Grave incidente stradale in Salento: un morto ed un ferito graveLa verità di Ali Agca su Papa Wojtyla detta a Pietro OrlandiChi l'ha visto, 35enne scomparso nel biellese. L'appello del fratello in diretta
Incidente sulla Pontina: uomo travolto e uccisoLa decisione di ritirare la querela contro Domani ci aveva fatto sperare in un cambio di rotta nei rapporti tra la premier e la stampa italiana. Ci sbagliavamo,élattaccodiMeloniaDomaniècriptovalute come dimostrano le parole gravi, false e pericolose che ha pronunciato dalla Cina. Meloni ha scelto la sua arma preferita: il complottismo. Ai nostri lettori promettiamo solo una cosa: di continuare a fare il nostro lavoro. Perchè è vero che siamo portatori di interesse. Ma di uno solo: il loroSostieni il nostro giornalismo libero: abbonati a DomaniLa decisione della premier Giorgia Meloni di ritirare la querela contro Domani ci aveva fatto sperare, appena qualche giorno fa, in un cambio di rotta nei rapporti tra la leader e la stampa italiana. La scelta dell’ex missina era infatti avvenuta quasi in contemporanea alle parole durissime del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in merito alle pressioni e le intimidazioni contro la libertà di informazione, che il Colle aveva definito come «atti eversivi contro la Repubblica».Speravamo che il beau geste di Meloni fosse non un accadimento episodico, dovuto forse al timore di perdere una lite temeraria davanti ai giudici, ma un rinsavimento politico verso il necessario equilibrio che il potere deve avere, almeno in quelle che definiamo democrazie liberali, nei confronti del giornalismo indipendente.Eravamo stati troppo ottimisti. Martedì la presidente in missione in Cina, davanti alle critiche dell’Unione europea e di associazioni indipendenti finanziate dall’Ue sulla disastrata situazione della stampa in Italia, ha attaccato di nuovo Domani, insieme al Fatto Quotidiano e Repubblica. FattiMeloni, una lezione da regime. Sindacati e opposizione: «Liste di proscrizione»Il nostro giornale sarebbe infatti reo di aver di fatto «indirizzato» le critiche al governo delle destre rivolto dai due report. E lo avremmo fatto in quanto «portatori di interessi» specifici.Parole gravi, false e soprattutto pericolose. A cui sono seguiti a ruota articoli da parte dei giornali di destra e sedicenti fogli liberali, che hanno fatto una sorta di lista di proscrizione dei colleghi (come i nostri Francesca De Benedetti e Nello Trocchia) “colpevoli” di aver interloquito con gli osservatori di Media Freedom, che banalmente hanno cercato di capire dai diretti interessati l’origine di attacchi legali da parte di membri dell’esecutivo. Attacchi che - spiega Media Freedom - hanno portato «a un declino della libertà di stampa negli ultimi due anni». Per la cronaca, nessun membro del governo - nonostante richieste e sollecitazioni - ha voluto incontrare gli emissari europei.Meloni, invece di entrare nel merito della gestione della Rai e relative censure e propagande, invece di spiegare come mai inchieste e articoli vengono sistematicamente querelati da ministri e sottosegretari (con le procure della Repubblica che - su indicazioni del potere politico - lavorano addirittura a individuare le fonti dei giornalisti, che per il Media Freedom Act dovrebbero essere protette dalle autorità nazionali), ha scelto la sua arma preferita: quella del vittimismo. FattiReport sulla libertà di stampa: «Da Meloni attacchi inediti»Francesca De BenedettiProvando, per l’ennesima volta, a delegittimare chi continua a fare il proprio dovere e che non accetta l’appeasement che Palazzo Chigi, evidentemente, si aspetta dal quarto potere.Definire Domani e le altre due testate «portatori d’interesse» serve esattamente a questo: screditare chi prova a fare informazione libera, facendo credere alla pubblica opinione che le notizie su uno dei peggiori governi della nostra repubblica non siano frutto di attività autonoma, ma che la critica sia sottomessa a chissà quali interessi opachi. Certamente di parte.La cappa calata sui media nazionali è invece realtà evidente a chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale. Ci si aspetterebbe da un capo di governo maggiore responsabilità di fronte alle critiche di Bruxelles, soprattutto dopo quanto accaduto con l’aggressione al cronista della Stampa Andrea Joly da parte di CasaPound e le demenziali parole del presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha attaccato il comportamento del reporter massacrato dai fascisti. CommentiLa Russa deve lasciare, è incompatibile con la CartaPiero IgnazipolitologoAhinoi Meloni ha scelto invece la strada del complottismo, fregandosene altamente anche del monito di Mattarella. Ai nostri lettori promettiamo solo una cosa: di continuare a fare il nostro lavoro. Perchè è vero che siamo portatori di interesse. Ma di uno solo: il loro.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediEmiliano FittipaldidirettoreNato nel 1974, è direttore di Domani. Giornalista investigativo, ha lavorato all'Espresso firmando inchieste su politica, economia e criminalità. Per Feltrinelli ha scritto "Avarizia" e "Lussuria" sulla corruzione in Vaticano e altri saggi sul potere.
Malore per il sindaco Damiano Bartozzi, ricoverato in ospedaleRoma, rapina da Fendi: 29 borse rubate, bottino da 219 mila euro
Pietrarubbia, travolto e ucciso da un ramo che stava tagliando
Fingono un incidente e tentano la truffa dello specchiettoCremona, guida senza fermarsi all'alt dei Carabinieri: arrestato 21enne senza patente
Piacenza, maxi intossicazione su due bus di ritorno dalla gita: 50 maloriChi l'ha visto, Katia cerca la figlia Martina: "Ha bisogno di aiuto"
Un 72enne vince al Superenalotto ma si rovina per il suo "sogno"Paura a Dublino: atterraggio d'emergenza per volo Ryanair
Genova: 16enne accoltellata in strada, fermato un coetaneoGisella Cardia racconta i due miracoli "degli gnocchi e della pizza"Si schianta addosso ad un palo e canta in faccia ai carabinieri: denunciatoChi era Gianluca Spina, l'uomo precipitato con il paracadute
Bonafede-Denaro, trovate le corrispondenze: "Eravamo una famiglia"
La salma di Alessandro Parini rientrerà martedì 11 aprile
Grave incidente stradale in Salento: un morto ed un ferito graveAggressione alla Via Crucis e calci all'auto della Polizia localeTreviso, boom di chiamate per indigestioni durante il pranzo di PasquaMorta una neonata di 15 giorni, perde la vita nel tragitto verso l'ospedale
Giampaolo Amato, le domande dei figli sull'ultima notte della madre Isabella LinsalataNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 472Chi l'ha visto, "Avvistata una ragazza a Trevignano": non si tratta di Jessika65enne precipitato dal balcone e morto: stava tinteggiando il muro di casa