File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Incidente sull'A1, tir cade dal viadotto: morto il conducente

Previsioni Meteo: in arrivo due perturbazioni con pioggia e ventoIncidente stradale: 49enne morto carbonizzato dopo lo schiantoSadomaso in classe, prof denunciato per violenza sessuale su minore

post image

Strage di Erba, Azouz Marzouk condannato per diffamazione: dovrà risarcire i fratelli CastagnaLa piattaforma di Zuckerberg non ha previsto l’opzione “non ti faccio pagare nulla e non ti profilo”. Spalacando dubbi di carattere giuridico: si può dare un valore economico alla protezione dei dati?ò investimenti Si possono vendere i propri diritti fondamentali? Il quadro giuridico europeo dovrà rispondere in fretta a queste domande, anche perché cosa è conforme alla legge non può deciderlo una piattaforma privata «La protezione dei nostri dati ora si paga»; «la privacy è diventata un lusso»; «10 dollari è il costo per l’intimità e la libertà»; «il rispetto dei diritti non riguarda più i potenti, ma solo i poveri». Commenti simili, presenti in questi giorni in rete, testimoniano come la scelta radicale di Meta di prevedere, d’ora in avanti, due sole opzioni per l’accesso alle piattaforme – o paghi, e non ti profiliamo, o non paghi, e ti profiliamo per inviarti, poi, pubblicità personalizzata – abbia sollevato polemiche non solo in Europa ma in tutto il mondo. Immaginatevi di collegarvi a una piattaforma per iscrivervi ai servizi. La “piattaforma perfetta” vi dovrebbe consentire (almeno) tre opzioni. 1) Non ti faccio pagare nulla, e non ti profilo. 2) Non ti faccio pagare nulla, e se mi dai il consenso chiaro ed esplicito sul punto, ti profilo e ti mando pubblicità ritagliata su di te e sui tuoi gusti. 3) Paghi, e sei libero: nessuno vuol sapere nulla di te e delle tue attività sulla piattaforma. La scelta di Meta di eliminare la prima opzione, ossia la possibilità per un utente di continuare a usare il servizio senza che i suoi dati siano utilizzati per profilarlo e per mandare pubblicità personalizzata a meno che non dia un consenso libero, esplicito e specifico (gli anglosassoni abbreviano il tutto con la locuzione suggestiva “clear consent”), ha agitato utenti, giuristi e politici. Appare allora semplice prevedere che nelle prossime settimane ci saranno conseguenze legali: l’EDPB (il board che riunisce i Garanti europei per la protezione dei dati), alcuni Garanti nazionali e l’instancabile attivista Maximilian Schrems (quello che ha già impugnato con successo le decisioni di adeguatezza per il trasferimento EU-USA dei dati) hanno annunciato valutazioni accurate sulla strategia avviata questo mese. Ma possiamo, già, anticipare alcune riflessioni. La privacy ha un valore economico? La prima considerazione è se si possa dare un valore alla privacy (all’americana), o alla protezione dei dati (all’europea), di una persona. Dal punto di vista delle piattaforme, sembra proprio di sì: ormai tutte domandano pagamenti per non essere sottoposti ad advertising personalizzato e, quindi, per non essere profilati. La rete è ancora libera e uguale per tutti? La seconda riflessione è di ordine un po’ più ampio, nostalgico e, si consenta, un po’ “filosofico”. A questo punto, chi può pagare, può avere le piattaforme migliori, più performanti, più “pulite”, e aspirare all’Internet perfetta. Ciò va contro all’idea originaria della rete, al principio di neutralità, alla progettazione di uno strumento di libertà. Non tutti, in altre parole, avranno più lo stesso servizio. Chi decide cosa è legale? Un terzo punto, nodale e che dovrebbe essere ovvio, è che la conformità alla legge non la decide la piattaforma, ma la decidono le autorità. Anche se il servizio è presentato come adottato “per rispettare le normative della nostra area geografica”, è probabilmente già iniziata un’analisi di valutazione della conformità di una simile strategia al GDPR, il regolamento europeo per la protezione dei dati. Il primo momento di crisi avverrà con la necessaria centralità, nel nostro ordinamento, del consenso esplicito alle attività di raccolta dei dati dell’utente per marketing, che è una delle colonne dell’intero sistema. Vi è, poi, un aspetto di monopolio della piattaforma che può condizionare la libertà del consenso: chi si può permettere di non essere presente nel luogo dove ci sono tutti gli amici, e dove agisce l’intera sua sfera sociale? Non è affatto semplice decidere di uscire da quella piattaforma e cercarne un’altra: spesso non esiste. In conclusione, si possono vendere i propri diritti fondamentali? Si può cedere il diritto alla protezione dei dati? Sono “diritti disponibili”, si direbbe in gergo giuridico? Cosa ne sarà, al contempo, di tutti i dati raccolti in passato e, soprattutto, che uso sarà fatto dei dati oltre al marketing? Il quadro giuridico europeo dovrà rispondere in fretta a tutti questi dubbi. La nostra normativa esige che la protezione dei dati sia incorporata “di default” in tutti i servizi, con il più alto livello di protezione, e nel design stesso del sistema. E, ultimo ma non ultimo, non si possono eludere i principi di correttezza (è, questo, un modo corretto di trattare i dati?) e di minimizzazione del trattamento, due elementi che sono considerati fondamentali. TecnologiaDestra estrema, disinformazione, irrilevanza: cosa resta di Twitter un anno dopo MuskPhilip Di Salvo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Ziccardi Professore di Informatica giuridica all’Università di Milano

Influenza aviaria: caso umano in CinaNovara, marito e moglie trovati morti in casa: deceduto anche il cane della coppia

Disabili maltrattati in una casa di cura: "Te la meriti l'acqua fredda"

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 523Diana Biondi, il dolore dei colleghi dell'Università: "Basta. Parliamoci e aiutiamoci"

Torna in libertà il collaboratore Gaspare Spatuzza, l'uomo dei GravianoTeramo, Andrea Cecca morto in un incidente con lo zio

Tragico incidente sull'A4 tra Pero e viale Certosa, morte due donne

Papà dona un polmone al figlio di 5 anni per salvarlo: "Non ci ho pensato due volte"Manuel Costa, ucciso dal suo ex socio per un affare da 100mila euro

Ryan Reynold
Lascia la famiglia senza cibo gettando solo spazzatura: condannatoSmart Working: genitori con figli under 14 in crisiMeteo, cambia tutto: da domenica 26 febbraio l'Italia ripiomberà nell'inverno

trading a breve termine

  1. avatarCristian Miceli morto a 13 anni dopo un malore a scuola: lutto cittadino a Santa Flaviaanalisi tecnica

    Torino, percorrevano l'autostrada in monopattino: fermati due giovaniNaufragio migranti, nuove accuse all'Italia e all'Ue: "Cutro non doveva ripetersi"Annuncia il suicidio in una mail ad un parente che chiama i carabinieriTragedia a Monza, 18enne morta durante una festa a casa di amici

    1. La pace perde un pezzo, muore a 50 anni Nicolay Catania

      VOL
      1. avatarRoma, morto il consigliere Pd Enrico Gandolfi: aveva 39 anniEconomista Italiano

        Ostetrica sbaglia nel travaglio, il bambino ha una paralisi cerebrale

        ETF
  2. avatarVicenza, giovane travolto da furgone: inutili i tentativi di salvarloBlackRock Italia

    Incidente sulla A26: muore Alfredo CastiglioniDue dipendenti di Gianluca Vacchi rinviati a giudizio: "Mi hanno sottratto mezzo milione"Novara, marito e moglie trovati morti in casa: deceduto anche il cane della coppiaBologna, aggredito da baby gang: 16enne in ospedale con i denti rotti

  3. avatarMeteo, in arrivo un caldo exploit di primavera: durerà?investimenti

    Speranza: studio su 100mila morti?Conte sul caso Val Seriana: "A conoscenza della situazione dal 5 marzo 2020"27enne trovato morto in casa a Pesaro: segni di coltellate sul corpoTrasformano un b&b in un locale a luci rosse: tra i clienti anche un parroco

In sette contro uno nella carrozza della metro

Messina, bambina di tre anni azzannata da un pitbull di un parente: ferita alla testa e al colloMorto dopo dieci anni di coma: addio a Salvo Cavallaro, vittima di un incidente stradale*