiversità degli oceani, a tutti i suoi livelli, è in forte diminuzione a causa degli impatti diretti e indiretti delle pressioni determinate dalle attività umane". Sono in particolare 5 le specie a rischio nel Mar Mediterraneo: foca monaca mediterranea: in natura esistono meno di 700 esemplari, rendendo questo mammifero pinnipede più a rischio di estinzione del panda. Gran nacchera: è il più grande mollusco bivalve del Mediterraneo. Specie protetta, endemica del nostro mare, negli ultimi anni la comparsa in Mediterraneo di parassiti specifici ne stanno causando una mortalità elevatissima che in alcuni casi supera il 90 percento degli individui.Patella ferruginea: può arrivare fino ai 10 centimetri di lunghezza e attualmente vive solo presso alcuni tratti costieri rocciosi di Liguria, Sardegna, Toscana e Calabria.Posidonia oceanica: non è un'alga, ma una pianta acquatica, che ha caratteristiche simili alle piante terrestri con radici, frutti e foglie. Forma vere e proprie praterie sottomarine, che hanno una duplice funzione: quella di arginare l'erosione delle coste e di essere un habitat per molte specie marine.Coralli bianchi profondi: si trovano a centinaia di metri di profondità e hanno una funzione simile alla posidonia oceanica. Il loro principale pericolo è rappresentato dalla pesca sportiva e dalla pesca a strascico.Parti con un gruppo di sportivi come te, scopri i viaggi di Gazzetta Adventure e Tribala all'insegna dello sport e del divertimento nel mondo Leggi anche Acciughe, sardine e alici: differenze e aspetti nutrizionali Pesce bianco: l'alimento ideale per la dieta degli sportivi cosa fare per proteggere il mar mediterraneo?— Per tutelare i nostri mari si possono intraprendere azioni diverse e tutte ugualmente utili. La prima è la cura dei rifiuti: raccogliere quelli in mare, evitare di lasciarne in spiaggia e iniziare a pensare al fatto che tutti i rifiuti che lasciamo a terra, prima o poi finiranno in acqua (a causa del vento o di azioni fortuite e involontarie). Un altro modo per tutelare la biodiversità marina consiste nel mangiare pesce povero, senza eccedere nelle quantità, e variare le specie che si consumano, acquistando il pesce direttamente al porto o in piccole pescherie locali, a patto che ci sia chiarezza sulla tracciabilità. Partecipare a laboratori, workshop e presentazioni organizzate da biologi marini o dalle associazioni e ONG è un altro modo per prendersi cura del nostro mare. In molte località di mare italiane vengono organizzati eventi del genere gratuitamente ogni estate. Un aiuto concreto può essere dato anche partecipando alle giornate di pulizia delle spiagge che vengono organizzate da molte amministrazioni locali o iscrivendo i propri figli ai campi estivi eco-friendly, come quelli di Legambiente e Greenpeace. Insomma, i modi per incidere in modo positivo sul Mar mediterraneo sono molti e tutti ugualmente utili. L'importante è dare il proprio contributo. Mare: tutte le notizie Active: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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