L’illustratrice Marilena Nardi ospite d’onore a Lucca Collezionando“Ogni prigione è un’isola”, il viaggio di Daria Bignardi nelle carceri italianeTakeda Italia, il Leadership Team si rafforza con due nuove nomine - Tiscali Notizie
«Roma di notte», il forum del Pd per valorizzare la movida notturna della capitaleDurante la cerimonia finale del Premio,analisi tecnica vinto da Donatella Di Pietrantonio, la conduttrice ha fatto battute sul ministro Sangiuliano, sulla Rai e sul presidente della Commissione Cultura Federico Mollicone, presente all’eventoDurante la cerimonia per la consegna del Premio Strega 2024, vinto dalla scrittrice Donatella Di Pietrantonio con “L’età fragile” (Einaudi, 2023), la conduttrice Geppi Cucciari non ha risparmiato le battutine nei confronti di alcuni esponenti del governo.Prima fra tutte la frecciatina al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il quale nella premiazione dello scorso anno (quando vinse Ada D’Adamo), dopo aver elogiato i libri in gara, aveva fatto una gaffe ammettendo di non averli letti. Cucciari gli chiese come mai non lo avesse ancora fatto e il ministro goffamente rispose: «Sì, li ho letti perché ho votato però voglio, come dire, approfondire questi volumi». E la conduttrice rispose: «Cioè oltre la copertina… Dentro. Un bell’applauso al nostro ministro».Nella cerimonia di giovedì sera, trasmessa in diretta su Rai3, il ministro Sangiuliano era assente così come la sottosegretaria Lucia Borgonzoni. Ciononostante, Cucciari ha lanciato una frecciatina all’inizio dell’evento quando ha scaldato il pubblico dicendo: «Applaudite, siamo in diretta, non si possono coprire i fischi! Applaudite fortissimo». Il riferimento è ai fischi che Sangiuliano ha ricevuto durante il Taobuk Festival di Taormina, coperti poi nelle immagini andate in onda su Rai1.Sulla RaiDurante il resto della serata Geppi Cucciari non ha risparmiato altre battute sul controllo del governo Meloni sulla Rai, come quando ha presentato il suo co-conduttore Pino Strabioli: «Hanno pensato che una conduttrice sebbene bella, preparata, impertinente, colta, multisfaccettata, non era abbastanza per i miliardi di telespettatori in ascolto. Ne serviva un altro: simpatico, competente, dotto, soprattutto che avesse una bella voce. Allora dai piani alti è arrivata questa proposta, ci mettiamo Pino. Io ho detto: va bene se ti chiami Pino in Rai va sempre bene».Il riferimento è al conduttore Pino Insegno, che dopo il fallimento de l’Eredità, ha ottenuto la conduzione di Reazione a Catena su Rai 1 ed è considerato molto vicino a Giorgia Meloni, tanto da aver partecipato anche a un comizio di Fratelli d’Italia. In un’intervista, Insegno ha spiegato che è amico della premier, ammettendo di averla appoggiata politicamente.C’è stato spazio anche per il caso dello scrittore Antonio Scurati e il suo monologo "censurato” dalla Rai lo scorso 25 aprile nel programma Che sarà (eliminato dai prossimi palinsesti). Episodio che è stato denunciato in diretta televisiva dalla conduttrice Serena Bortone, che per questo motivo nei giorni scorsi ha ricevuto un provvedimento disciplinare consistente in una sospensione di sei giorni.Il caso è stato tirato in ballo dall’altro conduttore, Pino Strabioli, che sul palco ha ricordato di aver già partecipato alla conduzione dell’edizione del Premio Strega vinto proprio da Scurati. «Hai detto Scurati? La tua serata finisce qua», ha detto Cucciari. CulturaQualcuno dica qualcosa di sinistra: Serena Bortone, la pasionaria supplenteAlice Valeria OliveriIl siparietto con MolliconeTra i membri delle istituzioni presenti alla cerimonia di quest’anno c’era Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura. Cucciari ha scherzato dicendogli: «Guardi, veramente. Una domanda a piacere, faccia lei. Non la interrogo. Di cosa vuole parlare? Dica quello che vuole. Una cosa a piacere, i confini dell’Umbria». E alla fine dell’intervento ha aggiunto: «Lasciamoci così, è andato tutto bene. Levagli il microfono. Non si sa mai. Grazie Federico, lo dico ad alta voce. E non ho aggiunto quello che ho pensato». CulturaDonatella Di Pietrantonio: «Da piccola volevo essere la migliore. Ma è una sfida che ti sfibra»Mattia Insolia© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
L’editoria spiegata bene, il Post si dà ai libri-giornaliL’ora di calcio nel carcere di Crotone. «Il pallone ci rende tutti uguali»
Il catalogo di Philip Roth passa da Einaudi ad Adelphi
Morte Napolitano, la vita e la lunga carriera politica dell'ex presidente della RepubblicaFestival di Sanremo, vince Angelina Mango. Ecco la classifica completa (e gli altri premi)
Manovra, 14 miliardi in deficit. La preoccupazione di Meloni: "Basta con gli sprechi"Altro che destra e sinistra, l’egemonia è del neoliberismo
Europa 2024. «Serve un’Unione di giustizia sociale e ambientale, evitando derive autoritarie» - Tiscali NotizieManager innovazione e direttore sanitario 4.0 tra professioni del futuro - Tiscali Notizie
Sondaggi politici settembre 2023: il livello di gradimento di Fratelli di ItaliaMattarella ricorda l’eccidio di MarzabottoViolenza sulle donne, deputata M5S Morfino piange in aulaPerché le guerre culturali vanno combattute anche sul piano materiale
Sondaggi politici: FdI sale leggermente, cala il Pd
L’anestesia della democrazia afascista
Fedez a Belve, la vita messa in piazza è bella finché duraMigranti, Mattarella incontra Steinmeier: chiesto uno sforzo all'UeSanità, Schillaci su carenza infermieri: "Puntare su specializzazioni universitarie" - Tiscali NotizieMigranti, Salvini contro la Germania: "Paga le Ong per portarli in Italia"
Differenze fra i funerali di Berlusconi e NapolitanoLa classifica dei libri della settimana: due gialli sul podio“Ritratto di un amore” di Martin Provost, storia di arte e passione travolgente fuori da ogni schema - Tiscali NotizieStupro di Caivano, Meloni accetta l'invito: "Presto sarò lì"