File not found
ETF

Manovra, Calenda "Si vede che Salvini e Di Maio non hanno mai lavorato"

Luigi Di Maio, la fidanzata: "Ci siamo lasciati, colpa del governo"Professioni sanitarie senza titolo, via libera in manovraDal Tap al rating, Di Maio: "siamo sotto attacco totale"

post image

Palermo, commemorazione per Piersanti Mattarella a 39 anni dall'omicidioIl teologo gesuita Patrick C. Goujon - Centre Sèvres,MACD Parigi COMMENTA E CONDIVIDI Sacerdote e gesuita per sempre, nonostante gli abusi subiti quando era un bambino indifeso e non comprendeva il mistero del male. Per più di quarant’anni questo «bambino diventato adulto» ha tenuto dentro di sé quel male subito (lo ha quasi rimosso) che fu per lui un’autentica violenza sessuale perpetrata continuamente nell’arco di tre anni da un prete - di cui fino ad ora non riesce a proferire il nome di battesimo e a chiamarlo “padre” - della piccola diocesi francese di Verdun.È la storia dai tratti coraggiosi, e per certi versi inquietanti, che racconta con una vena teologica e letteraria in una chiave molto autobiografica il gesuita francese Patrick C. Goujon, che si definisce «un celibe e sacerdote felice» nel libro In memoria di me. Sopravvivere a un abuso, sbarcato in questi giorni nelle nostre librerie per Edb (pagine 104, euro 13,00). Un volume che inaugura la nuova collana “Sguardi” e dà il via al nuovo progetto di rilancio, nel campo della saggistica teologica ed ecclesiale, per la storica casa editrice appartenuta ai dehoniani di Bologna, portato avanti dal gruppo editoriale “il Portico”, presieduto dallo storico Alberto Melloni.Si tratta di una vera primizia editoriale che già in Francia dove è stata pubblicata nel 2021 con il titolo Prière de ne pas abuser (Edition du Seuil) è riuscito a scuotere le coscienze cristiane e post-cristiane della Chiesa d’Oltralpe. A conferma di questo sono le parole del quotidiano francese “La Croix” che ha definito il piccolo saggio dell’oggi più che cinquantenne padre Goujon come una «vittoria della letteratura, della bellezza come strumento per continuare a vivere nonostante l’orrore».L’autore non solo non nasconde gli abusi subiti, ma racconta il percorso di guarigione intrapreso grazie a psicoterapeuti, osteopati, reumatologi e confratelli gesuiti: fondamentale in questo frangente sono state le «conversazioni spirituali» e la sua fiducia innata per le storie a lieto fine narrate dal suo autore preferito, (che lui legge avidamente dall’età di sette anni): le favole, scritte nel Seicento, da La Fontaine. A rimanere stabili - quasi uno zenit e un punto di riferimento affettivo per la fede cristiana di padre Patrick e per la sua accettazione, nonostante il male subito di farsi sacerdote in seno alla Compagnia di Gesù sono le figure dei genitori, la lettura dei testi sacri, gli Esercizi spirituali e un prete della diocesi di Verdun che lo invita ad accettare comunque la chiamata del Signore.Come ferma rimane la condanna di padre Goujon attorno al clima di reticenza e di “insabbiatura” che ha governato in questi anni la Chiesa cattolica francese, alla quale chiede di imparare a denunciare questi casi di preti “reietti” e non solo ad allontanarli, quando succedono questi incidenti, dallo sguardo dei bambini. «La sordità di fronte ai casi di pedofilia nella Chesa - si legge nel testo - mi fa infuriare. Il suo silenzio sprofonda le vittime nell’impossibilità di parlare, nella loro vergogna e nei loro dolori». E scrive ancora l’autore: «Seri sforzi sono stati compiuti in questo senso, eppure la superbia e l’assenza di empatia che certe persone dimostrano sono ancora in grado di uccidermi dentro. Ciò che manca loro è l’attenzione nei confronti degli afflitti. Niente mi risulta più insopportabile di questo».Un libro non solo di denuncia e con un finale di speranza, ma che rappresenta quasi un “contraltare in positivo”- per quanto si possa usare questo termine in questi frangenti - al dettagliato racconto, apparso in questi giorni sul quotidiano madrileño “El País”, della terribile storia di un gesuita spagnolo Alfonso Pica Pedrajas, che in Bolivia ha abusato di 85 minori quando era rettore di una scuola. A colpire di questa storia boliviana e gesuitica è stata soprattutto la pubblicazione di un diario scritto di suo pugno dal religioso, ormai defunto. In questo saggio di padre Goujon, invece, a impressionare sono le parole gravide di speranza e di «rinascita cristiana», con le quali ha voluto denunciare questi reati, per muovere le coscienze del suo Paese. Come della sua Chiesa di cui si sente figlio.Decide di parlare di quanto «gli è accaduto» all’età di 48 anni quando è oramai un predicatore affermato, professore di lettere e teologia nel prestigioso Centre Sèvres di Parigi: lo stesso istituto accademico frequentato oggi da un teologo di razza come Christoph Theobald e dal quale sono passati giganti del Novecento cattolico come Henri de Lubac, Jéan Daniélou e Michel de Certeau. Da quella data, i suoi 48 anni, padre Patrick decide di andare alle radici di quel male che da anni tiene nascosto senza accorgersene e si porta dentro: oltre al malessere esistenziale, vi sono dolori fisici un mal di schiena e al collo, spesso un mal di denti, svenimenti improvvisi per strada - che lo accompagnano da più di trent’anni. Scopre che quei malesseri fisici leniti dall’uso quotidiano di antinfiammatori nascondono il lontano abuso che ha subito da bambino indifeso.Una scelta, quella di parlare, che arriva anche con un’altra coincidenza simbolica della sua esistenza: l’assistere in ospedale fino al crepuscolo della sua vita la sua «amata mamma». Decide di prendere carta e penna e di parlare di quanto gli è accaduto sia con il vescovo di Verdun, sia con le autorità giudiziarie. Trova subito il conforto del pastore della sua diocesi di origine che non solo lo ascolta e si fa prossimo delle sue ferite subite ma diventa il tramite della sua denuncia alla Congregazione per la dottrina della fede, il dicastero che in Vaticano segue questi casi - i cosiddetti delicta graviora.Ma c’è di più in questo toccante libro che si legge tutto di un fiato: padre Patrick comprende che è arrivato il momento di parlare dopo una visita alla tomba di san Pietro nella basilica vaticana. Avverte dentro di sé proprio lì una voce che viene dall’alto. Che lo conforta e gli ispira queste parole che fa sue: “Prenditi cura di te”. Una svolta quasi “paolina” per il religioso ignaziano che ama la letteratura francese da Racine a Moliére che lo induce a manifestare al distretto di polizia di Parigi quanto gli è accaduto tanti anni prima. Come toccante è la domanda del poliziotto che redige la sua testimonianza: «Eppure oggi è un prete. Come è possibile?». E ancora più disarmante è la risposta dell’autore di questo libro: «Io credo in Dio».Padre Goujon vive il dramma che il reato perpetrato dal quel prete finisca in prescrizione. Al quale riserva parole come queste: di «essere impotente di fronte al perdono», che affida e delega totalmente alla misericordia di Dio. Un libro insomma in cui emerge la forza di questo gesuita che (come direbbe il teologo domenicano canadese Jean Marie Roger Tillard) accetta di «credere nonostante tutto».

Notizie di Politica italiana - Pag. 751Di Maio: "se Salvini si allea con Forza Italia si suicida"

Manovra M5s-Lega, la Commissione Europea non ci sta

Dl sicurezza approvato alla Camera, l'opposizione protestaSalvini, venditore ambulante allontanato dalla scorta

Di Maio: stretta sull'accordo Ue "No procedura d'infrazione"Giulia Grillo: "Non cederemo a privatizzazione della salute"

Manovra, il premier Conte: "Lo spread alto è un problema"

Elezioni provinciali, Alto Adige: successo per ex grillinoTweet omofobi, il collaboratore di Di Maio: solo black humor

Ryan Reynold
A un anno dalla fondazione, Liberi e Uguali non esiste piùReferendum propositivo, Salvini al M5S: "quorum è necessario"Sfratto alla madre di Taverna: "La sindaca Raggi prenda una decisione"

trading a breve termine

  1. avatarInchiesta sulla Lega, Di Maio: serve chiarimento da SalviniCapo Analista di BlackRock

    Bertolaso: "Di Maio tolga la maglia della Protezione Civile"Campania, consiglio di disciplina dell'Odg convoca Di MaioRoberto Saviano a Matteo Salvini: "Apri i porti"Attentato Strasburgo, Salvini: arrestare chi esulta online

      1. avatarDi Maio: dal taglio degli stipendi 2 milioni agli alluvionatiBlackRock Italia

        Europee, Calenda: ok a Fronte Democratico ma no scissione PD

  2. avatarManovra, via libera alla fiducia dalla Camera: 330 sìBlackRock Italia

    Migranti, Salvini "Rimpatri volontari meno costosi"Pamela Anderson contro Salvini: "sua politica è fascista"Bussetti: "crocifisso e presepe tornino in ogni scuola"Di Battista: M5S dia il massimo supporto ai gilet gialli

  3. avatarManovra, verso la bocciatura Ue. Salvini "Avanti compatti"criptovalute

    Governo, voto di fiducia e tensione sull’ecotassaSicurezza, Orlando contro Salvini: "Provvedimento disumano"Torino, 30mila Sì Tav in piazza: Salvini sfida M5S "si farà"Nodo prescrizione, Conte a Salvini: non sei tu il premier

Salvini: "Sanzioni alla Russia sono assurde"

Decreto fiscale, Fraccaro "Da Mattarella né condoni né scudi"Governo pronto al rimpasto: Tria vicino al passo indietro?*