File not found
VOL

La Cassazione sulla strage del Mottarone: "Nerini e Perocchio conoscevano i rischi"

Crolla un ponteggio a Rivoli: tre operai in condizioni serie, uno è molto graveSamantha Cristoforetti con un cerotto sulla fronte, incidente sull'Iss: cos'è successoMaltrattavano gli anziani in una casa di riposo, 5 arresti dei carabinieri

post image

Milano, ladro si chiude in bagno per sfuggire all'arrestoL'arcivescovo Ghizzoni - Siciliani COMMENTA E CONDIVIDI Dalla parte delle vittime,trading a breve termine sempre, attraverso azioni concrete tese a prevenire, informare, formare e reagire in maniera efficace davanti agli abusi commessi da operatori pastorali o chierici: è questo principio fondamentale di garanzia e trasparenza ad aver guidato la Chiesa italiana (così come quella di tutto il mondo) nella costruzione della rete a protezione dei minori e delle persone vulnerabili. A fare il punto sul lavoro compiuto dalla Conferenza episcopale italiana e dalle diocesi a cinque anni dall’istituzione del Servizio nazionale per la tutela dei minori è l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio.L'incontro dei referenti territoriali di novembre 2023 - SicilianiQuali sono oggi i frutti più preziosi scaturiti dal lavoro del Servizio?Il Servizio è nato nel febbraio 2019 e l’anno successivo abbiamo dovuto fare i conti con la pandemia. Nonostante questo ostacolo tutte le diocesi hanno risposto alla richiesta di nominarono i loro referenti. Poi abbiamo chiesto alle Chiese locali di aprire una nuova struttura: un centro di ascolto per la tutela dei minori, per dare informazioni e accogliere chi voleva fare segnalazioni o denunce. Ne sono sorti oltre un centinaio, diocesani o interdiocesani, che coprono praticamente tutto il territorio. I responsabili sono in prevalenza laici e donne, con competenze specifiche. Poi il Servizio nazionale ha elaborato grazie ai suoi specialisti, tre Sussidi: sul fenomeno e le ferite degli abusi, sulle buone prassi di prevenzione in parrocchia, sulla formazione dei seminaristi e dei novizi in tempo di abusi. Più tardi è uscito anche un Sussidio specifico per le scuole cattoliche, adatto però anche a tutte le scuole. In questi ultimi due anni i membri del Servizio nazionale con la coordinatrice Emanuela Vinai hanno fatto moltissimi interventi su tutto il territorio italiano, incontrando i vescovi delle regioni ecclesiastiche, presbiteri e diaconi, catechisti, insegnati di religione, allenatori sportivi, animatori delle realtà giovanili e delle associazioni. Parliamo di varie decine di migliaia di persone coinvolte ogni anno. I due resoconti annuali (2020-21 e 2022) elaborati con il contributo di esperti della Cattolica, hanno mostrato come questa rete si stia muovendo e stabilizzando. Anche i centri di ascolto sono in parte conosciuti: nei quasi tre anni di vita hanno avuto circa 90 segnalazioni e qualche centinaio di contatti.Cosa manca ancora da fare?Abbiamo constatato che non tutte le diocesi e non tutte le regioni ecclesiastiche si sono mosse con lo stesso ritmo, soprattutto per una certa disparità di risorse umane. In compenso ci sono molte diocesi importanti che hanno elaborato in proprio cammini di formazione per tutti gli operatori pastorali, di ottimo livello. E più si fa formazione, più aumenta la sensibilizzazione ed emergono casi nuovi o antichi. Sostenere e potenziare questa rete è il nostro primo compito, d’accordo coi vescovi. Con loro, infatti, in quasi tutte le assemblee generali abbiamo riaffermato le scelte e le azioni di prevenzione per la tutela dei piccoli e dei ragazzi che sono il bene più prezioso che ci è affidato, in collaborazione con le parrocchie, le associazioni e i movimenti e naturalmente con le famiglie. Inoltre stiamo studiando come ricavare conoscenze e orientamenti per la prevenzione grazie a una serie di approfondimenti e di ricerche, in itinere e in partenza. Delitti antichi e recenti. A testimonianza che in questi anni c’è stata una vera svolta anche nelle diocesi italiane che hanno iniziato seriamente ad affrontare gli abusi dei chierici.L’impegno della Chiesa su questo tema come sollecita, se lo fa, anche la società civile?Là dove ci sono le denunce, la magistratura fa il suo dovere. La nostra società ha ancora un atteggiamento stigmatizzante e questo rallenta le denunce: spesso infatti o la vergogna, o i sensi di colpa ingiusti delle vittime, o la tendenza antica a lavare i panni sporchi in casa, limita la reazione. Anche la paura di essere messi alla mercé di tutti sui social o strumentalizzati sui mass media blocca le denunce. Ora qualcosa, però, sta cambiando. Anche noi vescovi e religiosi ci siamo impegnati moralmente a incoraggiare e sostenere le vittime che si rivolgono a noi, perché denuncino i reati anche alla magistratura. Il nostro rapporto con le istituzioni civili sul tema è iniziato molto bene con il Ministro della famiglia e pari opportunità, che sta continuando. Siamo invitati permanenti all’Osservatorio nazionale e abbiamo un buon rapporto con l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. A livello locale, non dappertutto, ma in tante realtà diocesane e regionali si sono stabiliti contatti e accordi anche formali per una collaborazione con le forze dell’ordine, con la magistratura, con l’assistenza sociale, con gli amministratori. È un campo che si sta sviluppando in alcuni casi concreti, non solo con atti ufficiali e convegni di studio. E il nostro impegno coinvolge anche la scuola, lo sport e, soprattutto, le famiglie. Purtroppo la grandissima maggioranza (circa 9 su 10) dei maltrattamenti, delle violenze assistite, degli abusi di vario tipo, avvengono nella cerchia familiare: ecco perché bisogna arrivare anche qui di concerto con le altre istituzioni educative, assistenziali, di volontariato della società.Qual è stata la risposta delle comunità cristiane finora?La risposta è stata in genere positiva anche se l’argomento è molto sensibile, delicato e in larga misura nuovo per come lo affrontiamo in termini di un nuovo rispetto verso i piccoli e i ragazzi, verso il loro corpo, la loro sensibilità psicologica, la loro anima, che chiede una nuova educazione affettiva, sessuale e morale, decisamente diversa da ciò che vedono e sentono con i loro strumenti elettronici e anche dagli esempi incoerenti degli adulti. È una battaglia educativa e culturale che chiede prima di tutto agli adulti e agli educatori di vivere con coerenza e serietà l’affettività, le relazioni, la sessualità tra loro e in presenza dei ragazzi, a cominciare dalla vita in casa.Lei ha incontrato più volte le vittime: che valore hanno questi gesti?Gli incontri con le vittime, fina dalla prima volta nel lontano 1985, e ancora adesso nell’incontro voluto dalla presidenza della Cei qualche giorno fa, mi hanno sempre scosso e lasciato una traccia di dolore e di indignazione, col desiderio di reagire in ogni modo possibile. Non sempre è stato facile. Nell’ultimo incontro abbiamo visto anche il riflesso sui familiari e la loro sofferenza nel prendere atto della umiliazione e della ferita subita dai figli. Credo che dovremmo fare tutti noi operatori pastorali (vescovi, preti, religiosi e laici educatori...), una esperienza di ascolto e di condivisione con queste persone, nei modi possibili e sempre tutelando la riservatezza. Non si possono più dimenticare. E la loro testimonianza diventa la più forte motivazione per reagire e impostare nuovi atteggiamenti di tutela e di cura per i bambini per i ragazzi.

Avellino, scontro a fuoco con la polizia e rapinatore uccisoIncidente in A4, l'ultimo messaggio di Alfredo alla sorella: "Vado in un posto meraviglioso"

Madre morta per un malore improvviso, lutto a Caserta: lascia il marito e tre figli

Piera Maggio è diventata nonna: “Benvenuta Dayana, gioia immensa”Bracciante 24enne si suicida impiccandosi a un albero vicino all'azienda per cui lavorava

Ciclista investito e ucciso da un ladro in fuga, la moglie: "L'ha fatto apposta"Bimbo di 9 mesi lasciato solo in casa: genitori denunciati per abbandono di minore

Cagliari, nuovo crollo all'Università: dopo l'aula magna cede il soffitto degli uffici Erasmus

Incidente a Dervio, auto contromano in galleria: morte due donneDue fratelli morti in due diversi incidenti stradali a pochi giorni l'uno dall'altro

Ryan Reynold
Maltempo in Sicilia, i comuni di Santa Maria di Belice ed Erice chiedono lo stato di calamità naturaleIncendio in ospedale, paziente dà fuoco alla carta igienica: evacuato il pronto soccorsoZio ucciso a colpi di pistola dal nipote 24enne dopo una lite familiare

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarUltraleggero precipita in una cava a Lecce: pilota morto carbonizzatoEconomista Italiano

    Poliziotta colpita alla testa con un sasso e violentata al porto di NapoliNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 751Omicidio Laura Ziliani, le figlie confessano il movente: "Nostra madre tentava di ucciderci"Foggia, litiga con il vicino di casa e gli spara, poi scappa

    1. Covid, le nuove varianti dopo Omicron: Gryphon, Minotaur, Chiron, Aeterna, Typhon e Cerberus

      1. avatarIncidente in A4, morta anche la settima vittima Romina Bannini: donerà gli organiProfessore Campanella

        Calci e pugni a madre e zia, ricoverate in prognosi riservata: arrestato 48enne

  2. avatarIncidente sul lavoro a Venezia, operaio travolto e ucciso da un furgone in retromarciaProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    La madre della bimba molestata dall'istruttore di equitazione: "È ancora libero"L'ennesimo appello del Papa: "Fermate la follia della guerra, in nome di Dio"Prof aggredito in classe dopo una nota, arrestato un parente della studentessaTorino, collettivo universitario di estrema destra contro schwa e gender

  3. avatarNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 734analisi tecnica

    Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 751Si dà fuoco davanti alla caserma perché "stanco di vivere": il padre aveva fatto lo stesso nel 2008Morto 30enne investito mentre attraversava il Gra a piedi: "I draghi mi stanno inseguendo"Ragazzo di 18 anni morto per overdose da metadone assunto in casa: denunciato il coinquilino

    VOL

Bullismo a scuola: lo chiamano "secchione", lo picchiano e gli conficcano una matita in testa

Previsioni meteo martedì 11 ottobre, allerta maltempo in 3 regioni: le aree a rischioAggredisce il vicino di casa e lo ferisce gravemente con un'accetta perché aveva la musica alta*