File not found
Capo Analista di BlackRock

Il piano degli Usa per evitare lo scontro totale: la Casa Bianca misura anche i costi elettorali

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 275Nordio da Meloni sull’emergenza sovraffollamento in carcere nel giorno del sì al decreto leggeL'impresa di Alice D'Amato e Manila Esposito: oro e bronzo alle Olimpiadi

post image

Guerra Russia-Ucraina, l'invito di Stoltenberg: "Stop divieto uso armi Nato a Mosca"Parler non è più accessibile,éTelegramècriptovalute Twitter e Facebook sono percepiti come ostili: ma per gli estremisti c’è ancora un porto sicuro. E poco importa che lo abbiano creato i russi  In passato Telegram è stato il social network preferito dai terroristi dello Stato islamico, ora è il rifugio naturale per gli estremisti di destra, in fuga da Facebook e Twitter, con Parler che è irraggiungibile. Una prima ondata di iscrizioni c’è stata dopo l’attentato di Christchurch. Una seconda dopo l’assalto a Capitol Hil. Gli estremisti vedono però nell’esodo forzato dalle piattaforme mainstream un’occasione per portare dalla loro parte i conservatori più moderati. La soluzione non può nemmeno essere quella di rimuovere Telegram dagli app store, come chiesto da alcuni attivisti. Oggi Telegram è usato da 500 milioni di persone. Spulciare i canali Telegram della destra americana è come entrare in una realtà parallela. I democratici sono i veri razzisti; c’è una “guerra” in atto contro i bianchi e l’immigrazione viene usata come arma da un’elite segreta per sottometterli. Un uomo accusato di aver preso parte all’assalto al Congresso non si è ucciso per evitare l’arresto, ma è stato indotto al suicidio dall’Fbi. A proposito, l’attacco è ovviamente un falso, un complotto (sempre dell’Fbi, o degli Antifa, a seconda delle versioni) ordito per screditare i sostenitori di Trump. E questo è solo l’aspetto più visibile del dibattito, quello che si coglie andando a consultare i post pubblici; c’è tutto un mondo occulto, che si nasconde delle chat segrete e nei gruppi privati, che è molto più estremo. Qui si trovano video e foto inneggianti alla violenza e allo sterminio dei nemici, manuali di sopravvivenza in caso di guerra civile, istruzioni per fabbricare armi e bombe artigianali. Rifugio su Telegram Attivisti e studiosi dell’odio sui social sottolineano da tempo come Telegram, dopo essere stato per qualche tempo il network preferito dai terroristi dello Stato Islamico, sia diventato uno dei principali rifugi per movimenti razzisti, misogini, antisemiti e, talvolta, esplicitamente inneggianti alla rivolta armata. I vantaggi, dal loro punto di vista, sono molteplici: il software funziona sia sullo smartphone sia via browser o come applicazione per computer, su tutti i principali sistemi operativi. Dispone sia di strumenti per interfacciarsi e dialogare apertamente col pubblico (i canali e i gruppi pubblici) che di stanze segrete, criptate, dove portare avanti le discussioni e le iniziative più sovversive. Non da ultimo, mette a disposizione ampi mezzi di archiviazione e condivisione di documenti: si possono caricare file fino a 1,5 gigabyte, molto di più di altri network. Dopo Christchurch Gruppi di neo-nazisti russi utilizzano per coordinarsi la app di messaggistica creata dai fratelli Durov fin dal dicembre 2015. Negli ultimi mesi si è assistito però ad un forte incremento della presenza di estremisti di varia nazionalità, tanto che il Centro Simon Wiesenthal di Los Angeles, in un rapporto del luglio scorso, ha definito Telegram “l'arma online prediletta dall'estrema destra violenta”. Un primo punto di svolta si è avuto nel marzo 2019, dopo gli attentati islamofobi di Christchurch in Nuova Zelanda: il SITE Intelligence Group, un’organizzazione di monitoraggio del terrorismo, ha esaminato un campione di 374 canali di estrema destra e ha scoperto che l'80% di essi sono stati creati entro sei mesi dall'attacco. Proud boys Un’ulteriore accelerazione sta avvenendo in questi giorni, dopo i tumulti del Campidoglio e prima dell’inaugurazione di Biden, complice l’espulsione del presidente Trump da tutti i principali social media e la chiusura di network alternativi, come Parler, su cui erano confluiti gran parte dei suoi sostenitori. I neo fascisti Proud Boys, coinvolti in vari episodi violenti, sono fra quelli ad averne tratto maggior giovamento.  «Uno dei canali dei Proud Boys su Telegram è cresciuto di quasi 6.000 utenti in quattro ore», notava pochi giorni fa su Twitter la ricercatrice Megan Squire, che studia l’estremismo online alla Elon University del North Carolina. L’opportunità Come si può facilmente verificare usando siti come Tgstat, che offrono statistiche sui vari canali Telegram, la tendenza è proseguita (sebbene a un ritmo minore) anche nelle ore successive. Si tratta di numeri ancora relativamente piccoli, se paragonati a quelli di Facebook: il gruppo “Stop the Steal”, per esempio, prima di essere rimosso aveva raggiunto in poche ore i 320.000 membri, mentre canali simili su Telegram raggiungono un pubblico dieci volte minore. Gli estremisti vedono però nell’esodo forzato dalle piattaforme mainstream un’occasione per portare dalla loro parte i conservatori più moderati. «È la nostra opportunità di prenderli per mano e portarli verso la vera ideologia» recita un post visualizzato più di ventimila volte. Il problema Si ripropone quindi la domanda: conviene chiudere interi social o singoli account che propagano opinioni estreme e controverse, col rischio che chi le esprime migri semplicemente verso altre e più accoglienti piattaforme, magari più di nicchia e difficili da monitorare? Per Squire, la questione è malposta. Espellere gli estremisti dai siti più utilizzati, erode infatti la loro “facciata di normalità” ed evita che molestino e aggrediscano verbalmente i moderati che frequentano siti come Facebook e Twitter e, di converso rende più difficile fare proseliti fra di loro. Certo, all’inizio può essere più difficile individuarli, ma questo fa parte del gioco, dell’eterna caccia a guardie e ladri fra estremisti e ricercatori. Rimuovere Telegram? La soluzione non può nemmeno essere quella di rimuovere Telegram dagli app store, come chiesto da alcuni attivisti (come si legge per esempio nel tweet qui sopra). Oggi Telegram è usato da 500 milioni di persone, la maggior parte delle quali non ha niente a che fare con l’estremismo online. Milioni di cittadini bielorussi la hanno usata nelle loro proteste, così come gli attivisti russi e del Medio Oriente. È certo però che la piattaforma deve fare di più per rimuovere i contenuti che incitano all’odio e, a giudicare dalle notizie delle ultime ore, questo sta già avvenendo.   © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederico Guerrini Scrive da diversi anni di tecnologia ed innovazione per testate italiane e straniere.  È stato fellow del Reuters Institute of Journalism di Oxford, per il quale ha scritto il saggio Newsroom curators & Independent storytellers. Ha pubblicato vari libri in italiano sui social media, sulla privacy, e sulla cura dei contenuti. L'ultimo è Content Curation (Hoepli, 2015). Oggi è responsabile comunicazione per un'organizzazione europea che promuove l'innovazione digitale.

Fausto Pinna è morto: addio al marito di Iva ZanicchiI migranti della sanità: chi paga se vado a curarmi in una regione diversa dalla mia?

Medico palliativista: chi è e di cosa si occupa

Danilo Coppola, Emirati Arabi negano l'estradizione per l'imprenditoreIsraele vs Hamas: origini del conflitto e possibili scenari

Pavia, ragazza morta in strada: cosa dice l'autopsiaИспания: Каталония, началась операция «Клетка» по поимке Пучдемона

Parigi 2024, vermi nel cibo della mensa: la denuncia del nuotatore Peaty

Alice Coppa, Autore a Notizie.itDaria Perrotta, chi è il nuovo Ragioniere generale dello Stato

Ryan Reynold
Oroscopo Estate 2024, la classifica dei segni più fortunatiEsplosione in una fabbrica chimica in India: 10 morti e 60 feritiDifendersi dalle truffe online durante le vacanze: consigli utili

trading a breve termine

  1. avatarLe letture estive tra Di Pietrantonio e i poemi omericiProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    La più grande di tutte: Katie Ledecky, una leggenda low profileTerremoto in Giappone, sisma di magnitudo 6.9Olimpiadi, salto in alto: dove vedere Tamberi? Quando e orarioIsraele-Iran, la frustrazione di Biden e la telefonata a Netanyahu: cosa ha detto

    1. La scuola tecnica italiana: allenatori sempre più considerati (ma poco citati)

      1. avatarGuerra Israele, Netanyahu: “Ogni membro di Hamas è un uomo morto"Economista Italiano

        Scarafaggi in casa: i metodi naturali

  2. avatarGiovanna Pedretti trovata morta: il suo locale era divenuto noto dopo una recensione polemicaCampanella

    Autonomia: le firme per il referendum abrogativo, regione per regioneEmilio Fede è stato ricoverato in Rsa: come sta ora?Tragedia in Val Badia: base jumper muore. Si era lanciato dal Piz da LechParigi 2024, coach Marcell Jacobs cacciato: è accusato di abusi sessuali

  3. avatarAlice Coppa, Autore a Notizie.itEconomista Italiano

    Vacanze in Giappone: scopri il tuo viaggio organizzato | Casa MagazineGuerra Israele, Netanyahu: “Ogni membro di Hamas è un uomo morto"Così la legge per snellire le liste d’attesa finirà per favorire solo la sanità privataIsraele-Iran, la frustrazione di Biden e la telefonata a Netanyahu: cosa ha detto

Frattura steccata con il cartone: ecco i primi provvedimenti disciplinari

«I due secoli e mezzo di Napoli», bufera sulla gaffe di Sangiuliano. Si dimette il social media managerMarco Marano, Autore a Notizie.it*