Usa, un surfista è morto a causa dell'attacco di uno squaloCovid in Olanda, ospedali pronti al Codice Nero: si deciderà chi salvareRegno Unito, 16enne condannato a 13 anni di carcere per l’omicidio di James Gibbons
New York, incendio in un condominio di Williamsburg: 6 vigili del fuoco feritiLa legge entrata in vigore in Texas è nota anche come “Heartbeat Act” e vieta di fatto l’accesso all’aborto una volta che si sia rilevata un’attività cardiaca nell’embrione,investimenti anche nei casi in cui la donna è stata vittima di violenza o incesto. Generalmente, il battito cardiaco è visualizzabile a partire dalla sesta settimana di gravidanza, quando la gran parte delle donne non sa ancora nemmeno di essere incinta. Oggi, a oltre 40 anni dall’approvazione della legge 194, in un clima di ripresa degli attacchi ai diritti, il limite del novantesimo giorno costituisce una limitazione non più accettabile all’accesso all’aborto. Mercoledì 1 settembre, dopo la mancata bocciatura da parte della Corte suprema americana, è entrata in vigore in Texas la cosiddetta legge Abbott, dal nome del governatore che l’ha fortemente voluta. Nota anche come “Heartbeat Act”, la legge vieta di fatto l’accesso all’aborto una volta che si sia rilevata un’attività cardiaca nell’embrione, anche nei casi in cui la donna è stata vittima di violenza o incesto. Generalmente, il battito cardiaco è visualizzabile a partire dalla sesta settimana di gravidanza, quando la gran parte delle donne non sa ancora nemmeno di essere incinta: in Texas, infatti, più dell’85 per cento delle richieste di aborto è stata fatta oltre questa epoca gestazionale. La legge del Texas sta già facendo da apripista per gli altri stati antiabortisti, non solo USA: per eludere il rischio di una dichiarazione di incostituzionalità, si muove solo nell’ambito del diritto civile, prevedendo la possibilità per chiunque di citare tutti coloro che abbiano fornito assistenza per l’aborto, ossia, oltre ai medici e al personale sanitario, anche consulenti, avvocati, e perfino coloro, compresi i tassisti, che forniscono servizi di trasporto per le cliniche per gli aborti. La comparsa del battito cardiaco La pandemia SARS CoV-2 ha comportato un’esacerbazione delle difficoltà di accesso all’aborto volontario cosiddetto “on demand”, ossia basato nei fatti esclusivamente sulla decisione della donna; per superarle, molti stati, primi fra tutti Francia e il Regno Unito, hanno aperto alla telemedicina e hanno esteso i limiti di età gestazionale. Oggi, in piena pandemia, la cattiva legge texana si muove in direzione opposta e riapre la discussione proprio su questi limiti. Il richiamo emozionale al cuore che batte è violento e brutale, tutto interno alla logica della necessità di risvegliare nelle donne il cosiddetto “istinto materno”: il cuore che pulsa dovrebbe richiamarle alla tenerezza di un ruolo connaturato all’essere donna e al destino ineluttabile di dare figli alla nazione. Nessun’altra legge sull’aborto volontario fa riferimento, per stabilirne i limiti temporali, alla comparsa dell’attività cardiaca, troppo precoce e certamente poco significativa in termini di sviluppo embrionale. Ma è evidente come non sia la scienza a guidare le menti dei legislatori texani, troppo presi dalla preoccupazione perversa di negare alle donne qualunque possibilità di scelta. Il limite temporale Nelle legislazioni che regolano l’accesso all’aborto nei vari paesi del mondo, il limite per l’aborto volontario varia enormemente, anche se più della metà dei paesi europei lo fissa alle 12 settimane, cioè alla fine del terzo mese di gravidanza. Il limite del novantesimo giorno (12 settimane e 6 giorni), previsto nel nostro paese dalla legge 194 è un limite arbitrario che non ha correlati con un preciso stadio di sviluppo embrio-fetale, esattamente come lo sono le 10 settimane del Portogallo, o le 14 della Francia e della Spagna, o le 18 della Svezia. Nel continuum dello sviluppo intrauterino, invece, vi sono due eventi fondamentali, rispetto ai quali possiamo distinguere un “prima” e un “dopo”: uno è ovviamente rappresentato dalla nascita, che rompe drammaticamente questa continuità e, prima di essa, c’è il raggiungimento della cosiddetta “viability”, ossia di un grado di sviluppo tale da permettere la sopravvivenza al di fuori dell’utero. Ciò avviene attorno alla ventiduesima settimana, con la formazione delle indispensabili connessioni tra il talamo e la corteccia cerebrale. “Prima” di questa epoca, dunque, pur con gradi di sviluppo differenti, non vi è alcuna possibilità di vita fuori dell’utero della donna, e non vi è alcuna ragione per porre limiti arbitrari all’accesso all’aborto volontario. È, peraltro, quanto stabilì, già nel 1967, l’Abortion Act inglese. La legge 194 Oggi, a oltre 40 anni dall’approvazione della legge 194, in un clima di ripresa degli attacchi ai diritti, il limite del novantesimo giorno costituisce una limitazione non più accettabile all’accesso all’aborto, soprattutto in alcune tristi situazioni, che riguardano in particolare le fasce più deboli della popolazione femminile. È solo uno degli aspetti critici di una legge, certamente importante e ancora inapplicata in molte sue parti, ma che è anche ormai tempo di cambiare, per garantire e promuovere, oltre al diritto alla salute, la libertà e la dignità delle donne. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAnna Pompili Ginecologa, cofondatrice di AMICA e consigliere generale dell' Ass. Luca Coscioni
Slovenia, stop al vaccino Johnson & Johnson dopo la morte di una ragazza di 20 anniIn Indonesia il Semeru uccide 13 persone e ne ustiona centinaia
Usa, uccide il vicino di casa e mangia parti del corpo: "Pensavo potesse curarmi"
Belgio, individuato un caso di variante sudafricana: è il primo in EuropaCovid, 68 medici di terapia intensiva positivi dopo una festa di Natale a Malaga
Covid, superati i 100mila contagi in Francia"Ecco i farmaci che i pazienti Covid prendono ogni giorno": foto dell'ospedale per sensibilizzare no vax
Covid, un'infermiera di un ospedale dell'Alta Austria: "morti nei corridoi"Variante Omicron, caos in UK: sito per la terza dose in tilt, code negli hub e tamponi terminati
Ue, navi cisterna con gas inviate dagli Usa: -20% alla borsa di AmsterdamCovid, la direttrice dell’Ecdc Andrea Ammon: “Con il periodo delle festività, la pandemia può peggiorare”Peng Shuai scomparsa, compaiono delle foto sui social, i media: "Sono vere, presto tornerà in pubblico"Australia, negati i trapianti di organi ai pazienti non vaccinati contro il Covid
Denuncia il ginecologo di sua madre: “La mia malformazione è colpa sua”
Variante Omicron, continuano ad aumentare i casi: 13 passeggeri positivi in Olanda
Variante Omicron, i contagi sono raddoppiati in 24 ore in SudafricaConcluso vertice tra Biden e Putin: al centro la questione dell'UcrainaAustria, leader No Vax Johann Biacsics morto di Covid: si curava a casa con clisteri di candegginaEcuador, bimba di 9 mesi morta annegata durante una rapina in casa
Variante Omicron, lockdown fino al 14 gennaio in OlandaCaso Pinot, Schmitt si difende dalle accuse: "Non le ho dato un pugno e nemmeno un calcio"Variante Omicron, si registra il primo caso in Germania: "Persona sospetta già isolata"Covid, Francia: il primo ministro Jean Castex annuncia nuove restrizioni