Parigi 2024, Senna è sporca: triathlon rinviatoRivede il suo cane morto affacciato alla finestra della vecchia casa: «Mi ha fermato il cuore. Una profonda emozione»Dom Luigi Priori sacerdote da 80 anni, festa in monastero
Borgese ai domiciliari dopo stupro, le parole di BongiornoLa reazione alle cadute della magistratura dovrebbe essere quella di analizzarne ragioni e trovare rimedi,Guglielmo tenendo conto che accusare e giudicare sono mestieri difficili in cui l’”errore” è dietro l’angolo e che richiedono non solo competenza tecnica, ma anche una profonda umanità. Ma questo non sembra interessare a nessuno, tutti preferiscono gli attacchi Non credo vi sia consapevolezza della strada su cui a ritmo forsennati ci stiamo incamminando. Mettendo insieme il discredito suscitato dalla vicenda Palamara, le perplessità spesso sfociate in fortissimi attacchi suscitati da recenti sentenze e lo spirito revanscista che ispira parte del nostro sistema politico traiamo il quadro di una drammatica crisi non solo della magistratura, ma dell’intera giurisdizione. Questo dovrebbe allarmare le istituzioni ed i normali cittadini: chi accetterà di buon grado la decisione di un magistrato senza pensare di essere vittima dei sodali di Palamara o di un sistema infetto? Questo é devastante nell’epoca dei social (che fanno pensare a chiunque che la giusta decisione si trova su internet) e della denigrazione della competenza tecnica. La crisi della magistratura La magistratura ha molti problemi, in parte derivanti dalle difficoltà di decidere in un mondo complesso come quello attuale, con una legislazione ambigua, bulimica ed in perpetuo ritardo sulla società, ma in parte endogeni, con una formazione ancora insufficiente, un’incapacità di fare seriamente i conti con una crisi che affonda in anni lontani, ed un progressivo rinchiudersi difensivo in un microcorporativismo sterile e sempre più lontano dalla società. Ovviamente non tutta, ma questo oggi è il trend dominante. Questa situazione viene da molti vista con soddisfazione: è la rivincita con Mani Pulite, con una magistratura vista come troppo autonoma e indipendente, senza capire che la fortissima espansione della giurisdizione e del ruolo delle Corti non è un fenomeno solo italiano, ma mondiale, come ci mostrano esempi in Francia, Usa, Giappone. Una visione che rischia di portare la nostra giurisdizione alla rovina. La reazione a cadute e errori dovrebbe essere quella di analizzarne ragioni e cause, di trovare rimedi, di migliorare complessivamente il servizio, tenendo conto che accusare e giudicare sono mestieri difficili in cui l’”errore” è dietro l’angolo e che richiedono non solo competenza tecnica, ma anche una profonda umanità. Solo attacchi, nessuna soluzione Analisi che invece sembra non interessino a nessuno, perché in tal modo si sposterebbe l’approccio da quello dell’attacco e della demonizzazione a quello della razionalità e delle possibili soluzioni. Così il nostro é uno strano Paese in cui si fanno le leggi senza alcuna valutazione di impatto complessivo sul sistema, in cui non ci sono dati nazionali sulle percentuali di assoluzioni e condanne o sull’esito dei processi in appello o cassazione o ancora sulla tenuta delle misure cautelari nel merito. Quando se passassimo ad un approccio più pragmatico e razionale potremmo individuare le situazioni critiche e mettere in campo gli interventi più adatti. La direzione verso cui stiamo invece correndo è quella di un radicale discredito della giurisdizione, come prologo da molti auspicato di radicali mutamenti che sterilizzino l’autonomia e indipendenza dei magistrati. Discredito che difficilmente potrà essere recuperato. E d’altro lato di una giustizia difensiva, forse a posto con i numeri (ma dubito) e attenta soltanto a non dar torto ai potenti (per evitare responsabilità), tutta tesa a realizzare numeri adottando le soluzioni più semplici e più comode. Sforneremo fascicoli, non giustizia, senza più badare a quel difficile equilibrio tra produttività e qualità che deve accompagnare un’attività delicata come quella del giudicare. È questa la giustizia che vuole il nostro Paese? © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediClaudio Castelli Presidente della Corte d'appello di Brescia
Ristorante vietato ai bambini sotto i 5 anni, i proprietari costretti a chiudere: «Ci hanno insultato e minacciato di morte»Strage Bologna, Meloni: «Radici nella destra di governo? Attacchi ingiustificati». Schlein: fa vittimismo
Influencer come agenti di commercio? Le associazioni dicono 'no' a Enasarco
Ritorna Opel Frontera: elettrica o ibrida, la sua forza è il prezzo«Un'oasi per gli anziani scartati»
Influencer come agenti di commercio? Le associazioni dicono 'no' a EnasarcoChi è Gregorio Paltrinieri, il fuoriclasse eterno (per chi non lo sapesse)
Maduro si fabbrica la terza vittoriaIl record di Duplantis e la scienza che frena: a tutto c'è un limite
Mare o montagna? E se le vacanze migliori per i piccoli fossero a casa?Stop treni oggi Roma-Firenze e Napoli-Roma: ultime newsGianmarco Tamberi in finale nonostante il calcolo renale, il messaggio della moglie Chiara Bontempi: «Solo tu potevi farcela, sono così fiera»Crescono le richieste di corsi innovativi
Estrazioni Lotto, Superenalotto e 10eLotto di giovedì 1 agosto 2024: numeri vincenti e quote Nessun 6 nè 5+
Haiti inizia la transizione. Ma solo sulla carta
Camera, oggi question time con i ministri Salvini, Tajani, Calderone e BerniniAlla ricerca di personale da mandare in AntartideDecreto omnibus, da contributo per sfollati Scampia a flat tax più alta per Paperoni: il testoBlitz del Papa a Ostia tra i circensi: "Grazie per essere portatori di gioia e pace"
Parigi brilla con le stelle Nba: molto showbiz poco olimpismoCovid, maxi-studio rivela: meno infarti e ictus dopo vaccinazioneGiulio Barkee: "Collaborazione con Mundys nata da condivisione valori"Alla ricerca di personale da mandare in Antartide