Guerra in Ucraina, Lavrov: “Nuova cortina di ferro cala tra Russia e Occidente”Texas: "Mi ha tradita, butto le ceneri di sua madre nel fiume", il video diventa viraleRivoluzione in Canada: il paese blocca la compravendita di armi
Putin è malato? Salta l’annuale live-tv per la prima volta in 18 anniFine vita,VOL per il Vaticano c'è "spazio per mediazioni sul piano legislativo". E' quanto si sottolinea nel testo 'Piccolo lessico del fine vita', curato dalla Pontificia Accademia per la Vita ed edito da Libreria editrice vaticana, sul tema del suicidio assistito. "Nella situazione italiana non si può ignorare che la sentenza della Corte costituzionale sollecita il Parlamento a colmare la lacuna legislativa rilevata in questo ambito, per di più in un contesto culturale che spinge, nei paesi occidentali, verso una deriva eutanasica. In questo quadro, far mancare il proprio apporto alla ricerca di un punto di convergenza tra differenti opinioni rischia, da una parte, di condurre a un esito più permissivo e, dall’altra, di alimentare la spinta a sottrarsi al compito di partecipare alla maturazione di un ethos condiviso", spiega l'Accademia, aggiungendo che "contribuire a individuare un punto di mediazione accettabile fra posizioni differenti è un modo per favorire un consolidamento della coesione sociale e una più ampia assunzione di responsabilità verso quei punti comuni che sono stati insieme raggiunti". Nel testo si ripercorre quanto avviene in alcuni Paesi e si sottolinea che "anche in Italia il codice penale punisce l’istigazione e l’aiuto al suicidio, considerandoli reati. Una recente sentenza della Corte costituzionale ha ribadito questa posizione, sottolineando l’esigenza di proteggere giuridicamente il bene della vita, soprattutto in condizioni di fragilità", si legge nel documento. "Tuttavia, la sentenza riconosce al contempo che l'evoluzione della medicina determina nuove situazioni riguardo al morire e identifica pertanto quattro condizioni in cui esclude la punibilità di chi 'agevola l’esecuzione del proposito di suicidio autonomamente e liberamente formatosi': la persona deve essere 'tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli'", prosegue la Pontificia Accademia per la Vita. "Per una valutazione etica - si legge nel testo - richiamiamo anzitutto la posizione del magistero della Chiesa, che ha sempre chiaramente sostenuto l’illiceità morale di questa pratica, con argomentazioni analoghe a quelle avanzate contro l’eutanasia. Si tratta quindi di un’indicazione normativa che ha il massimo rilievo sul piano personale. Su questa base, alcuni ritengono che occorra opporsi anche a qualunque soluzione legislativa che ammetta l’assistenza al suicidio - conclude -. È la prospettiva in cui si pone anche la recentissima dichiarazione 'Dignitas infinita', pur non impegnandosi in un approfondimento complessivo dei rapporti tra dimensione etica e soluzioni legislative. È esaminando questi rapporti che possono emergere ragioni per interrogarsi se, in determinate circostanze, possano ammettersi mediazioni sul piano giuridico in una società pluralista e democratica, in cui anche i credenti sono chiamati a partecipare alla ricerca del bene comune che la legge intende promuovere". Nell'introduzione al documento lo stesso presidente della Pontificia Accademia per la Vita, monsignor Vincenzo Paglia, ricordando la dichiarazione 'Dignitas infinita' spiega che "si pone su un piano eminentemente dottrinale. Possiamo anche notare come il documento non elabori una riflessione d'insieme sul rapporto tra etica e sfera giuridica. Rimane quindi aperto lo spazio per la ricerca di mediazioni sul piano legislativo, secondo il tradizionale principio delle 'leggi imperfette'". Nella pubblicazione si affrontano le varie tematiche collegate al fine vita. Quanto all'eutanasia si osserva che le "spinte a legalizzare l’eutanasia sollevano obiezioni mediche, culturali e legali, anche a livello del ruolo personale e sociale del medico, garante delle cure e dell’impegno a sostenere la vita dei pazienti. Per molti, un’eventuale legalizzazione dell’eutanasia porterebbe a: indebolimento della percezione sociale del valore della vita; possibilità di tragici abusi; disimpegno pubblico nell’assistenza e nell’accompagnare i morenti; concreta possibilità di scivolare verso forme di eutanasia non volontaria. L’esperienza dei paesi in cui l’eutanasia è legalmente ammessa mostra che – proprio in nome della libertà di autodeterminazione circa le questioni riguardanti la salute, la vita e la corporeità – si può arrivare all’esito paradossale di comprimere la libertà di chi è meno attrezzato a far valere la propria volontà. Può accadere, anche contro le intenzioni di chi la propone, che una legislazione rivolta alla platea, pur ristretta, di pazienti che intendono esplicitamente richiedere l’eutanasia provochi anche una sorta di richiesta indotta da parte di persone che, rese fragili dalla malattia, si sentono di peso per le loro famiglie e per la società". Riguardo alle cure palliative, si sottolinea invece che "non sono 'una medicina della rassegnazione', ma richiedono professionalità e un approccio attivo e sempre più qualificato per una risposta completa al malato, perché si può e si deve sempre curare, anche quando non si può guarire. Accompagnare significa attivare un’assistenza che stia vicino al malato e ai suoi familiari, fino alla conclusione della sua esistenza terrena, confortando, alleviando il dolore, aiutando a confrontarsi con il 'senso' dell’andare verso la morte. Si possono in questo modo evitare solitudine, paure, spinte indebite verso la richiesta di eutanasia o di suicidio assistito. Molto spesso, infatti, la motivazione che sostiene una tale richiesta non è la volontà di morire, ma la paura di soffrire. Occorre quindi favorire le condizioni che permettono di venire incontro a questo comprensibile timore con un’adeguata assistenza, rendendola accessibile per tutti".Monsignor Paglia: "Da Chiesa messaggio chiaro, no ad accanimento terapeutico e suicidio assistito" "Mi sembra che la Chiesa abbia un messaggio chiaro e personalmente lo trovo rilevantissimo: siamo contro l’accanimento terapeutico da un lato, e contro ogni forma di eutanasia e suicidio assistito dall’altro” dice all'Adnkronos monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, in merito alla posizione espressa in un vademecum ‘Piccolo lessico del fine vita’. “Promuoviamo – ha sottolineato Paglia - l’accompagnamento della persona malata, con il trattamento di tutti i sintomi a partire dalla terapia del dolore. Per questo sosteniamo le cure palliative, non solo come pratica, ma anche come cultura. L’obiettivo del Lessico - ha continuato - si inquadra nel più ampio impegno della Pontificia Accademia per la Vita e mio personale, di sensibilizzare tutti perché nessuno sia lasciato solo. Ma diciamo anche che nessun accanimento fa bene, neanche quello che consiste in un arroccamento su posizioni impermeabili alle istanze degli altri e allo sviluppo dei tempi. Nella ricerca di mediazioni giuridiche il contributo dei credenti si realizza all’interno delle differenti culture: non sopra – come se essi possedessero una verità data a priori – né sotto – come se fossero portatori di un’opinione senza impegno di testimonianza della giustizia. Tra credenti e non credenti si stabilisce così una relazione di apprendimento reciproco”, ha concluso.{ }#_intcss0{ display: none;}#U11712809504SoG { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11712809504Gl { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11712809504YLE { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11712809504yPH { font-weight: bold;font-style: normal;}#U117128095042kG { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11712809504K8B { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11712809504zlH { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11712809504n0E { font-weight: bold;font-style: normal;}#U117128095044bG { font-weight: bold;font-style: normal;}#U1171280950445H { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11712809504F5B { font-weight: bold;font-style: normal;}#U117128095048dG { font-weight: bold;font-style: normal;}#U117128095049bH { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11712809504eVB { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11712809504pLI { font-weight: bold;font-style: normal;}
Florida, bimba di 10 anni uccide la vicina di casa che litiga con la madreEsplosione nella raffineria di Rostov, la Russia: “Colpita da droni ucraini”
La lista nera della Russia: 49 fra giornalisti e funzionari del Regno Unito
In una discarica inglese spuntano tracce del virus della poliomieliteGuerra in Ucraina, Kiev: “Forze russe stanno accerchiando Lysychansk e Severodonetsk. Servono armi”
Spagna, maxi incendio a Zamora: bruciati 30mila ettari di terrenoElon Musk scrive ad Andrea Bocelli per la morte della madre
Ucraina, Zelensky: "In Donbass situazione difficile ma sarà nostro"La stretta su Severodonetsk per chiedere la resa di tutti i difensori
Senzatetto vive in auto con 47 gatti: salvati da un'associazione animalistaLavrov insiste: “Con le nuove armi Usa la guerra si può allargare”Terremoto in Afghanistan, almeno 920 morti: il messaggio del PapaUsa, 13enne colpito alle spalle dalla polizia di Chicago
Usa: "Kiev non userà missili contro la Russia, ma abbiamo di fronte ancora molti mesi di conflitto"
Usa, bimbo trovato morto in un trolley: deceduto per disidratazione
Sparatoria in un ospedale in Oklahoma: cinque morti e dieci feritiFilippine, violenta scossa di terremoto di magnitudo 6.0 a ClaveriaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 415Corte Suprema Usa abolisce diritto all'aborto, Amanda Knox: "Devo tornare in Italia?"
Nato, atteso il 29 giugno il vertice a Madrid: al centro un nuovo pacchetto di assistenza all'UcrainaIn Austria scoperta una super gonorrea che resiste agli antibioticiBangladesh, violenta esplosione in un deposito di container: almeno 15 mortiGuerra Ucraina, Zelensky: "Non cederemo mai il Sud a nessuno"