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«Ho vissuto in un resort all-inclusive per un mese per capire se costa meno che pagare affitto, bollette e spesa: ecco cosa ho scoperto»

Tutta la Bibbia parola per parola. In carcere, in fabbrica, tra la genteZuppi e Baturi hanno incontrato alcune vittime e i loro familiariL'esame al via per mezzo milione di studenti

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L'omicidio di Ilaria Alpi dopo 30 anni resta ancora un misteroUn bicchiere di vino al giorno toglie il medico di torno?Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock Sembra proprio di no, con buona pace delle decine di varianti regionali di questo proverbio. Un consumo leggero o moderato di alcol non è associato a una più lunga durata della vita: o meglio lo è soltanto in studi considerati di cattiva qualità dal punto di vista del metodo e della statistica. A ribadirlo è uno studio pubblicato sul Journal of Studies on Alcohol and Drugs. Scienza Le bugie sulla salute che molti credono vere Il poco alcol è un toccasana? Un falso mito sulla salute Come mai - si sono chiesti gli scienziati del Canadian Centre on Substance Use and Addiction - alcuni studi di popolazione trovano benefici sulla salute derivanti dal consumo di bassi volumi di alcol? Negli ultimi anni infatti, da più parti è stato suggerito che i bevitori moderati godano di vite più lunghe e di una migliore salute cardiovascolare rispetto a chi si astiene del tutto dall'alcol. Da qui è nata la diffusa convinzione che un bicchiere ai pasti possa avere effetti positivi non solo sull'umore ma anche sul fisico. Il problema è nel metodo. Secondo gli autori, in sostanza, questi studi tendono a focalizzarsi sulla popolazione anziana e considerano solo il rapporto con l'alcol in quel momento, anziché guardare alle abitudini di una vita. Succede così che salute e longevità dei bevitori moderati vengano confrontati alle condizioni di chi si astiene, o beve solo occasionalmente, anche in ragione di motivi di salute incompatibili con il consumo di alcol. Si confronta quindi una popolazione già tendenzialmente sana (e in grado di bere) con una già tendenzialmente acciaccata (che è bene si astenga): per forza i primi risultano più longevi. Scienza Sette mesi senza alcol, e il cervello si autoripara A uno sguardo più attento l'alcol non ha meriti Nella loro revisione di studi precedenti, gli scienziati hanno analizzato 107 studi pubblicati sul tema alcol e salute che hanno seguito un gruppo di persone nel tempo, studiando la loro relazione con gli alcolici e la loro longevità. A prima vista, poteva sembrare che coloro che facevano un consumo leggero o moderato di alcol (da un bicchiere a settimana a due bicchieri al giorno) corressero un rischio del 14% inferiore di morte nel corso dello studio rispetto a chi si asteneva.  Ma guardando meglio, è stato possibile individuare alcuni studi "di qualità" che hanno incluso persone entrate nelle ricerche in un'età relativamente giovane (inferiore a 55 anni), queste ricerche si assicuravano che chi aveva bevuto in passato o che beveva occasionalmente non fosse trattato come "astemio". Non avere mai toccato alcol è infatti molto diverso, dal punto di vista degli effetti sulla salute, che smettere di bere perché invitati dal medico. In questi studi fatti bene, il bere con moderazione non è risultato collegato a una maggiore longevità. In pratica ci siamo costruiti un rassicurante falso mito basandoci solo sugli studi metodologicamente più deboli. Scienza Berremmo meno vino, con bicchieri più piccoli? Alcol: non esiste una quantità sicura In realtà anche il consumo di livelli moderati di alcol è legato a rischi per la salute, come a una maggiore incidenza di alcuni tipi di cancro (inclusi quelli del fegato, del seno, del colon-retto e del cavo orale). Come ricorda il sito di AIRC: «Il rischio di sviluppare un tumore è proporzionale all'esposizione: più si beve e per più tempo si beve, e più elevato è il rischio. Il rischio è ancora maggiore per chi beve e fuma: alcol e tabacco hanno infatti un effetto sinergico». 10 FOTO Fotogallery La scienza della sbronza e di come farsela passare VAI ALLA GALLERY Fotogallery La scienza della sbronza e di come farsela passare Rassegniamoci: di rimedi efficaci (e immediati) contro la sbronza non ce ne sono. L'unica cosa da fare è bere alcolici con moderazione e, quando capita la serata lunga, alternarli ad acqua e altre bevande non alcoliche: in questo modo è meno facile abusare e risentire pesantemente della disidratazione. Tuttavia... be', può capitare di lasciarsi andare un po' troppo e dopo una sera di baldoria, quando alla mattina ci si alza con un gran mal di testa, le gambe molli e lo stomaco sottosopra, c'è qualcosa che può aiutare a stare un po' meglio? I rimedi casalinghi funzionano? Foto: © Shutterstock Che cosa succede all'alcool che abbiamo ingerito? La fisiologia della sbronza è ben nota: l'etanolo, nome scientifico dell'alcool presente in vini, birre eccetera entra nel circolo sanguigno attraverso il tubo digerente. Una piccola parte verrà espulsa attraverso la respirazione e le urine, ma la maggior parte arriva al fegato. Qui gli epatociti, grazie all'azione dell'enzima alcol deidrogenase, convertono l'etanolo in una sostanza più tossica chiamata acetaldeide. Questa viene a sua volta attaccata da un altro enzima, l'aldeide deidrogenase, che la converte in acido acetico: quest'ultimo è, finalmente, del tutto innocuo e finisce nella vescica, da dove verrà eliminato con le urine. Secondo alcune ricerche i postumi della sbronza, soprattutto mal di testa e nausea, potrebbero essere scatenati dall'acetaldeide in attesa di essere trasformata in acido acetico. Dovete saperlo subito: in generale, non c'è rimedio che tenga e, anzi, in qualche caso può addirittura peggiorare la situazione.  Foto: © Paddy and Dushi /Flickr Tra i falsi miti più duri a morire c'è quello secondo il quale una piccola quantità di alcool al risveglio aiuta a mitigare i postumi della sbronza. No, la colazione con la birretta è assolutamente da evitare: può ridurre i sintomi nell'immediato, ma la verità è che aggrava la situazione generale. L'ubriacatura è una vera e propria intossicazione da etanolo, che viene smaltito per il 90% dal fegato. L'eliminazione di questa tossina avviene a velocità costante, tra i 3 e gli 8 grammi l'ora: perciò un paio di bicchieri di acqua appena alzati sono di sicuro il primo valido aiuto da dare al nostro corpo dopo una serata di eccessi. Foto: © Pixabay.com Adv Anche una colazione grassa e pesante non aiuta il recupero post sbornia: fegato e stomaco sono già affaticati dall'eccesso d'alcool ed è quindi meglio facilitargli il lavoro al risveglio con un pasto leggero e di facile digestione, perciò un toast con marmellata o miele oppure dei cereali o della frutta sono gli alimenti più indicati. Foto: © 4ELEVEN Images/Flickr È inutile anche la corsa in farmacia: pastigliette e bustine magiche in grado di rimetterci in sesto dopo un'ubriacatura non ne esistono. Uno studio del 2005 pubblicato sul British Medical Journal evidenzia come nessuno dei rimedi commerciali proposti come soluzione ai postumi del giorno dopo sia realmente efficace. Possono invece essere d'aiuto i farmaci per lo stomaco a base di bicarbonato di sodio, che aiuta a contenere l'acidità gastrica. Foto: © las - initially/Flickr Il giorno dopo andrebbe evitato anche il caffè, che potrebbe fare esplodere definitivamente il mal di testa. La caffeina infatti è un vasocostrittore e, tra l'altro, aumenta la pressione sanguigna: se siete abituati a bere regolarmente caffè, potete concedervene una tazzina appena alzati, ma non di più. Foto: © Stijn van der Linden /Flickr Adv Secondo altre teorie i sintomi del giorno dopo sarebbero innescati dai congeneri: si tratta di molecole tossiche, come l'acetone e i tannini, prodotte durante il processo di fermentazione e che sono contenute soprattutto negli alcolici scuri come il whisky, il brandy e gli amari. Anche per questo il giorno dopo è sempre una buona idea bere acqua, succhi di frutta e, in generale, integratori di sali minerali. Foto: © Matthew/Flickr Il mattino dopo non avete voglia della vostra solita sessione di jogging? Tranquilli, la scienza è dalla vostra parte: dopo un'ubriacatura il fisico è debilitato, disidratato e magari anche a corto di nutrienti. Riposatevi. Una volta tanto la corsetta al parco o la nuotata in piscina non sono la soluzione. Foto: © Pixabay.com Quando si è bevuto troppo il sonno è agitato, interrotto da continui risvegli e per nulla ristoratore. Se potetete permettervelo, il giorno dopo riposate e recuperate il sonno perduto. Il vostro organismo vi ringrazierà. Foto: © Pixabay.com Adv E una bella sauna, aiuta a eliminare alcool e tossine? Assolutamente no, ammoniscono gli esperti. In un organismo già debilitato e disidratato dai bagordi della sera prima, un eccesso di sudorazione può addirittura essere fatale. Secondo gli esperti del Finnish State Alcohol Company's Research Laboratories di Helsinki (Finlandia), una sauna quando si è in pieno hangover può portare a un calo improvviso ed eccessivo della pressione sanguigna e a un'alterazione potenzialmente critica del battito cardiaco. Foto: © Pixabay.com Approfondimenti Scienze L'alcol ci fa sembrare gli altri più attraenti? Curiosità Perché dopo avere bevuto la birra si russa di più? 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