Donna violentata e uccisa a Santo Domingo: trovata in un frigoVaccini, Germania: Astrazeneca solo per chi ha meno di 65 anniVaccino cubano, l'obiettivo ora è 100 milioni di dosi entro l'anno
Esplosione pianificata in una centrale nucleare in TurchiaCOMMENTA E CONDIVIDI «Ho delle amiche che sono scomparse all’improvviso – racconta Daniela –. La mia famiglia da parte paterna in Colombia è indigena,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock e molte donne delle comunità sono vulnerabili alla tratta degli esseri umani». Si capisce facilmente perché l’impegno contro lo sfruttamento sia una missione per Daniela Alba, nata a Bogotà trentuno anni fa. Lei è una dei 46 giovani, tra i 18 e i 35 anni, provenienti da 23 Paesi del mondo, che stanno vivendo a Roma la settimana di formazione, mobilitazione e preghiera contro la tratta, organizzata dalla rete Talitha Kum, in vista della Giornata mondiale di preghiera e riflessione di giovedì 8 febbraio. «Da un anno lavoro in questa città nell’Ufficio internazionale del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (Jrs) – spiega la ragazza che ha da poco concluso un master in studi sulla pace e sui conflitti – e faccio volontariato con Talitha Kum, Centro Astalli e Casa Scalabrini. La realtà dei rifugiati e quella della tratta sono molto legate, perché spesso chi è costretto a fuggire dal proprio Paese diventa poi vittima di sfruttamento». L’impegno di Daniela per i diritti umani nasce dalla sua storia personale. «A 7 anni sono scappata negli Stati Uniti dalla Colombia con mia madre, dopo anni di abusi». Daniela, dopo una laurea in Lettere classiche a New York e il Master a Roma, ha capito che il lavoro per la tutela dei migranti è il suo posto nel mondo. «Ci sono ferite che non sono ancora guarite, ma con l’aiuto della comunità si ritrova la forza per rimettersi a servizio. È un regalo per me, in questi giorni, conoscere giovani così impegnati da tutto il mondo, che in grande umiltà fanno un lavoro che cambia la vita».Come Daniela, anche Genc Gjoci ha 31 anni ed è arrivato a Roma da Rrëshen, un paese nel nord dell’Albania dove vive e lavora. «Io sono un farmacista – racconta il giovane – ma dal 2017 sono impegnato contro la tratta in una organizzazione che si chiama “Mary Ward Loreto”, come responsabile del centro nella mia zona. Abbiamo centri di ascolto in cui accogliamo le donne, identifichiamo il problema e forniamo loro, gratuitamente, tutti i servizi necessari. Poi promuoviamo progetti educativi nelle scuole». Genc è diventato farmacista perché ha sempre pensato «che la salute fosse la cosa fondamentale» ma attraverso le esperienze fatte, poi, «ha capito che la dignità umana ha la stessa identica importanza». Un giorno al centro d’ascolto Genc ha accolto la mamma di una sua vecchia amica di scuola che era scomparsa da anni. «Questa ragazza faceva parte della comunità rom che vive in Albania. Sua madre ci ha detto che la figlia era tornata a casa, con due bimbi e problemi psicologici gravissimi. Era stata sfruttata dal marito e dal suocero, che la vendevano ad altri uomini per soldi. L’abbiamo aiutata ed ora è rinata». Quello dell’operatore contro la tratta è un lavoro emotivamente complicato. «Io ho partecipato anche lo scorso anno a questa esperienza a Roma, e credo che la rete che si crea tra i giovani e le associazioni sia fondamentale per non sentirsi soli. Qui ci scambiamo esperienze, ci ricarichiamo e il rapporto tra noi continua anche durante l’anno». Un lungo viaggio è stato invece quello di Mary Wangithi, che ha 34 anni, viene dal Kenya e lavora nel suo Paese come ambassador per Talitha Kum. «Io sono una giornalista e lavoro per l’associazione dal 2018 – spiega Mary che vive vicino Nairobi –. Noi ci impegniamo per creare consapevolezza riguardo alla tratta degli esseri umani e cerchiamo di sensibilizzare soprattutto i giovani». Educazione e occupazione, in Africa, sono le urgenze maggiori per rendere le persone “invulnerabili”. «Facciamo formazione – continua – e li aiutiamo a trovare lavoro, perché i trafficanti si approfittano della condizione di povertà. Poi ci occupiamo anche di progetti per il salvataggio delle vittime e la reinclusione sociale».Trovarsi a contatto con le vittime della tratta, spiega Mary, «è complicato, quasi traumatico, perché ci si sente inutili davanti a tutto quel dolore causato dallo sfruttamento sessuale. Ma poi quando cammini con loro, e le vedi passo dopo passo uscire dal loro trauma, è davvero una grande emozione». E condividere gioie e timori con giovani da tutto il mondo è una «benedizione».Oggi l’esperienza dei giovani a Roma continuerà, prima con il flash mob contro la tratta in piazza Santa Maria in Trastevere alle 16.15, e poi alle 17.30 con la veglia ecumenica di preghiera nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. Mercoledì il gruppo internazionale parteciperà all’udienza con papa Francesco e giovedì la settimana si concluderà con il pellegrinaggio di preghiera online (su www.prayagainsttrafficking.net).
Tredicenne accoltellato a morte in strada: i colpevoli sono minorenniAnticipato il Vaccine Day in Germania e Ungheria
USA, va al lavoro con febbre e tosse: scoppia doppio focolaio
Covid, varianti in Brasile: sono due, una ancora non localizzataIl messaggio di Natale della Regina Elisabetta: "Non siete soli"
Germania, lockdown fino al 14 febbraio: c'è l'accordoMinatori intrappolati in Cina, tratti in salvo i primi undici superstiti
Francia, allarme influenza aviaria: anatre a rischio abbattimentoNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 764
Coronavirus, sono oltre 100 milioni i contagi totali nel mondoAttacco con coltello a Francoforte, diversi feriti: indaga la PoliziaLa Polizia non crede alla telefonata: Florencia Romano muoreElicottero militare precipitato a New York: tre morti
Queensland, tre pipistrelli positivi al Lyssavirus: è allerta
Covid, individuato il paziente zero della variante inglese
Londra, emergenza covid: gli autobus diventano ambulanzeAlexei Navalny rientra in patria: fermato dalla PoliziaVaccino Covid, Israele: calo di contagi dopo la prima dose"In ospedale solo chi può salvarsi", Covid genera il caos a Los Angeles
Alexey Navalny resta in carcere: nuovi indizi sull'avvelenamentoZone rosso scuro: cosa sono e come potrebbero funzionareNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 761Gli auguri di Natale della regina Rania di Giordania su instagram