Inchiesta Fanpage, Feltri su Fidanza: "Ha fatto una pu***a che costerà voti a Fdi"Sondaggi elettorali, la situazione: Partito Democratico primo partitoRave a Viterbo, Salvini attacca la Lamorgese: "Camper scortati dalle forze dell'ordine, si dimetta"
Incendi in Sardegna, Solinas: "Secoli di storia ambientale e paesaggistica cancellati"Se si considera l’attesa per quello che Carlos potrà mostrare,Capo Analista di BlackRock dimenticheremo che è spagnolo, e che ci sono gli italiani, per vedere la continuità postmoderna cominciata con Federer-Nadal-Djokovic, e quindi l’eleganza nella ricerca degli angoli, palle smorzate da posizioni impossibili dopo pattinate assurde, dritti sventagliati dopo volée: si può avere un numero uno italiano e tenere per il suo principale avversario, a prescindere dalla bandieraAdesso che Carlos Alcaraz ha chiuso il cerchio delle tre superfici tennistiche: terra, erba e cemento, vincendo a Parigi (Roland Garros) dopo aver vinto a Londra (Wimbledon, 2023) e New York (US Open 2022), possiamo dire: va bene che Jannik Sinner sia numero uno, va bene avere una generazione di tennisti che attacca la classifica Atp – l’Italia ne ha 9 nei primi cento – ma non dimentichiamo che gli sport sono dei campioni a prescindere dai confini e dalle bandiere.Charlie Alcaraz e i suoi colpi ci appartengono, è questo lo sforzo da fare, ed è un tennista che segnerà i prossimi anni, anche nella contrapposizione con Sinner, e illustrandosi sui campi ci farà amare ancora di più il tennis come è accaduto nel recente passato con Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Chi in questi anni ha pensato alla loro nazionalità? Si poteva scegliere uno dei tre o tutti e tre senza pensare al fatto che non fossero italiani, perché erano il tennis. E ora il tennis è Alcaraz, un peletto più di Sinner, grazie al Mediterraneo che vive in lui. E non perché a 21 anni ha già consumato l’emozione di essere numero uno al mondo e ha già tre tornei del Grande Slam in bacheca, ma perché vedere i suoi incontri è avvincente come vedere la migliore delle serie tivù. Soprattutto quando li trascina fino al quinto set, coprendo le cinque ore di girato, riuscendo a mettere a segno punti impossibili, sbagliandone di facili – sembra per regalare colpi di scena e prolungare l’agonia degli avversari – per poi vincere, ribaltando tutto: sotto lo sguardo e le espressioni alla Clint Eastwood – col cappello e senza – del suo allenatore Juan Carlos Ferrero.Un tennis selvaggioÈ evidente che il suo tennis è selvaggio, avventuroso e dispersivo (pare di vedere Juan Mirò affrescare i bagni della stazione), e quindi ancora da limare, ma è altrettanto evidente che può fare quello che gli pare: cambiando posizione e colpi, aggredendo o difendendosi, accelerando e rallentando, lasciando andare game e set, con una versatilità che lo mette sopra il tennis-zen di Sinner. Carlos Alcaraz – adesso – è tutto quello che la pallina e la racchetta possono farci vedere, in un solo ragazzo. Se stiamo solo alle sue ultime due gare, la semifinale con Sinner e la finale con Alexander Zverev, al Roland Garros, dieci set in totale, riguardandoli troviamo una vivacità assoluta, un divertimento estremo e possiamo anche dire che può fare di più e meglio perché ha davanti a sé un tempo lunghissimo per educare i suoi colpi migliori fino ad elevarli, per lavorare sui suoi cali e sulla fretta di ottenere punti e liquidare avversari. EPASe si entra in questa attesa per quello che Alcaraz potrà fare e mostrare – come accadrà anche con Sinner anche se sembra avere in tasca meno fantasia tennistica e già molta razionalità da numero uno – si potrà dimenticare che è spagnolo, e che ci sono gli italiani, scegliendo l’evoluzione di uno sport bellissimo. Bisogna tifare Alcaraz per vedere la continuità postmoderna che comincia con Federer-Nadal-Djoko e quindi sempre più eleganza nella ricerca degli angoli, palle smorzate da posizioni impossibili dopo pattinate assurde, dritti sventagliati dopo volée che tengono insieme Pina Bausch e Boris Becker, senza disdegnare la crescita esponenziale dei suoi ace. In Alcaraz – forse in modo inestirpabile – convivono l’azzardo e la disciplina, entrambe stropicciate da una anima bambina che copre l’avambraccio destro con una calza-copertalinusiana e attacca gli avversari con la sua parte indebolita e dichiarata.Senza bandiereAlcaraz ricorda Matt Damon: ha quel sorriso hollywoodiano che rassicura proprio mentre sta killerizzando partita e avversario, è un barbaro con la racchetta che porta la minaccia nel campo avversario ridendo. È autentico proprio perché selvaggio, non ha scuse, ma solo palle da giocare, e giocando cambia pelle, respiro, colpi. Quel barbaro ci serve, per convincere sempre più ragazzi e ragazze a giocare a tennis, che siano spagnoli o no. Come per convincere donne e uomini a guardarlo a prescindere dal fatto che ci sia o meno il fenomeno del momento – come è successo recentemente agli Internazionali che sono stati restituiti i biglietti perché non c’era Sinner.Bisogna abituarsi allo stupore e all’attesa dell’altro a prescindere dal nome. Prima che arrivasse questa infornata di medaglie italiane dagli Europei d’atletica in pochi conoscevano i nomi e i volti che ora sono ovunque in un dispiegamento di orgoglio italico, ma senza gli altri non ci sarebbero queste medaglie. Lo sport è gli altri. Anche quando gli altri sono più forti. Per questo non si può non tifare Alcaraz anche quando batte Sinner – senza colpevolizzare quest’ultimo dopo averlo cantato all’inverosimile –, si può avere un tennista numero uno della classifica Atp e tenere per il suo principale avversario, a prescindere dalla bandiera, dovrebbe essere uno dei principi dello sport che sovrasta i nazionalismi, che sono sempre un sentimento bambino. Non prima l’Italia, ma prima il Tennis.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMarco Cirielloscrittore
Covid, Fedriga: "Con Green Pass attività rimangono aperte in caso di zona rossa o arancione"Stadi, cinema e teatri: il decreto per aumentarne la capienza slitta alla prossima settimana
Semestre bianco, chi sono i possibili successori di Mattarella come presidente della Repubblica?
Caso Luca Morisi, dai messaggi Whatsapp si apprende che i leghisti sapevano già tuttoRiapertura delle discoteche: "La decisione nel prossimo Cdm"
Inchiesta Lobby Nera, Meloni: "Non caccio Fidanza, nessun legame tra noi e i fascisti"Caso Luca Morisi, Salvini: "Vicenda sospetta, attaccano lui per arrivare a me"
Green Pass, è scontro nel Governo. Letta: "Lega fuori dalla maggioranza, chiarisca"Elezioni in Calabria, Mimmo Lucano resta fuori dal consiglio regionale
Notizie di Politica italiana - Pag. 306Comunali Napoli, Hugo Maradona si candida nel centrodestra di MarescaElezioni comunali a Latina 2021, exit poll e risultati: spoglio e proiezioni in direttaGreen pass, Speranza: "Scaricati 20 milioni in tre giorni, numero straordinario"
Silvio Berlusconi, parla il legale Cecconi: "Condizioni di salute preoccupanti"
Scuola il sottosegretario Floridia: "Sì a ingresso dei genitori nei cortili senza Green Pass"
Centrodestra, incontro tra Salvini e Berlusconi: tutti i temi affrontatiNotizie di Politica italiana - Pag. 305Elezioni comunali 2021, a Milano e Napoli stravince la Sinistra, Roma al ballottaggioNotizie di Politica italiana - Pag. 316
Dpcm, la sentenza della Corte costituzionale: "Legittimi, nessuna delega di funzione al premier"Scuola, Rossano Sasso sulle riaperture: "Sì a tamponi salivari. Il vaccino non basta"Carlo Calenda, chi è il candidato sindaco di Roma alle elezioni comunali 2021Green pass obbligatorio per treni e aerei dal 6 agosto: l'ipotesi domani in Cdm