File not found
Campanella

Ricetta elettronica: chiesta la proroga

European Focus 23. Sogno europeoIl post di Giulio Gallera contro Beppe Sala per il limite dei 30 km/h: "Talebano"Nel diritto di famiglia la società va avanti e la legge rimane indietro

post image

De Luca show sulla carenza di medicine: "Rischiamo di chiudere le farmacie"In Italia compiuti i 70 anni di età tutti gli edifici pubblici sono vincolati e quindi trattati come Palazzo Farnese o il Castello Sforzesco di Milano. Ma tutto questo rallenta e blocca la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza Chi l’avrebbe mai detto che un giorno quegli edifici in costruzione che si vedevano sullo sfondo dei film che hanno raccontato la ricostruzione del paese nel secondo dopoguerra sarebbero diventati un bene culturale,Economista Italiano oggetto di attenzione e tutela come Palazzo Ducale a Venezia o il Castello Sforzesco di Milano. Quei palazzoni di edilizia popolare, quelle scuole e chiese spesso ancora non completate dei film di Monicelli, Antonioni, Visconti, avendo compiuto 70 anni di età, rientrano automaticamente tra gli edifici oggetto di specifica autorizzazione da parte delle Soprintendenze del ministero dei Beni Culturali. Di questa norma, va detto poco conosciuta, si ride tra gli addetti ai lavori facendo la conta di quanti edifici presto saranno ricompresi – di cui tanti davvero anonimi, costruiti di fretta e inadeguati –, ma dove anche il cambio degli infissi deve avere una specifica autorizzazione, come se fossero le vetrate della loggia di Palazzo Farnese a Roma disegnata da Michelangelo. Purtroppo, c’è poco da scherzare. Perché queste regole, nate con intenti condivisibili, oggi appaiono incomprensibili visto che andranno progressivamente a interessare larga parte del patrimonio edilizio pubblico italiano. Proprio quando il nostro paese avrebbe bisogno di mettere in sicurezza scuole e ospedali, trasformarli per ridurre i consumi energetici e installare fonti rinnovabili, gli interventi sono rallentati o rinviati per questa norma che scatta per una ragione di età e non di riconosciuto valore del bene. La conseguenza è che negli interventi finanziati con il Pnrr gli edifici costruiti prima del 1952 sono stati scartati a priori dai comuni, pena l’incertezza sui tempi degli interventi. E oggi quando si pensa all’installazione di pannelli solari fotovoltaici per realizzare comunità energetiche si cerca di evitare in ogni modo questi tetti per non incorrere in un parere della soprintendenza, discrezionale, che potrebbe anche fermare l’intervento. DatiAddio al Belpaese? La percezione dell’Italia diventa più negativaEnzo Risso Tutto va tutelato? Ci sono voluti quaranta anni per accettare la definitiva storicizzazione di quella parte di storia dell’architettura italiana costruita sotto il regime fascista, ossia tra il 1922 e il 1943. Oggi nessuno mette in discussione che l’urbanistica e l’architettura del ventennio meriti attenzione, studio, tutela ma non per un fatto di età quanto per una qualità architettonica e identità urbanistica che ha segnato i tessuti di larga parte delle città italiane. La differenza con il secondo dopoguerra è nel salto di scala avvenuto nella crescita delle città italiane e nel numero di edifici realizzati, non solo di quelli privati ma anche e soprattutto di quelli pubblici. Oggi in Italia si contano oltre cinquantamila scuole, 17mila edifici per uffici della pubblica amministrazione, 11mila tra ospedali e strutture sanitarie, lasciando da parte le case di edilizia residenziale pubblica e le caserme. Larga parte di questo patrimonio è stato costruito tra gli anni Cinquanta e Settanta, e dunque sta entrando automaticamente in questo regime di tutela. Se vogliamo tenere assieme gli obiettivi europei di decarbonizzazione dei consumi energetici e quelli di tutela abbiamo bisogno di guardare dentro questo patrimonio e valutare cosa valga la pena conservare, cosa debba essere riqualificato, cosa invece demolito e ricostruito. Perché ci sono complessi di edifici di grande qualità come quelli costruiti nell’ambito del Piano Fanfani di edilizia sociale a Matera e Firenze, a Roma e Milano disegnati da architetti come Quaroni, Ridolfi, Gardella. Ma anche tante scuole costruite di fretta durante periodi in cui mancavano le aule, in cui si era costretti a organizzare classi serali, e che oggi sono del tutto inadeguate, fredde d’inverno e calde d’estate, in zone a rischio sismico. Cosa fare di questo patrimonio non è una scelta banale, certamente è un problema che riguarda anche gli altri paesi europei che hanno vissuto situazioni simili, ma noi siamo l'unico paese che ha il problema di un vincolo culturale che può rallentare o fermare del tutto gli interventi di riqualificazione. CommentiL’illusione del panopticon. L’ossessione per il controllo che ci rende vulnerabiligabriele segre La direttiva sulle case green Di questa vicenda bisognerà certamente occuparsi in un paese dove tutti sono d’accordo sul fatto che nei prossimi anni la riqualificazione edilizia sarà centrale negli investimenti e imprescindibile per il rilancio economico, sociale e turistico. Per ora nessuno ne parla, in parlamento non si conoscono provvedimenti che propongono una soluzione al problema mentre la lancetta del tempo scorre inesorabile e centinaia di edifici ogni anno si ritrovano nell’elenco di quelli dove nulla si tocca senza che la Soprintendenza abbia prima dato un esplicito via libera. Come uscirne? Di sicuro evitando scorciatoie per cui tutto è automaticamente oggetto di tutela, come ora, o eliminando tout court ogni vincolo. Per tranquillizzare rispetto a possibili scempi, da tempo i piani regolatori delle città tutelano i tessuti urbani dove si trovano queste scuole e palazzi che oramai sono considerati parte dell’identità urbana. Perché allora non fare come per gli edifici privati, e quindi da ora in avanti assegnare alle soprintendenze di individuare gli edifici pubblici meritevoli di tutela e semplificando le procedure per quelli da ripensare profondamente? Aprire questo confronto potrebbe essere l’occasione per affrontare queste sfide in un modo diverso rispetto a quanto non abbia fatto in questi mesi il governo per contrastare la Direttiva europea che punta a riqualificare e decarbonizzare il patrimonio edilizio. Tra l’altro, il compromesso trovato tra Commissione europea, parlamento e Consiglio lascia proprio ai paesi di definire un piano per la riqualificazione che tenga conto dei differenti caratteri degli edifici. Dunque nessuna scusa, nessuna imposizione da Bruxelles. Ora sta ai ministri Salvini, Pichetto Fratin e Sangiuliano individuare quali interventi si vogliono accelerare e dove invece aspettare, per trovare le più opportune soluzioni architettoniche, coinvolgendo comuni e università. Potrebbe essere un modo per guardare oltre il Pnrr aprendo un confronto sulla rigenerazione e rilancio delle città italiane che si aspetta da tempo. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediEdoardo Zanchini

Soumahoro passa al gruppo misto: "Stupito dalla mancanza di solidarietà di Alleanza Verdi-Sinistra"Tutte le aziende tecnologiche che stanno licenziando migliaia di dipendenti

Il ventenne Facebook voleva essere una superapp e non ci è riuscito

Le città invisibili: dal Pigneto a SohoNotizie di Politica italiana - Pag. 121

Threads arriva in Italia: come funziona la nuova app di Meta per battere Elon MuskGaza, Netanyahu presenta il piano post guerra. Per l’Onu sono credibili le accuse di aggressioni sessuali di Israele sulle donne palestinesi

European Focus 42. Il rientro a scuola

Smart working, Zangrillo: “Non è una semi vacanza. Si basa su una logica di obiettivi e valutazione”Notizie di Politica italiana - Pag. 118

Ryan Reynold
Bonus 500 euro: perché il governo Meloni potrebbe cancellarlo?Il racconto di Alberto Ravasio "Sull’esordio dello scrittore e altre catastrofi"Mini naja volontaria: il disegno di legge predisposto da La Russa

BlackRock

  1. avatarEuropean Focus 13. Feste europeeProfessore Campanella

    Matteo Salvini: "Entro 2 anni mi auguro di posare la prima pietra del Ponte sullo Stretto"Giorgia Meloni è "La Duce" secondo la classifica di PoliticoConte sul Reddito: "Il governo si accanisce sulla povera gente"Raccolte le 500mila firme per il referendum sull’autonomia differenziata. Come funziona la riforma: il nodo Lep e l’impatto su scuola e sanità

    1. Tommasa Giovannoni Ottaviani: la moglie di Renato Brunetta condannata per aver diffamato Renzi

      1. avatarMorte Franco Frattini: la reazione di Mattarella e MeloniProfessore Campanella

        Covid, le regole per gli asintomatici: novità per isolamento, tamponi e mascherine

  2. avatarI giornali devono dotarsi di linee guida sull’uso dell’intelligenza artificiale?ETF

    European Focus 25. Tensioni sulle pensioniIl governo Meloni è pronto a varare il "perdono fiscale"Covid, il governo Meloni può reinserire l'obbligo di mascherine al chiuso: le condizioniCosì Facebook prova a uscire dall’angolo

    VOL
  3. avatarSi può solo dire nulla: parla Carmelo Beneinvestimenti

    Così le “allucinazioni” di ChatGpt e Bing rischiano di influenzare le elezioniSondaggi politici, il PD è in picchiata: Fratelli d'Italia sopra il 30%Elon Musk ha chiesto a Twitter se deve restare capo della piattaformaManovra, il Governo Meloni pone la fiducia al Senato

Elezioni legislative in Iran, Khamenei tenta di contrastare la bassa affluenza

Giusizia, parla il ministro Carlo Nordio: "L'avviso di garanzia è da rivedere"European Focus 24. Libertà di informare*