File not found
BlackRock Italia

Elezioni: nel pavese eletto il primo sindaco transgender d'Italia

Notizie di Politica italiana - Pag. 717Matteo Renzi attacca Giuseppe Conte: "Non è degno"Pd, Luca Lotti si autosospende

post image

Sea Watch non tornerà in Libia, Salvini attacca la OngNel libro Antitotalitari d’Italia ( Rubbettino,Economista Italiano 2023 ) Massimo Teodori riflette sul peso che l’opposizione al totalitarismo ha avuto nella storia del nostro paese​​​​​​Gli scenari politici contemporanei, in cui si affermano spesso regimi autocratici e forme variegate di populismo illiberale, sollecitano una riflessione sul peso che l’opposizione al totalitarismo ha avuto nella storia del nostro paese. Lo sostiene Massimo Teodori in Antitotalitari d’Italia (Rubbettino, 2023). Nel Dopoguerra si è affermata la tendenza a identificare l’antifascismo con il Pci e l’anticomunismo con una posizione reazionaria. Ciò ha reso difficile, in molti ambienti, accettare che un democratico potesse dichiararsi antifascista e al tempo stesso anticomunista. Gaetano Salvemini rappresenta una figura esemplare tra gli intellettuali che Teodori ha scelto per descrivere questo clima. Nel giugno del 1954, su Il Ponte, Salvemini si definiva infatti un socialista democratico gradualista, del tutto estraneo «al sistema totalitario che i comunisti impianterebbero in Italia». Scriveva inoltre di non potersi sentire comunista per le stesse ragioni per cui non era stato fascista. Il radicale Francesco Saverio Nitti metteva in luce, da parte sua, il fatto che nazismo, fascismo e comunismo condividevano l’identificazione del partito unico con lo stato e il culto messianico del capo. L’analisi di Nitti trovava riscontro anche in Luigi Sturzo, che ravvisava «somiglianze tecniche» tra comunismo e fascismo. Nel 1948 il Cominform promosse, in funzione antiamericana, il Congresso mondiale degli intellettuali per la pace, a cui si contrappose due anni dopo, in campo occidentale, il Congress for Cultural Freedom, che ebbe in Italia il suo corrispettivo nell’Associazione italiana per la libertà della cultura, guidata da Ignazio Silone e Nicola Chiaromonte. All’Associazione, patrocinata dallo stesso Salvemini e da Benedetto Croce, aderirono fra gli altri Guido Calogero, Adriano Olivetti, Marco Pannunzio, Ernesto Rossi, considerati da Palmiro Togliatti, con la rozzezza che caratterizzava la sua polemica verso gli avversari, un «rosario dei cretini». L’esperienza del Mondo Il Mondo, fondato da Pannunzio nel 1949, divenne il luogo privilegiato di confronto per la cultura laica liberaldemocratica che si richiamava all’eredità dell’azionismo e vedeva al tempo stesso in Croce e Salvemini dei sicuri punti di riferimento. Teodori sottolinea come la rivista, pur accettando la scelta atlantica, non mancasse di denunciare il maccartismo (un «ridicolo anticomunismo», scrisse Calogero) e il coinvolgimento degli Stati Uniti nell’affermazione dei regimi autoritari sudamericani. Nel 1950 Il Mondo pubblicò a puntate 1984 di George Orwell, attirandosi le aspre critiche di Togliatti, che si scagliò contro la rivista, in quanto, a suo avviso, raccoglieva «sedicenti liberali che raccomandano i preti e Benedetto Croce», colpevole, fra l’altro, di aver recensito il romanzo. L’attacco agli intellettuali che condividevano la linea editoriale di Pannunzio si manifestò in modo volgare, con espressioni simili alle peggiori performance dei talk show dei nostri giorni. Carlo Ludovico Ragghianti fu definito un «pigmeo della guerra fredda», Vittorio Gorresio «uno scarafaggio», Gaetano Salvemini «una persona poco seria». Nel giugno del 1944, su Rinascita, il Migliore, così accogliente verso i Redenti, aveva già accusato Croce di essere stato il «campione della lotta contro il marxismo (…) all’ombra del littorio», in cambio di poter scagliare «ogni tanto una timida frecciatina contro il regime». Il ritorno dei comunisti perseguitati, proseguiva, non avrebbe più permesso che le «merci avariate» diffuse da Croce circolassero ancora. Le contraddizioni La scomunica di Orwell ebbe i suoi effetti, se è vero che si dovette aspettare proprio il 1984 per veder riabilitare il romanzo nell’area comunista. Teodori riprende, a questo proposito, la tesi di Silvio Barella, secondo il quale la colpa di tutte le persone di sinistra dal 1933 in avanti è stata quella di aver voluto essere antifascisti senza essere antitotalitari. Dopo il 1989, i diversi nomi che il Pci assunse, fino a diventare l’attuale Pd, e le ambiguità delle scelte politiche dimostrano come il rifiuto di seguire la via socialdemocratica abbia gravato profondamente in quella parte della sinistra che solo la forza degli eventi ha reso di fatto postcomunista. L’itinerario seguito da Teodori trova piena conferma in una vicenda emblematica, in cui queste contraddizioni emergono in modo evidente. Si tratta dei complicati rapporti del filosofo Salvatore Veca con il Pci. In Prove di autoritratto, Veca raccontava di essersi illuso che il Pci fosse in fondo un partito socialdemocratico, ma non lo dicesse. In realtà, malgrado i militanti e i dirigenti prendessero atto del fallimento del socialismo reale, ritenevano un tradimento abbandonare il sogno di superare il capitalismo. Questa rinuncia li avrebbe infatti assimilati a un “qualsiasi” partito socialdemocratico, ponendoli sullo stesso piano del Psi. Ecco perché Veca, che si avvicinava alla prospettiva liberale di equità e di giustizia sociale delineata da John Rawls, fu considerato, negli anni Ottanta, un «traditore» della classe operaia, un «nemico del popolo», come sarebbe stato definito decenni prima nei tribunali sovietici. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedielio cappuccioElio Cappuccio (Siracusa 1954) è presidente del collegio di Filosofia siciliano. Insegna Filosofia moderna e contemporanea all’Istituto superiore di scienze religiose San Metodio. Già vicedirettore della rivista d’arte contemporanea Tema Celeste, è autore di articoli e saggi critici in volumi monografici pubblicati da Skira e da Rizzoli NY. Collabora con il quotidiano Domani e con il blog della Fondazione Luigi Einaudi.

Dino Giarrusso, la foto nudo del candidato finisce in reteMigranti, le parole di Mattarella sull'accoglienza

Dl crescita,via libera al Salva Roma e Salva Comuni

I sondaggi non sono buoni: Berlusconi rischia il flop alle EuropeeVirginia Raggi minacciata dai Casamonica

Vertice Ue, Salvini e Malta: "No al principio del porto più vicino"Salvini pronto a sforare il 3%? "A settembre parte la flat tax"

Europee 2019, Beppe Sala al comizio del Pd a Milano

La Corte dei Conti indaga su Salvini per i voli di StatoDi Maio: "Il M5S è leale al governo, ma basta attacchi"

Ryan Reynold
Notizie di Politica italiana - Pag. 723Rai, biografo di Salvini alla conduzione di UnoMattina Estate?Andrea Danneo, Autore a Notizie.it

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarNotizie di Politica italiana - Pag. 705BlackRock

    Europee, trionfo della Lega di Salvini anche al Sud e nelle IsoleSalvini: "Bene Bankitalia, subito la flat tax"Amministrative in Sicilia, 5 comuni al ballottaggioRadio Radicale, stop alla proroga della convenzione

    1. Salvini incontra Orbán ma prima sorvola il muro anti-migranti

      1. avatarBerlusconi: "Governo finito, ora federazione di centrodestra"criptovalute

        Marco Columbro vende la sua villa a Silvio Berlusconi

  2. avatarLuigi Di Maio: "La critica di Virginia Saba? Che non ci sono mai"ETF

    Di Maio accusa Salvini: “Pochi rimpatri”Europee, 6 milioni di voti persi dal M5sGiudice scrive a Salvini: "Quei quattro stranieri vanno espulsi"Europee 2019: la Meloni esulta per i risultati di Fratelli dItalia

  3. Otto e mezzo, attacco tra Gruber e SalviniFrancia, la totale scomparsa della sinistra: la Le Pen si gioca il testa a testa con MacronMatteo Salvini beccato in mutande: la foto privataExit poll Europee 2019: Lega primo partito, Pd sopra M5S

Salvini: crediti formativi ai donatori di sangue

Meloni-Vurchio, è scontro sui socialNotizie di Politica italiana - Pag. 724*