File not found
ETF

Massimo Cacciari: “Io filo-Putin? Chi lo dice è un idiota”

Guerra in Ucraina, Lamorgese: “Rischi per la tenuta sociale del Paese”Insegnanti no vax, Costa: “Contrario al rientro in classe”Fondazione Open, il Senato dà il via libera al conflitto di attribuzione

post image

Ucraina, oggi il Consiglio dei Ministri per inviare nuovi aiuti militariDal film Un mondo a parte alla realtà: più del 20% degli studenti italiani frequenta una scuola a rischio chiusura. L’erosione della rete scolastica nei piccoli e medi centri urbani accelera lo spopolamento di territori già marginalizzati. Ma il governo prevede altri tagliTutti gli articoli di Tempo pieno,analisi tecnica la scuola di DomaniSei un/a insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euroUn bel libro di Filippo Barbera, Contro i borghi (Donzelli Editore, 2022), ci invita a diffidare di alcune narrazioni dominanti riguardo ai territori italiani. In un paese fatto da poche grandi città e da una maggioranza di piccoli comuni, l’idea del borgo “bello ma bisognoso” è una costruzione metrocentrica, in cui la rappresentazione dell’identità dei luoghi non è prodotta da chi ci abita, ma da quelli che hanno bisogno di proiettare altrove il bisogno di fuga dalle routine o la possibilità di stili di vita più sostenibili.Come molti frequentatori occasionali dei borghi, anche l’insegnante interpretato da Antonio Albanese in Un mondo a parte, il film diretto da Roberto Milani nelle sale in queste settimane, si trasferisce dalla periferia romana nella pluriclasse di Rupe, paesino immaginario di trecento anime sulla montagna abruzzese, carico di aspettative.Si è riproposto di insegnare agli abitanti la restanza, il concetto coniato dall’antropologo Vito Teti (Einaudi, 2020) per sancire il diritto di chi abita nelle zone periferiche e marginali del paese a rimanere nei luoghi di origine. Ma la gente del posto gli risponde che della restanza, a Rupe, non si sa che farsene e che ci sono questioni più urgenti di cui occuparsi, come il fatto che la scuola rischia di chiudere perché in paese sono rimasti solo sette bambini.Quando i più grandi andranno alla scuola secondaria, ne resteranno troppo pochi per ottenere dal ministero l’autorizzazione all’apertura. Con la chiusura della scuola i giovani e le famiglie con figli piccoli si sposteranno in centri più grandi e le poche attività ancora aperte sono destinate al fallimento e Rupe rischia di diventare uno dei tanti paesi fantasma della zona.Ne conseguono stratagemmi e vicende rocambolesche, alcune a dire la verità discutibili, ma grazie al successo del film si sono accesi i riflettori su fenomeno di progressiva erosione della rete scolastica nazionale. CulturaStudenti a messa anziché in classe, i conflitti tra scuola e religioneDal cinema alla realtàSecondo le stime realizzate da Indire (Atlante delle piccole scuole), infatti, più del 20% degli studenti italiani frequenta una “piccola scuola”, cioè un plesso che in base al numero di iscritti può essere considerato a rischio chiusura. A differenza del film, che descrive un contesto di forte isolamento geografico, nella realtà le scuole di piccole dimensioni sono situate in comuni con basso grado di urbanizzazione (57,5%), ma la loro presenza è in aumento anche nei comuni di medie dimensioni (31,3%) e nelle periferie dei grandi centri urbani (11,2%).A rischiare la chiusura dunque non solo le “scuolette di montagna” o i casi di isolamento estremo che periodicamente guadagnano l’attenzione mediatica, come la piccolissima scuola di Alicudi arrampicata in cima a una scala di trecento scalini, ma un numero ben più ampio di scuola situate nelle Aree interne del paese, cioè le zone distanti dai servizi essenziali, come i trasporti, i presidi sanitari e l’istruzione, segnate spesso da fenomeni di calo demografico e dal progressivo invecchiamento della popolazione.Anche le pluriclassi, come quella descritta nel film, sono una realtà più diffusa di quanto comunemente si ritenga: sono infatti circa 30mila gli studenti, in prevalenza di scuola primaria, con un’incidenza più alta in alcune regioni, come la Basilicata (28,1% di plessi con pluriclassi di scuola primaria), il Piemonte (26,1%), l’Umbria (22,3%), il Molise (21,6%) e la Calabria (20,1%).La chiusura della scuola avviene spesso per l’effetto combinato della denatalità e di una politica di dimensionamento scolastico alimentata da logiche funzionaliste. A seguito della riforma Gelmini del 2008, sono stati infatti soppressi circa duemila istituti scolastici ritenuti sottodimensionati, mentre i plessi situati nelle aree geograficamente isolate sono stati accorpati a istituti di grandi dimensioni.Alcuni studi (Di Cataldo, 2022) hanno individuato una circolarità tra i fenomeni di calo demografico, la scomparsa dei presidi scolastici e l’impoverimento del tessuto sociale ed economico dei territori. Le chiusure dei plessi operate dal ministro Gelmini risultano infatti aver contribuito allo spopolamento dei centri abitati di piccole e medie dimensioni, con l’abbandono da parte della popolazione attiva nel mondo del lavoro e dei nuclei familiari con figli in età scolare. Il trasferimento in altri centri abitati di questa fascia di residenti ha inciso a sua volta sul mercato immobiliare e sull’ulteriore riduzione dei presidi sanitari e dei servizi di trasporto pubblico.La chiusura della scuola innesca dunque un circolo vizioso che contribuisce ad aumentare la condizione di marginalità dei luoghi e di coloro che vi abitano. Se si considera inoltre che le fragilità del territorio si cumulano alle condizioni di svantaggio individuale, come quelle derivanti dal background famigliare, è evidente che una politica di dimensionamento dettata esclusivamente da criteri di ottimizzazione delle risorse rischia di incidere nella determinazione di un numero sempre maggiore di periferie educative, cioè di territori in cui il pieno accesso a un’istruzione di qualità, che è uno degli obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030, risulta severamente compromesso.Tuttavia, nel 2023 il ministro Valditara ha predisposto nuove norme per il dimensionamento, cioè per l’aggregazione, soppressione e trasformazione delle istituzioni scolastiche. Secondo la stima realizzata dall’Anquap, il provvedimento porterà nel giro di pochi anni all’eliminazione di altre 600 autonomie scolastiche, con la riduzione o la scomparsa del servizio scolastico nelle zone geograficamente isolate e nei piccoli centri, in particolare nelle regioni del Sud già segnate da situazioni di povertà educativa, come la Basilicata (meno 24% degli istituti), la Calabria (meno 18,34%), la Sardegna (meno 17,91%), il Molise (meno il 15,38%) la Campania (meno 12,85%) e la Sicilia (meno 11,39%).Ben vengano dunque le storie, anche semplici, come quella raccontata nel film di Milani, che contribuiscono a mantenere viva l’attenzione su un fenomeno che rischia restare invisibile e silenzioso.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediLaura ParigiRicercatrice presso Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa (INDIRE), dove svolge attività di ricerca didattica nei contesti di pluriclasse. Ha pubblicato recentemente, Insegnare nella pluriclasse. La didattica tra sapere pratico e ricerca. Brescia: Morcelliana Schola, (2023).

Dessì non ascolterà Zelensky alla Camera: "Solidarietà al popolo ucraino, non ai governanti"Cingolani punta sull’olio di ricino per battere la crisi energetica

Di Maio: "Abbiamo espulso 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale"

Lo stato di emergenza non verrà prorogato oltre il 31 marzo: l'annuncio di SileriCacciari: “Su Draghi solo illusioni, siamo in campagna elettorale”

Pnrr, Cdm approva all’unanimità il decreto: incluse misure anti-evasioneLe due vie di Salvini: “Non faremo cadere Draghi ma rivogliamo il nucleare”

Daniele Franco: "Per l'Europa e l'Italia è un momento difficile, vogliamo sostenere famiglie e imprese"

Congresso Italia viva, Renzi sul riformismo: "Non saranno i 7 nani a riempire questo spazio"Draghi sul PNRR: "30 miliardi per formazione e ricerca. Ci impegniamo a partire dai giovani"

Ryan Reynold
Election day il 12 giugno, via libera dal Cdm: si vota per amministrative e referendumCovid e Green pass, Salvini: "Dopo il 31 marzo via ogni obbligo e divieto"Come mai in Italia ci sono così tanti filorussi?

VOL

  1. avatarCingolani: "Tre anni per sostituire il gas russo, flusso attuale più alto di sempre"MACD

    Medici contro Giorgia Meloni per non aver vaccinato la figlia: "Non faccia disinformazione"Green Pass prorogato, Meloni: "Vogliono il modello cinese"Mario Draghi positivo al Covid: non andrà in AfricaMinacce di morte a Luigi Di Maio: aumentata la scorta al ministro degli Esteri

    1. Decreto Milleproroghe, il contenuto: dal bonus psicologico alla sperimentazione animale

      1. avatarConsiglio dei Ministri, Forza Italia chiede rinvio: "Perplessità su presentazione riforma giustizia"analisi tecnica

        I virologi che si candidano alle elezioni: gli esempi di Viola e Palù

  2. avatarUcraina, Draghi: “Impossibile creare no fly-zone in sede UE e NATO”Capo Analista di BlackRock

    Zelensky, il discorso al Parlamento italiano: "Il nostro popolo è un esercito, serve la pace"Matteo Salvini vola in Polonia: si recherà a Varsavia e al confine con l'UcrainaNotizie di Politica italiana - Pag. 225Election day il 12 giugno, via libera dal Cdm: si vota per amministrative e referendum

  3. avatarL'annuncio di Lamorgese: dal 14 marzo taser alle forze dell'ordine di 18 cittàCapo Analista di BlackRock

    Ecco quando non servirà più il Green Pass: il piano del governo DraghiGiorgia Meloni: “Il Green pass inutile e dannoso, il governo lo tolga subito”Sondaggi politici, Fratelli d'Italia cresce ed è il primo partito con il 21%Ucraina, Guerini: "Italia aumenti spese militari, guerra potrebbe durare 10/20 anni"

Pd davanti a Fratelli d’Italia e la Lega è terza ma sale al 18%

Terzo mandato 5 stelle, chi sono i "big" del Movimento che potrebbero dire addio al ParlamentoGiuseppe Conte dice si alla settimana corta ed al salario minimo*