Morto il cardinale polacco Gulbinowicz, accusato di abusi sessualiInscena suicidio della fidanzata: fermato 22enne di Buenos AiresChapare: il nuovo virus scoperto in Bolivia
Romania, apparso monolite simile a quello scomparso in UtahIl parlamento tedesco avrà meno deputatiOra ne ha 733,ETF più del Parlamento Europeo: la Corte Costituzionale ha approvato parte di una riforma voluta dalla coalizione di governo, che fissa il limite a 630 Condividi CondividiFacebookX (Twitter)EmailWhatsappRegala il Post(AP Photo/Michael Sohn)Caricamento player La Corte costituzionale della Germania si è pronunciata sulla riforma elettorale voluta dalla coalizione attualmente al governo, guidata dal cancelliere Olaf Scholz, e approvata lo scorso anno. La riforma punta a ridurre il numero di seggi al Bundestag, il parlamento del paese, e fermare così la tendenza del parlamento stesso a diventare sempre più numeroso. La Corte ha approvato la parte della riforma che prevede la riduzione del numero dei parlamentari, ma ha giudicato incostituzionale la parte che avrebbe reso più complicato accedere al Bundestag per i partiti più piccoli e regionali.La riforma fissa a 630 il numero massimo di parlamentari, oltre 100 in meno rispetto agli attuali 733. Prima della sua approvazione la legge tedesca non imponeva un numero fisso di seggi al Bundestag: stabiliva solo un numero minimo, ossia 598 deputati, che però poteva crescere fin quasi a 900 a seconda dell’esito delle elezioni. Al numero minimo doveva infatti essere sommato un numero variabile di seggi in eccedenza e di seggi compensativi.Il sistema elettorale tedesco si basa sull’espressione di un voto uninominale maggioritario nei collegi in cui è suddiviso il paese e di un voto di lista o di partito che assegna i seggi in proporzione a quanti voti quella lista o quel partito hanno ricevuto. Prima della riforma tutti i candidati eletti nei collegi uninominali avevano sempre diritto a sedere in parlamento, anche se erano in numero maggiore rispetto alla quota proporzionale che spettava a quel partito. Per rispettare la quota proporzionale, però, il sistema prevedeva di aggiungere altri seggi in modo da far tornare i conti. I seggi in eccedenza erano dunque quelli ottenuti da un partito nei collegi uninominali in più rispetto a quelli spettanti secondo la ripartizione proporzionale del voto di lista, mentre i seggi compensativi erano quelli assegnati ai partiti che non avevano ottenuto posti in eccedenza, al fine di mantenere inalterata la proporzione data dal voto di lista.Attualmente al Bundestag ci sono 733 seggi: più di tutti quelli del Parlamento Europeo, che sono 720. Nel tempo vari governi hanno cercato dei modi per ridurne il numero, soprattutto a causa del costo di un numero così alto di parlamentari per le casse pubbliche. Nel marzo del 2023, su proposta della coalizione attualmente al governo (formata da Socialdemocratici, Verdi e Liberali), il Bundestag approvò una riforma elettorale per eliminare i seggi in eccedenza e i seggi compensativi fissando il numero massimo di deputati a 630 (299 assegnati nei collegi uninominali e 331 dalle liste di partito).L’opposizione, rappresentata dall’Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU), dall’Unione Cristiano-Sociale in Baviera (CSU) e da Die Linke (La Sinistra), aveva però presentato un ricorso alla Corte Costituzionale, che ha preso ora una decisione. La Corte ha approvato la riforma nella parte in cui introduce un limite al numero di parlamentari, ma ha bocciato il tentativo del governo di eliminare la cosiddetta “clausola di mandato di base” che avvantaggia i partiti più piccoli e quelli regionali.La clausola introduce un’eccezione alla regola del 5 per cento, la soglia di sbarramento che i partiti devono raggiungere a livello nazionale per entrare nel parlamento e che il governo aveva cercato di abrogare con la propria riforma. L’eccezione della clausola consente a un partito che vince almeno in tre collegi uninominali di entrare nel Bundestag anche senza superare la soglia del 5 per cento. Grazie a questa disposizione alle ultime elezioni Die Linke, che aveva ottenuto due collegi a Berlino e uno a Lipsia, era entrata in parlamento pur non avendo raggiunto il 5 per cento dei voti a livello nazionale (si era fermata al 4,9 per cento).Entro le elezioni federali previste per il 2025, la riforma elettorale dovrà essere adattata alla sentenza della Corte. I partiti di governo hanno comunque accolto con favore la sentenza sostenendo che la parte più importante della riforma è stata confermata. Hanno festeggiato anche le opposizioni per il mantenimento della “clausola di mandato di base”, anticipando però che se dovessero vincere le prossime elezioni e andare al governo annullerebbero l’intera riforma.Tag: bundestag-germania-riforma elettoraleMostra i commenti
Florida, bambini di 4 e 6 anni travolti e uccisi da un SuvFolle corsa a 195km/h in diretta Facebook: denunciato da uno spettatore
Banda di ragazzini uccide pedofilo: due sono in carcere
Usa, Biden: "Mascherina obbligatoria per 100 giorni contro il Covid"Gli sviluppi del caso minoxidil somministrato ai bambini in Spagna
Francia, raggiunto il picco di casi da coronavirus secondo VeranVaccino Pfizer: panel FDA consiglia autorizzazione d'emergenza
Il Natale dei dipendenti Amazon: 500 milioni di bonusMolly, la bimba nata da un embrione congelato 27 anni fa
Giappone, nuovi casi di influenza aviaria ad HiroshimaCoronavirus, Usa: si è dimesso il consigliere speciale Scott AtlasCovid, in Germania lockdown totale dal 16: l'annuncio di MerkelUngheria, vietato il cambio sesso e le adozioni per coppie gay
Capodanno a San Marino: cosa si potrà fare?
Il messaggio dell'Oms ai bambini: "Babbo Natale è immune"
Bagnante ucciso da uno squalo a Cable Beach, AustraliaCovid, ispettori in Cina: "Capire dove potrebbe riemergere"L'auto finsice nella diga: morti due bambiniCovid, in Germania lockdown totale dal 16: l'annuncio di Merkel
'Missing Migrants', i dati dell’Oim: morti oltre 3 mila migranti nel 2020Europa, un morto di Covid ogni 17 secondi nell'ultima settimanaInsegnante di matematica accusato di cannibalismo in GermaniaUsa vaccino anti-Covid: ricchi disposti a pagare per averlo prima