Quei “gelidi mostri” delle stragi italiane, nemici della democrazia e della veritàScontro Musk-Zuckerberg, Mastella lancia la candidatura del teatro di BeneventoZan contro Vannacci: “Il trasferimento non è sufficiente”
Un posto al sole. Di proroga in proroga, l’eterno privilegio delle concessioni agli stabilimenti balneari - Tiscali NotizieRoma,trading a breve termine 25 lug. (askanews) – Nei primi sei mesi del 2024 le banche italiane hanno chiuso altri 163 sportelli. A livello statistico le chiusure registrate risultano 62, ma il dato è alterato dalle 101 aperture operate, in modo pressoché uniforme sul territorio nazionale, con l’eccezione di alcune zone del Sud, da Banca Private Cesare Ponti. Si tratta però di strutture ricavate all’interno di filiali già esistenti del Gruppo Bper e che sono dedicate al private banking, secondo una tendenza che si va consolidando nel sistema bancario italiano. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl, che elabora i dati resi disponibili al 30 giugno 2024 da Banca d’Italia e Istat. Confrontando i numeri con quelli dell’ultimo trimestre del 2023 si delinea un andamento non omogeneo tra le diverse aree del Paese. Le regioni più colpite sono Molise (- 1,3%), Veneto (- 1,2%), Friuli Venezia Giulia e Lazio (- 1%), Campania e Toscana (- 0,8%). Per comprendere la reale portata del fenomeno i dati vanno letti in parallelo a quelli sulla diffusione dell’internet banking, ancora modesta: in Italia lo utilizza solo il 51,5% degli utenti contro una media Ue del 63,9%. Da ciò si evince che la desertificazione bancaria rappresenta un acceleratore dell’esclusione sociale, soprattutto per le fasce anziane della popolazione, penalizzate dal minor livello di competenze digitali (tra i 65 e i 74 anni solo il 29,2% utilizza l’internet banking). Nei primi sei mesi dell’anno altri 14 comuni sono rimasti privi di filiali sul loro territorio. Si vanno ad aggiungere ai 3.282 abbandonati negli scorsi anni, pari al 41,5% del totale, con una forte accelerazione a partire dal 2015. Un quarto del territorio nazionale, con una superficie complessiva pari a quella di Lombardia, Veneto e Piemonte, è rimasto privo di sportelli. Aumenta anche il numero delle persone che ha perso o rischia di perdere l’accesso ai servizi bancari: sono circa 10 milioni e 500mila. Di questi, oltre 4 milioni (4 milioni e 403mila, + 0,7% rispetto alla fine del 2023) vivono in comuni totalmente “desertificati”; più di 6 milioni (6 milioni e 73mila, + 0,7%) risiedono in comuni in via di desertificazione, quelli con un solo sportello. Nell’arco di un anno, da giugno 2023, l’aumento è di circa 204mila persone. Risulta in crescita, inoltre, il numero delle imprese che hanno la propria sede in comuni desertificati: sono 1.960 in più rispetto a dicembre (da 264.512 a 266.472). L’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della Fondazione Fiba elabora anche un indicatore (Ipd, Indicatore di desertificazione provinciale) che assegna ad ogni provincia italiana un punteggio sulla base della percentuale, calcolata sui rispettivi totali, del numero di comuni senza sportello o con uno sportello, della popolazione residente, delle imprese con sede legale in detti comuni e della relativa superficie. La graduatoria che emerge vede a giugno 2024 tra le province meno desertificate quelle di Barletta-Andria- Trani, Brindisi, Grosseto, Ragusa, Ravenna, Reggio Emilia e Pisa. Le grandi città si collocano in posizioni più arretrate: Milano è 24°, Roma 41°, Napoli 50°. Sugli ultimi gradini della classifica troviamo Vibo Valentia e Isernia. -->
Pallanuoto, il Settebello a caccia di certezze verso le OlimpiadiIl testo di Click boom!, canzone di Rose Villain a Sanremo
Ignazio La Russa, lo staff: "Basta speculazioni politiche su Leonardo Apache"
Dargen D’Amico: «Io non voglio fare il politico. Sono guidato solo dall’amore»Reddito di cittadinanza, l’opposizione contro il Governo
Alemanno contro Crosetto sul caso VannacciGiubileo 2025. Roma attende 35 milioni di pellegrini: il miracolo ambientale lo faranno le preghiere? - Tiscali Notizie
Intervista a Davide Simonetta. Ecco come si costruisce un pezzo per SanremoIlva di Taranto. Il ritorno dell’acciaio di Stato, svenduti ambiente e stabilimento - Tiscali Notizie
Il tuo nuovo romanzo andrà a ruba a Cracovia4/ Rassegna ambientale. I Falchi pescatori tornano, l’inutile bob incombe, di nuovo al fronte sui Parchi - Tiscali NotizieSanremo 2024, chi è Maninni, l’esordiente all’AristonLa storia di Olivia. Il calvario (invisibile) dei malati genetici e dei loro famigliari. Prevenire si può - Tiscali Notizie
Mi manda Picone. Competenze? No, grazie. Si diventa assessore “in quota a” o come “espressione di” - Tiscali Notizie
Mettete dei fiori nei vostri cannoni. Il Sanremo del 1967 e la canzone di protesta
Notizie di Politica italiana - Pag. 59Ottanta anni fa le torture nazifasciste spengono Leone Ginzburg nel carcere di Regina Coeli - Tiscali NotizieSanremo 2024, Angelina Mango può vincere?Gioco, partita, incontro. È l’ora di Jannik Sinner a far perdere la testa al nostro Paese - Tiscali Notizie
La nascita dello stato d’Israele non è una conseguenza dell’olocausto: i miti da sfatareMigrazioni, Meloni alla Farnesina su Europa e MediterraneoL’agricoltura, come adattarsi al clima che cambia. Venti Paesi (più l’Italia) in scena alla Fiera di Verona - Tiscali NotizieIl testo di Sinceramente canzone di Annalisa a Sanremo 2024