Berlusconi è morto: il suo ultimo video ufficialeMigranti: 696 nuovi arrivi a LampedusaBimba scomparsa a Firenze, convocato vertice in Prefettura
Maturità, studentessa "alluvionata" non fa la prima prova: genitori dai carabinieriLa nuotatrice Benedetta Pilato - ANSA COMMENTA E CONDIVIDI Piangere di gioia,Campanella senza che si capisca se sono lacrime di delusione. Oppure il contrario. Perché il confine è sottile. E la mente, a volte, può mentire anche a te stesso, confondere i sentimenti, ribaltare il cuore. Piangere per la felicità di un quarto posto, scaricando così la tensione e l’attesa, mentre il mondo fuori sospetta che sia rabbia per una medaglia sfumata. Un centesimo appena, un soffio di fiato, una goccia d’acqua che cambia il mondo. E a volte anche la vita.È successo a Benedetta Pilato, in questa Olimpiade già così piena di quarti posti azzurri, rabbia e sospetti. Perde il bronzo per un niente sul cronometro nei 100 metri rana di nuoto. Esce dall’acqua, va alla postazione Rai, e gocciola dagli occhi: «Ci ho provato fino alla fine – dice –, mi dispiace, però sono lacrime di gioia, ve lo giuro. Sono felice: un anno fa non ero neanche in grado di fare questa gara e oggi ho nuotato la finale olimpica. Questo è solo il punto di partenza. Tutti si aspettavano di vedermi sul podio, tranne me. Un centesimo è davvero una beffa. Ma sono felice, è andata bene così... ».Imbarazzo e stupore in studio, Elisa di Francisca, ex regina azzurra della scherma, dice che non le crede, che non si può essere contenti per un podio sfumato così. Che si gareggia per vincere e mai per perdere. Dibattito, polemica. Quasi che essere soddisfatti pur non avendo vinto sia un delitto (Di Francisca poi si scusa con Benedetta). Verità, finzione? Difficile capire, sbagliato giudicare. Di certo sono queste le situazioni in cui si intuisce il senso profondo delle cose. E solo abitando un’Olimpiade si può annusare quanta vita scorre dentro una gara andata male, una medaglia persa per un centesimo, o un’altra che se ne va per un voto malvagio.Ma anche l’importanza di esserci, di averci provato, di partecipare a un sogno. Comunque sia finito. Ha solo 19 anni Benedetta, e un talento forte. Avrà tempo per riprovarci. E probabilmente lo sa benissimo. Non oggi, ma ancora. Forse per questo piangeva, prima che il mondo dei feroci vedesse solo lo sconforto dell’insuccesso.Non è la prima, non sarà l’ultima. Prendete Filippo Macchi, argento nel fioretto dopo una contestatissima decisione degli arbitri che gli ha scippato la medaglia d’oro. Si è arrabbiato in pedana, ha protestato il giusto. Poi, a mente fredda, ha abbassato i toni: «La scherma – ha detto – è uno sport a discrezione degli arbitri. Ma se sono arrivato secondo è anche colpa mia perché vincevo 14-12 e avrei dovuto essere abbastanza bravo da chiuderla prima, questa finale. L’avversario che mi ha battuto? È un campione, e lo applaudo sinceramente».Ecco, si chiama stile. La parola che racconta meglio di tutte come siamo, anzi, come possiamo essere nelle difficoltà, nelle emergenze e nelle pressioni. Lì si capisce di che materiale siano fatti gli uomini e le donne. A volte basta un pensiero, una parola detta o non detta, perché lo stile è anche non dire quando è più opportuno tacere. L’Olimpiade ne offre a mazzi di storie del genere. Di persone capaci di vincere ma soprattutto di perdere. E allora viene in mente che sarebbe bello se potessimo essere come loro, anche solo per un quarto d’ora al giorno. Se sapessimo dire: grazie, va bene così, è comunque un gran risultato. Se riuscissimo a essere concreti e seri, appassionati ma non fanatici, esclusivamente competitivi. Se fossimo capaci di accettare un verdetto, anche doloroso, o un limite che non si è riusciti a oltrepassare: in famiglia, al lavoro, nello sport. Se potessimo mantenere il senso di avercela fatta pur non essendo il numero uno in assoluto, pur avendo altri davanti. Se, insomma, sapessimo vincere e perdere con la stessa forza, compresa la debolezza. Se fossimo capaci di godere appieno delle tante vittorie parziali che ci capitano. Se, in una parola, fossimo diversi. Campioni, comunque campioni.
Alluvione in Emilia Romagna, Bonaccini su Figliuolo: "Nomina va contro la collaborazione istituzionale"Morto Michele Jamiolkowski, fu uno degli autori dello storico salvataggio della Torre di Pisa
L'omelia dell'Arcivescovo di Milano Mario Delpini al funerale di Silvio Berlusconi
Food Delivery: Uber Eats chiude in ItaliaBerlusconi morto: come verrà spartita l'eredità tra i suoi 5 figli?
Papa Francesco dimesso dall'ospedale Gemelli: "Sono ancora vivo"Eredità Silvio Berlusconi: ecco perché è slittata l'apertura del testamento
Incidente a Roma, schianto tra un’auto e un furgone: morta una donna, grave il figlio di 4 anniFunerali Silvio Berlusconi, il legno della bara è lo stesso delle chitarre di Jimi Handrix: è un mogano proveniente dall'Honduras
Mezzano, maxi incendio nella discarica: a fuoco un enorme cumolo di rifiutiOmicidio Michelle Causo: i risultati dell'autopsiaViterbo, il figlio offende la sua nuova compagna: padre lo prende a bastonateManifesti funebri a Napoli per la morte di Silvio Berlusconi
Incidente a Luino oggi, caduto un ramo di un albero: cinque feriti, due in codice rosso
Morte Berlusconi, le prime parole di Pier Silvio in una lettera a tutti i dipendenti Mediaset
Incidente Casal Palocco: youtuber in settimana dal GipIl primo Angelus di Papa Francesco dopo l’operazione, cosa ha dettoMonrupino, ragazzo di 17 anni perde il controllo della moto e muore nella notteResti umani nel relitto del Titan: si cercano le cause del disastro
Alice Scagni uccisa a coltellate dal fratello, la testimonianza del marito al processoScomparsa di Kata a Firenze: nuovi sopralluoghi nell'ex hotel dove vivevaIncidente youtuber: positivo ai cannabinoidi Matteo Di Pietro, alla guida del suvIl fratello di Paolo Borsellino sulla morte di Silvio Berlusconi: "Spero che non riposi in pace, come le vittime della mafia"