Salento, muore a casa dopo aver giocato a padel con gli amiciCovid, la profezia di Bassetti: "Non finisce come la campagna elettorale"Covid, Bassetti: "Aspettiamoci un aumento dei contagi nelle prossime due o tre settimane"
Incidente in A4, la ruota di un carrello scoppia e si abbatte su un’autoUna croce sull'acciaio incandescente. L'immagine postata da Michael Zanera su Instagram prima dell'incidente mortale alla stazione ferroviaria di Brandizzo - Screenshot COMMENTA E CONDIVIDI Una squadra di operai in una notte d’estate lavora sui binari,investimenti alle porte di Torino. Sono chini a terra, uno schermo protegge gli occhi dalle scintille della fiamma ossidrica. Durissimo lavoro, quel fuoco che ricompone l’acciaio, nella notte, in turni da cui gli operai rincaseranno all’alba, dalle mogli, dai figli addormentati. Ma a Brandizzo accade l’incredibile: un treno piomba a cento all’ora sul binario. I cinque fanno forse appena a tempo a vedere gli occhi gialli della locomotiva, e già gli è addosso. Dilaniati i corpi, gettati a cento metri di distanza. Ci spiegheranno poi come sia stato possibile: quale incredibile errore abbia permesso che un treno passasse lì, dove uomini erano al lavoro, alle porte di una grande stazione. Oggi, quando tutto è automatico, quando tutto è “intelligente” e digitale. Sul web le foto dei morti. Il più giovane, 22 anni, un ragazzino. Il più vecchio, 53enne, postava sui social la foto di un nipote. Altri avevano moglie e figli. Michael Zanera, 34 anni, non ancora. Nutriva passione per quel suo lavoro, postava su Instagram le foto: la notte, i binari lucenti, i colleghi intenti a guidare la fiamma, con fatica. Antico, pesantissimo lavoro manuale. Rompersi le ginocchia sui sassi delle massicciate, fino all’alba.Aveva postato agli amici un messaggio meravigliato: «È la prima volta che mi succede, mentre che saldavo la rotaia mi è uscito un crocifisso. Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente». E l’immagine è quella di una croce sul rosso incandescente dell’acciaio. L’avrà fatta vedere ai compagni Michael? È probabile. Nel crocchio di uomini, qualcuno avrà sorriso: «Dai, è un caso». Ma Michael era certo. Era credente, e spesso pregava. Non ha avuto i dubbi che avremmo avuto quasi tutti: solo una coincidenza, e, «non crederai a queste cose». Eredi come siamo ancora di un positivismo, che riduce la realtà a ciò che si può misurare. Forse, lavorare in ginocchio sui sassi rende umili. In quella saldatura a forma di croce l’operaio aveva visto un segno.Poteva, avrebbe dovuto andare ben diversamente. Su quel binario a Brandizzo “doveva” esserci un segnale di alt. Allora, la mattina tutti si sarebbe andati a casa. E la sera, al bar, magari i compagni avrebbero scherzato: «Visto altri segni, Michael? La Madonna, no?». E avrebbero riso: mentre non si ride del salario, dei soldi che mancano, delle bollette di casa, delle cose serie insomma. Michael però non ci badava. Lui a Cristo credeva, lo cercava ogni giorno. E quel crocifisso lasciato come un’orma dalla saldatrice sull’acciaio lo aveva scosso. Che voleva da lui, Dio? Sapendo come è finita la storia forse possiamo dare dignità al presentimento di un giovane operaio. Non una minaccia però, piuttosto in un segno: la tua ora è vicina. Come la spinta a guardarsi dentro, a perdonare, a chiedere perdono. Siamo eredi di uno scientismo che disprezza ciò che non è rigorosamente razionale, e, in contrapposizione, di una cultura neanche sotterranea di tarocchi e oroscopi, che insegue affannosamente la Fortuna. I sogni oggi, per esempio, o sono cosa da lettino di psicoanalista (la medicina, la scienza) oppure alimentano le giocate al lotto (la superstizione). Eppure c’è stato un tempo in cui i sogni, e i segni, avevano una dignità. Nell’Antico Testamento Dio parla ai profeti in sogno. Nel Vangelo, grazie a un sogno Giuseppe evita la reggia Erode, grazie a un sogno i Magi cambiano la strada del ritorno. Il suggerimento notturno non era impresentabile, in un mondo contadino o cacciatore in cui tutto – il volo degli uccelli, le fasi della luna, il colore delle nuvole a sera – era “segno”. Quel segno antico, dimenticato, esiliato nel materialismo in cui siamo immersi, oggi genera un sussulto. Un segno, forse, ma di che? Di qualcosa che ci fonda, eppure abbiamo da tempo censurato.
Elezioni, si presenta al seggio ma non ritira le schedeL'orrore in più per la 15enne stuprata: il fidanzato aveva condiviso suoi video intimi
Medico muore in incidente ed il suo amico primario prova a salvargli la vita
Donna segregata in casa per 22 anni dal fratello e dalla cognata a CampobassoNunzia Schilirò licenziata dalla Polizia: l’ex vicequestore si era schierata contro il Green Pass
Equinozio d'autunno, la data giusta non è oggi: il motivoBallerino si getta dalla nave da crociera in navigazione dopo una lite con la fidanzata
Alluvione Marche, la mamma di Mattia è stata dimessa: è tornata sul luogo della tragediaEuropride, in migliaia al corteo di Belgrado
Malore improvviso durante una passeggiata nel bosco: Antonella Di Falco morta a 66 anniElisa Claps, la storia dell'omicidio e quei capelli strappati diventati la firma dell'assassinoArchiviata l'indagine sulla morte della modella Imane FadilCivitavecchia, auto sbanda e si schianta contro una barriera del casello dell'A12
No vax litiga con il prete e dà un pugno al sagrestano, poi scappa
Aversa, noto giudice si toglie la vita in casa
Palermo, divorzio finisce in rissa: suocera e nuora si prendono a morsiSub si immerge con onde alte 3 metri e vento forte: salvato dopo due ore di ricercheCatania, arrestato ex assessore del comune e sospeso ex rettoreStudente chiede di chiudere la scuola per maltempo, il sindaco: "Se scrivi così male non posso"
Allarme West Nile: morta una donna a Mestre, è la sesta vittima in zona Elettore defeca su una scheda elettorale a Napoli prima di metterla nell'urnaMamma avvelena, annega e pugnala a morte le figlie di 6 e 10 anni, poi tenta il suicidioCassino, ristoratore accoltellato alla testa: è grave