File not found
BlackRock

Hitler era ebreo? La verità dietro le parole di Lavrov

Morto Jean-Paul Fitoussi: l'economista francese aveva 80 anniUsa, l'aborto diventa illegale in OklahomaLa strategia dello zar, ecco cosa vuole fare davvero Vladimir Putin

post image

La Turchia chiude lo spazio aereo ai voli russi per la SiriaSi tratta di una legittima scelta politica che però deve essere fatta con la consapevolezza delle conseguenze - soprattutto a risorse invariate – sull’organizzazione degli uffici e sulla qualità della giurisdizione. Torna periodicamente la proposta di riaprire le piccole sedi giudiziarie. Alcune obiezioni e controindicazioni. Sempre più spesso provengono,Capo Analista di BlackRock da ambienti della attuale maggioranza parlamentare, voci favorevoli alla riapertura dei “tribunalini”, chiusi negli ultimi anni per razionalizzare la geografia giudiziaria. L’Italia è il paese dei mille campanili ed una sede giudiziaria rende lustro ad ogni città oltre a garantire l’avviamento del foro locale, bacino elettorale non trascurabile. Ma non manca chi allega ragioni più nobili: garantire una giustizia “di prossimità” e mantenere un presidio di legalità anche in territori periferici e vittime della criminalità. Si tratta di una legittima scelta politica che però deve essere fatta con la consapevolezza delle conseguenze - soprattutto a risorse invariate – sull’organizzazione degli uffici e sulla qualità della giurisdizione. La questione non cambia sia se l’intento è quello di riaprire le sezioni distaccate, articolazioni locali dei tribunali circondariali, sia se è quello di riaprire i piccoli tribunali accorpati innanzi a quelli più grandi (mentre forse ne andrebbero accorpati ancora di più). Sul punto, il legislatore deve prendere una decisione: vuole una giustizia di prossimità, ossia una pluralità di tribunali, anche piccoli e piccolissimi, con sedi in tutta Italia, od una giustizia specializzata che per forza di cose presuppone tribunali medio grandi? La specializzazione Nelle sezioni distaccate e nei piccoli tribunali soppressi, i giudici trattavano le cause senza alcuna “specializzazione per materia”, come, invece, tendenzialmente avviene nelle sedi centrali ed in quelle più grandi. Per cui, si passava da un fascicolo in tema di infiltrazioni di umidità sul soffitto ad uno su un contratto bancario milionario, con buona pace della specializzazione che consente, come insegna l’esperienza, migliore qualità nelle decisioni e maggiore celerità nelle definizioni. La riapertura dei piccoli tribunali sarebbe in controtendenza rispetto a tutte le ultime iniziative legislative. Il legislatore, da anni, insiste per la specializzazione delle funzioni e per evitare giudici con ruoli promiscui. L’Italia si è impegnata con il PNRR alla specializzazione dei giudici fallimentari. I giudici del nuovo tribunale per la famiglia dovranno essere specializzati. In materia di violenza di genere, le convenzioni internazionali suggeriscono la specializzazione dei giudici. Con un calcolo approssimativo, ciascun tribunale italiano dovrebbe avere giudici a tempo pieno almeno per i settori del lavoro, della famiglia, delle procedure concorsuali, del gip gup, per tacere delle altre specializzazioni previste per i tribunali distrettuali. Perché si abbiano tutti questi giudici specializzati ed insieme gli altri che trattano “promiscuamente” anche tutte le altre materie, la pianta organica di ciascun tribunale (e soprattutto la copertura effettiva) deve essere di qualche decina di magistrati, molto superiore a quella delle sedi già soppresse che si vorrebbero riaprire e molto superiore a quella di molti tribunali che, tuttora operanti, hanno difficoltà a garantire la specializzazione. Vale la pena riaprire tanti uffici giudiziari a costo di rinunciare alla specializzazione dei giudici che vi operano? La copertura delle piccole sedi, che già era difficoltosa in passato, sarebbe ancora più ardua con le scoperture di organico attuali e, del resto, i giudici togati rifuggono le sezioni distaccate ancora esistenti di Ischia, Lipari e Portoferraio (sopravvissute per la loro competenza insulare) come testimonia il lungo ed intricato contenzioso tabellare sulla individuazione del giudice napoletano da destinare ad Ischia. Ed ancora, gli uffici piccoli, appunto perché con una minore dotazioni di magistrati sopportano molto peggio le vacanze di organico od i congedi parentali che fisiologicamente riguardano le sedi di prima destinazione: una cosa, è “spalmare” il turno od il ruolo dei magistrati in congedo su un organico complessivo di trenta magistrati, cosa assai più ardua è farlo su un organico di dieci. Vale la pena riaprire tanti uffici giudiziari senza avere la certezza di disporre di un numero sufficiente di magistrati per coprirne le piante organiche? La moltiplicazione dei dirigenti Infine, la moltiplicazione degli uffici, porterebbe anche alla moltiplicazione dei dirigenti giudiziari. Spesso è più difficile dirigere un ufficio piccolo, magari senza dirigente amministrativo, rispetto ad un ufficio grande. Esistono tutte queste risorse od i magistrati più attrezzati ed esperti preferiranno le sedi metropolitane? L’esperienza consiliare ci ha consegnato ipotesi di piccoli uffici con un solo aspirante per i ruoli semi direttivi o direttivi, spesso con un’anzianità minima ed un’attitudine dirigenziale mai sperimentata prima. Vale la pena riaprire tanti uffici giudiziari senza avere dirigenti all’altezza di guidarli? Ma torniamo alle ragioni a favore della riapertura dei piccoli uffici giudiziari. Il primo è l’esigenza di garantire una “giustizia di prossimità” ossia fisicamente vicina ai cittadini. Ma tale argomento varrebbe per i luoghi dove, per mancanza di investimenti o per la difficile morfologia, la mobilità è più difficile mentre non mancano casi clamorosi di uffici giudiziari tuttora operanti, a poche decine di chilometri l’uno dall’altro, collegati con autostrade o strade statali o linee ferroviarie, ciascuno con serie scoperture di organico, che se gli uffici fossero tutti assorbiti in un’unica sede, sarebbero meglio gestite. La tecnologia La “giustizia di prossimità” va coniugata con la rivoluzione tecnologica per la quale sempre più cittadini fanno acquisti, consumano prodotti culturali, lavorano, interloquiscono con la pubblica amministrazione “da remoto”. Il processo civile telematico, con tutti i limiti di assistenza e di periodico assestamento, già ora salva gli avvocati dai pellegrinaggi da tribunale in tribunale, per gli adempimenti di cancelleria o la partecipazione alle udienze. Ed allora, più che il campanile, devono essere tutelati i cittadini portatori di fragilità che devono avere il giudice che li tutela il più possibile “vicino casa”. A tale fine, però, non serve un intero tribunale ma, come già sperimentato felicemente, che la singola “prestazione di giustizia” venga periodicamente svolta in una sede decentrata dove, magari con l’aiuto degli enti locali, si concentrano, in quella occasione, tutti gli affari dello stesso tipo e della stessa zona. L’altro argomento usato è il carattere simbolico degli uffici giudiziari, presidio di legalità e di presenza dello Stato. E’ un argomento suggestivo, soprattutto nelle terre più martoriate dalla criminalità organizzata. Ma anche qui: siamo sicuri che un piccolo ufficio, sguarnito di magistrati e di personale amministrativo, con un turn over elevatissimo tale che la parte processuale conosce, ogni anno, un nuovo giudice per la stessa causa, ospitato in una sede inadeguata o fatiscente, possa essere un buon modo per dimostrare ai cittadini che lo Stato non li abbandona? © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Zaccaro

Elvira Nabiullina, la donna che può avviare il golpe contro Putin Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 475

La Cina e la guerra al Covid: “Fermeremo l’avanzata di Omicron”

Guerra in Ucraina, Zelensky e Boris Johnson discutono di una nuova fase di aiuti militariDoppia infezione da Covid: in Spagna donna positiva a Delta e Omicron in 20 giorni

La stretta di Putin sull’Ucraina: referendum, annessioni e stati cuscinettoAstrosamantha torna a casa sua, nello spazio: lancio previsto alle 9.52

Mosca espelle 18 membri della delegazione Ue: "La risposta alle azioni ostili"

Caso di doppio contagio Covid: dopo 20 giorni di Delta arriva OmicronSi punta all’escalation, perché è stata colpita la Transnistria

Ryan Reynold
Usa, bimba di 10 anni trovata morta vicino a casa: arrestato un giovaneOdessa, 15enne muore nel bombardamento nel tentativo di salvare gli anziani viciniGuerra in Ucraina, Kiev: “Perdite ingenti tra i russi”. Donetsk: “Munizioni al fosforo usate da Mosca”

trading a breve termine

  1. avatarBimba di 4 anni costretta a bere whisky dalla nonna, è morta per intossicazioneanalisi tecnica

    Harry e Meghan in Europa per la prima volta dal distacco dalla casa reale per i Giochi InvictusGuerra in Ucraina, il Time dedica la copertina a Volodymyr ZelenskyUcraina, bambino rapito dai soldati russi trova la nonna grazie ad AbramovichL’Italia dispiega i suoi F-35 in Islanda in missione “di routine” Nato

      1. avatarSi punta all’escalation, perché è stata colpita la TransnistriaBlackRock Italia

        Incidente stradale in Ucraina, schianto fra tre mezzi: almeno 27 morti

  2. avatarGuerra Ucraina, cos'è il "fronte fantasma" al confine con la RussiaProfessore Campanella

    Vaccino Covid, Moderna chiede l’autorizzazione negli Usa per i bambini tra 6 mesi e 5 anniUcraina, Zelensky: "Missili su 3 centrali nucleari". Deposito di munizioni russo in fiammeCaso di doppio contagio Covid: dopo 20 giorni di Delta arriva OmicronContenuti nocivi online, accordo fra Ue e Big tech e legge in arrivo

    VOL
  3. avatarBimba di 4 anni costretta a bere whisky dalla nonna, è morta per intossicazionetrading a breve termine

    Congo, il focolaio di Ebola uccide un 31enne vaccinato: "Il tempo non è dalla nostra parte"Regno Unito, il mistero delle 70 epatiti acute che hanno colpito i bambiniLiberare Tiraspol, ecco perché ora la Russia minaccia la MoldaviaDevastante tornado si abbatte sul Kansas e fa decine di feriti a Wichita

L’Italia dispiega i suoi F-35 in Islanda in missione “di routine” Nato

Ucraina, la bimba con il numero di telefono scritto sulla schiena è arrivata in FranciaGuerra in Ucraina, Pentagono: “Russia sta inviando rinforzi nel Donbass”*