File not found
criptovalute

E' morto a 48 anni Daniele Rossetti: l'uomo stroncato da un malore improvviso

Capodanno, Emanuele Pozzolo positivo allo stub: "Polvere da sparo su mani e abiti"Modena, esplode una casa: ipotesi fuga di gasStrage di Viareggio, l'ex ad di Trenitalia si costituisce dopo la sentenza

post image

Milano, albero di Natale di Gucci imbrattato con vernice arancione dagli attivisti di Ultima GenerazioneUn libro,Guglielmo firmato da Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel, ricostruisce il pensiero di uno dei più importanti teorici del diritto del ventesimo secolo: dal rifiuto dell’idea assoluta di giustizia alla critica del giusnaturalismoHans Kelsen è stato, forse, il maggiore giurista del ventesimo secolo. Sicuramente il più controverso. Parrà strano, ma al clamore che venne acceso dal suo magistero, corrispose il riserbo quasi impenetrabile col quale egli custodì i segreti della sua vita intima. Un po' perché glielo comandava il ruolo di scienziato (ricostruito dall’eccellente libro, per chiarezza di esposizione, di Paolo Di Lucia e Lorenzo Passerini Glazel), un po’ perché imposto da un temperamento schivo fino all'ombrosità, Kelsen si sigillò nel più chiuso dei silenzi, e solo qualche volta permise che palpiti del cuore e convincimenti personali sgaiattolassero fuori dall'orto chiuso in cui li aveva recintati.Fu così per esempio che confessò la gioia che gli rideva negli occhi alla vista delle rose della sua casa di Berkeley in California. Era giunto lì dopo che le persecuzioni naziste lo avevano obbligato ad abbandonare l'Europa e costretto, alla fresca età di sessant'anni, a ricominciare tutto daccapo. E fu proprio a Berkeley che egli tenne il suo discorso d'addio. Italia“Democrazia afascista”, la manipolazione di parole (e idee): quando lo storico si traveste da cuocoL’illusione della giustizia assolutaEra il 27 maggio del 1952. Maggio: il mese delle rose. Come già una volta per il fiore di maggio, anche in quella occasione Kelsen volle rompere il velo del riserbo e si abbandonò ad uno spalancamento autobiografico che gli fece concludere così la sua ultima lezione: «Non so, né posso dire che cosa è la giustizia, quella giustizia assoluta di cui l'umanità va in cerca. Devo accontentarmi di una giustizia relativa e posso soltanto dire che cosa è per me la giustizia. Poichè – continuò – la scienza è la mia professione, e quindi la cosa più importante della mia vita, la giustizia per me è quell'ordinamento sociale sotto la cui protezione può prosperare la ricerca della verità».Queste parole si trovano registrate anche su Internet e chi vorrà procurarsi il piacere di ascoltarle noterà subito l'insistito martellamento con cui Kelsen batte e ribatte sull'aggettivo possessivo «mio» (la mia vita, la mia professione...): un modo per dare consistenza anche fonica a una idea che gli si era fitta dentro almeno da trent'anni, da quando cioè fin dal 1920 egli si era messo in bisticcio con Platone e poi, dopo, con tutti coloro che correvano sulla medesima scia di Platone proclamando in coro l'esistenza della Giustizia (scritta così: al singolare e con la maiuscola), di una giustizia cioè che, per essere declinata al singolare e decorata della maiuscola, Platone e sodali pensavano valida in ogni tempo e in ogni luogo: la giustizia assoluta, insomma.Per Kelsen, invece, la giustizia assoluta era una illusione avviluppata dai vapori dell'immaginazione e come tale incapace di superare le prove della scienza. Non la supera queste prove specie quando si crede (come credono i giusnaturalisti) che l’assoluto riposi nei fondali della “natura” e che da lì, con gli argani di una indagine scrutatrice, possa venir tirato su a rivelare il suo segreto. CulturaNel processo va in scena il dramma dell’umanoelio cappuccioCosa è naturale?No: la natura, per Kelsen, è realtà muta che non porta segreti dentro di sé e perciò, anche se interrogata, non proferisce parola. E quando pare che parli, in realtà parliamo noi per il suo tramite; parla, dunque, in play-back, restituendoci i desideri che vi abbiamo proiettato dentro e che poi ingigantiti dalle cavità del nulla tornano a noi come fossero risonanze della sua voce. Aristotele dentro la natura vi leggeva la schiavitù. Locke, la libertà. Di grazia: cosa è naturale? La libertà o la schiavitù?Allora, posto che né derivandolo dall'aldilà (perché Dio è l'Imperscrutabile per eccellenza) né estraendolo dall'al di qua (la natura) ci è dato di decifrare l'enigma del giusto assoluto, non rimane che rassegnarsi al giusto relativo, dove – attenzione! – relativo non significa che ognuno, a capriccio, allestisce la propria morale. Ogni sistema di valori – ammoniva Kelsen - «è il prodotto di una determinata società, e pertanto sarà diverso a seconda della società nella quale sorge». CommentiLa politica è l’arte di resistere alla guerra senza limitiRoberta De MonticelliSennonché sotto le lustre di quell'astratto (società) ripullulano uomini concreti, i quali fin dagli inizi ci abituano a pensare così e così e non altrimenti. Il che val quanto dire che noi siamo quel che siamo e crediamo quel che crediamo perchè, in massima parte (ma mai del tutto), la società di appartenenza, ossia genitori e maestri, ci hanno fatto così e così e non diversamente.Da qui una domanda che è, poi, una maledetta domanda: se, putacaso, la guerra mondiale si fosse conclusa in altro modo e di conseguenza avessimo avuto altri educatori, siamo proprio sicuri che la nostra coscienza del bene sarebbe esattamente quella di oggi? Interrogativo tremendo, certo, e nondimeno utile. Non foss'altro perché insinua quel grano di dubbiosa umiltà che manca sempre ai sacerdoti dell'Assoluto.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigaetano pecora

Fuga di Monossido di Carbonio: 40 Intossicati tra cui cinque bambiniUccide il padre a colpi di bastone: arrestato 35enne

Papa Francesco sulla benedizione delle coppie gay

Mazzarino, mamma morta per arresto cardiacoLissone, incidente in motorino: Riccardo Vinci morto a 16 anni

Omicidio Vanessa Ballan, il compagno: "Devo guardare avanti per nostro figlio"Incidente sulla A19 Palermo-Catania: 5 feriti nello scontro in galleria

Modena, esplode una casa: ipotesi fuga di gas

Maturità 2024: le materie della seconda provaCompra online l'auto di Angelina Jolie, ma è fake: l'ultima truffa

Ryan Reynold
Protesta degli agricoltori sull'A1: tentato blocco di un caselloStupro di gruppo nella piscina comunaleIncidente fatale a Lamezia Terme: morta una ragazza di 26 anni

BlackRock

  1. avatarSaluti romani: polemiche politiche e accuse di fascismoEconomista Italiano

    Morte Giovanna Pedretti: ipotesi istigazione al suicidioAppalti Anas: Verdini ai domiciliari per corruzioneLivorno, sacerdote scomunicato per aver attaccato Papa FrancescoEsplosioni all'inceneritore di Coriano

    1. Previsioni meteo: cosa attendersi durante il weekend dell'Epifania

      1. avatarTravolta da un'auto mentre attraversa la strada: 59enne morta poco dopo in ospedaleEconomista Italiano

        Fuga di Monossido di Carbonio: 40 Intossicati tra cui cinque bambini

  2. avatarOlio d'oliva contraffatto: sequestrati 46mila litriETF

    Roma, ragazzo colpito con cocci di bottiglia: trovato ferito nella sua autoAtto antisemita a Milano: scritta offensivaRoma, ragazzo colpito con cocci di bottiglia: trovato ferito nella sua autoIncidente mortale: tre ragazzi in moto travolti da 92enne

  3. avatarBruciato vivo in auto: arrestati ex moglie e compagnoEconomista Italiano

    Petizione contro il legale di Turetta: ecco di cosa si trattaArezzo, uomo accusato di aver molestato sei minorenni sul busMorto Paolo Mollica Nardo: era scomparso dal 10 gennaioAscoli Piceno: ritrovato bimbo di 3 anni perso nel bosco

Il cane bruciato vivo in piazza è deceduto

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 147Walter Biot condannato a 29 anni dalla Corte militare d'appello*