Le diagnosticano il cancro al seno: 48enne si suicidaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 641Ballerina 22enne trovata morta, nella casa anche il cadavere di un uomo: si indaga per omicidio
Referendum in Svizzera sui matrimoni gay: si va verso il siLe indagini sui responsabili politici per quello che è accaduto al porto quattro anni fa,Campanella sono state ostacolate. Sono morte 218 persone. Mariana ha perso la sorella Gaia. Oggi dice: «Non vogliamo il conflitto con Israele» Nel pomeriggio del 4 agosto del 2020 Gaia Fadoulian si stava preparando per andare a fare shopping con sua sorella Mariana nel centro di Beirut. Stava per entrare in doccia, quando ha sentito una piccola esplosione. Dalla finestra ha cercato di capire da dove provenisse quella colonna di fumo che partiva dal porto della capitale libanese, distante pochi minuti a piedi da casa sua. Il fumo usciva dall’hangar numero 12, erano già intervenuti i vigili del fuoco.Qualche minuto più tardi, intorno alle 18:08, ha sentito una seconda esplosione, molto più potente della prima, tanto da provocare un terremoto di magnitudo 3.3 ed essere avvertita fino a Cipro. L’onda d’urto, devastante, ha colpito Gaia Fadoulian e la sua casa. In una manciata di secondi mezza città è stata distrutta e tra la gente è esploso il panico.Tutti si chiedevano cosa fosse successo. Una bomba? Un missile? Un attentato? Nessuno arrivava a pensare che quella immensa nube arancione nel cielo fosse stata causata dall’esplosione di 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, una sostanza chimica utilizzata come fertilizzante in agricoltura, ma anche per la costruzione di ordigni esplosivi.La prima preoccupazione di Mariana è stata quella di contattare la madre, che si trovava a casa insieme alla sorella. Non poteva immaginare che fosse Gaia quella che aveva bisogno di un ricovero urgente.Per una fatalità si trovava dalla parte sbagliata dell’appartamento. Lì è stata colpita dalla potente onda d’urto, che le ha provocato gravi emorragie interne, rese evidenti dalle chiazze blu sotto pelle spuntate all’altezza degli occhi e del collo. Una volta in ospedale, il suo quadro clinico è degenerato in poco tempo. A 29 anni Gaia, che aveva studiato diversi anni tra Ginevra e Milano prima di tornare in Libano, è diventata una delle 218 vittime dell’esplosione del porto di Beirut. Oltre settemila i feriti. MondoStop ai voli per Tel Aviv, adesso Israele teme di rimanere a terraDavide LernerCittà distruttaSecondo la Banca Mondiale, i danni materiali causati dall’esplosione ammontano a 3,8 più probabilmente 4,6 miliardi di dollari. Oltre 300mila persone sono rimaste sfollate, 77mila appartamenti sono stati danneggiati. Sono state distrutte 15mila tonnellate di grano stipate nel porto.Lo scoppio del nitrato di ammonio ha impattato anche sull’economia di circa il 56 per cento delle aziende private di Beirut. Tre ospedali sono stati distrutti, due sono stati danneggiati. Decine di hotel sono andati in frantumi. I danni hanno messo in ginocchio non solo la capitale – già sofferente in quei mesi per la pandemia da Covid-19 – ma l’intero paese. Uno scenario tragico che anticipato dalle proteste del 2019, scoppiate nel paese contro il rincaro di alcuni beni introdotto dal governo, e dalla crisi economica internazionale. Le manifestazioni hanno portato a 70 arresti e alle dimissioni del primo ministro Saad Hariri.Il caricoNei giorni successivi all’esplosione c’è stata una grande attenzione mediatica anche a livello internazionale per capire cosa fosse successo. In poche ore si è scoperto che quel carico di nitrato di ammonio era arrivato nel porto di Beirut nel novembre del 2013.Era stato trasportato dalla nave Rhosus partita dalla Georgia e la sua destinazione finale doveva essere il Mozambico. Durante il tragitto all’equipaggio è stato chiesto di deviare verso il Libano per fare una sosta non programmata e imbarcare un carico extra. Ma da lì la nave non si è più spostata. Bloccata per via di una disputa legale su tasse portuali non pagate, su questioni tecniche inerenti la nave e altri cavilli burocratici che le hanno impedito di abbandonare il porto.Un anno più tardi, il 23 e 24 ottobre del 2014, il nitrato è stato scaricato all’interno dell’hangar numero 12. Come mai dopo sette anni migliaia di tonnellate di quella sostanza chimica si trovavano ancora lì? E come mai non era stato immagazzinato in sicurezza dalle autorità doganali vista la sua pericolosità? Diverse inchieste giornalistiche hanno portato fino in Siria. Dietro la compravendita del nitrato c’è la Savaro Limited, società a cui sono collegati tre uomini d’affari siriani: George Haswani e i fratelli Imad e Mudalal Khuri.Tutti e tre possiedono anche la cittadinanza russa e sono già stati sanzionati in precedenza dagli Stati Uniti per aver presumibilmente fornito i loro servizi al governo del presidente siriano Bashar al-Assad.La quantità di nitrato di ammonio esplosa nel porto di Beirut sarebbe un quinto di quello scaricato nel 2014, gran parte della sostanza sarebbe arrivata in Siria per creare esplosivi impiegati negli anni più brutali e violenti della guerra civile. Si ipotizza anche un ruolo in prima persona di Hezbollah. Nulla esce o entra nel paese sotto forma di contrabbando senza il suo controllo. DomaniDa Doha la Turchia detta la linea: Hezbollah si prepara all’attaccoYoussef Hassan HolgadoLe indaginiDal 23 dicembre 2021, l’indagine nazionale su cosa è accaduto nel porto di Beirut il 4 agosto del 2020 è stata sospesa più volte a causa di una serie di ricorsi legali presentati da politici di primo piano sospettati, tra le altre cose, di negligenza nella gestione del carico.Funzionari, agenti della dogana, esponenti locali e anche ministri sono finiti sotto la lente del procuratore a capo del caso, Tarek Bitar. Contro quest’ultimo, invece, sono state presentate oltre 25 richieste di licenziamento.«In quattro anni non abbiamo ancora raggiunto alcun risultato, ma continueremo a insistere. Non cerchiamo giustizia per i nostri familiari, loro non torneranno in vita. Lo facciamo per i libanesi e per il nostro paese. Vogliamo che tutti i responsabili paghino per quello che è successo», dice Mariana Fadoulian.Insieme ad altri familiari delle vittime ha dato vita a un’associazione e si è affidata a un pool di avvocati agguerrito che segue da vicino l’inchiesta nonostante le difficoltà.«Non molliamo, continuiamo a parlare di ciò che è successo, organizziamo manifestazioni e sit-in. Diffondiamo notizie su come i politici stanno ostacolando le indagini. Ci sono responsabilità chiare, avevamo del nitrato di ammonio stipato nel bel mezzo del paese», aggiunge Mariana.A inizio 2023 Bitar ha provato a far riaprire le indagini senza successo. Il procuratore generale del Libano, Ghassan Oueidat, che lo stesso Bitar aveva incriminato per il caso, ha intentato una causa contro di lui facendo sospendere l’inchiesta e ha ordinato il rilascio di 17 sospettati.La paura del conflittoOggi le paure sono diverse. Mariana si trovava nel quartiere di Ashrafieh a Beirut lo scorso 30 luglio quando, non molto distante da lei, un drone israeliano ha colpito il secondo piano di un edificio uccidendo una guardia rivoluzionaria iraniana e Fuad Shukr, consigliere militare di primo piano di Hezbollah. Nell’operazione militare sono morti anche due bambini. Una risposta al missile, partito dal Libano tre giorni prima, che ha colpito la città di Majdal Shams, nel Golan, uccidendo 12 minori. Dopo dieci mesi di tensioni tra Israele e Hezbollah, con entrambe le parti che si lanciano missili a ridosso del confine, c’è il rischio che si arrivi a un’escalation senza precedenti.L’assassinio a Teheran del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh ha cambiato le carte in tavola e ha allontanato i negoziati. E questo preoccupa anche Mariana: «Fin da quando ero bambina le nostre estati sono problematiche. Dall’assenza di elettricità a qualcosa di più grosso. Non è giusto vivere così sotto stress, sapendo che un giorno rischiamo di morire a causa di questo conflitto. Non sappiamo cosa sta accadendo e non abbiamo neanche risposte, ma posso assicurare che non vogliamo la guerra. Vogliamo finalmente la pace».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediYoussef Hassan HolgadoGiornalista di Domani. È laureato in International Studies all’Università di Roma Tre e ha frequentato la Scuola di giornalismo della Fondazione Lelio Basso. Fa parte del Centro di giornalismo permanente e si occupa di Medio Oriente e questioni sociali.
USA, sparatoria in un Kroger di Collierville: 2 morti e 13 feritiChi sono i terroristi dell’Isis-K che hanno colpito negli attentati di Kabul
Cuscini per bambini Boppy Co. richiamati per rischio soffocamento: collegati ad almeno 8 morti
Afghanistan, protesta contro l'istruzione vietata alle bambine: "Non vado a scuola senza mia sorellaCovid, Fauci: "Pandemia sotto controllo non prima della primavera 2022"
Gli Stati Uniti riaprono al turismo: stop alle restrizioni per i viaggiatori vaccinati da Ue e UkBlackout social dopo la morte della regina Elisabetta: il piano London Bridge
Germania, progettavano un attacco esplosivo contro una sinagoga: fermati 4 sospetti, anche un minoreAereo della Air India bloccato sotto un ponte vicino all’aeroporto di Delhi
Arabia Saudita, bimba muore per il morso di un serpenteCoppia vince due volte alla lotteria in due settimane a pochi mesi dalla morte del figlio per CovidScozia, poliziotta bacia un detenuto nella sua cella: scoppia lo scandaloBagnino 19enne morto folgorato in spiaggia dopo essere stato colpito da un fulmine: altri 7 feriti
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 652
Usa, record di contagi tra non vaccinati in Alaska: 800 nuovi positivi al giorno
Ragazzo di 16 anni arrestato per aver adescato e abusato di una bimba di 6 anni al parco giochiMiracolo in Israele, palazzo collassa subito dopo l’evacuazioneCarolina del Sud, donna minaccia poliziotto con una pistola carica in un acquarioCovid, Fauci elogia l'Italia: "Sta andando meglio degli Usa, è un esempio per il mondo"
Afghanistan, quarta esplosione a Kabul: l’Isis rivendica gli attacchiProsciutto cotto ritirato per la presenza di listeria, maxi richiamo in Francia, i lotti a rischioL'ambulanza sbaglia indirizzo, 36enne muore di Covid in casa: era padre di 4 figliMelbourne in lockdown per 246 giorni dall'inizio dell'emergenza Covid: è record