Nuove denunce di abusi. I gesuiti: processo e misure più rigideIncendio con feriti a Marina di Pulsano, 23 anni dopo si ripete il disastroBilancio e sostenibilità vanno a braccetto
Così Alan Turing ci mise in guardia dagli inganni delle macchineIndividuato un complesso residenziale dove si ritiene che abbia avuto la disponibilità di una unità immobiliare ancora non individuataMessina Denaro17 luglio 2024 | 08.41Redazione AdnkronosLETTURA: 6 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} Proseguono le indagini a un anno e mezzo dalla cattura di Matteo Messina Denaro,MACD latitante dall'estate del 1993. La procura distrettuale di Palermo, nell'ambito delle indagini finalizzate all'individuazione della rete di fiancheggiatori che ha sostenuto, nel corso degli anni, la latitanza ha disposto perquisizioni e ispezione di luoghi in una zona residenziale di Mazara del Vallo (Trapani). Le attività, fa sapere in una nota la stessa procura, sono state delegate congiuntamente ad investigatori della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri.Il provvedimento scaturisce dagli esiti di recenti approfondimenti investigativi svolti da investigatori dello Sco della polizia, e integrati da accertamenti eseguiti dal Ros dell'Arma dei Carabinieri, che, nel quadro della ricostruzione dei movimenti di Messina Denaro, hanno consentito di individuare un'area delimitata di Mazara del Vallo frequentata dall'ex latitante nei mesi precedenti l'arresto. In particolare è stato individuato un complesso residenziale dove si ritiene che Messina Denaro abbia avuto la disponibilità di una unità immobiliare tuttora non individuata.E' stato quindi disposto lo svolgimento delle attività per la completa perquisizione di tutti i garage pertinenti allo stesso complesso abitativo e per effettuare una ispezione dei luoghi tesa ad accertare la possibile apertura di appartamenti e garage della struttura attraverso alcune chiavi, tuttora in sequestro, a suo tempo trovate nella disponibilità dell'ex latitante e di alcuni favoreggiatori.Il Procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia lo aveva detto a chiare lettere, poche settimane fa: "Lo sforzo investigativo è quello di ricostruire quello che è successo, a cercare le talpe di un tempo e più recenti, quelli che gli hanno dato protezione anche per un solo giorno e che sono in possesso del suo patrimonio e che vogliono prendere il suo posto". E proprio seguendo i fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro, e in particolare Lorenza Lanceri, una delle donne con cui il boss aveva avuto una relazione, gli investigatori sono arrivati sulle tracce del residence che in queste ore viene perquisito a Mazara del Vallo (Trapani).La ricostruzioneDopo la cattura di Messina Denaro, il 6 gennaio del 2023, gli inquirenti non si sono fermati un momento. Alla ricerca di chi ha permesso all'ex latitante di sfuggire alla giustizia per così tanto tempo. "Questa rete di fiancheggiatori c'è stata e c'è", ha spiegato il Procuratore, aggiungendo che alcuni dei nomi già individuati sono di professionisti di alto livello. Il sostegno al boss non proveniva solo dalla famiglia di sangue, ma anche dalla "famiglia" mafiosa.Polizia e Carabinieri hanno ripercorso più volte gli spostamenti del latitante, grazie alle videocamere e alle celle agganciate dal suo cellulare. E così hanno scoperto almeno in una occasione - una è certa - che Messina Denaro si era dato appuntamento con l'amante proprio nei pressi di Mazara del Vallo. Le videocamere hanno ripreso le loro auto in momenti diversi e poi ravvicinati. Pochi mesi fa il gup di Palermo ha condannato a 13 anni e 8 mesi in abbreviato, per concorso esterno in associazione mafiosa, Lorena Lanceri, la donna che per mesi, durante la latitanza, ha accudito il boss Matteo Messina Denaro.Chi è Lorena Lanceri e il suo ruoloA Lanceri, legata sentimentalmente al capomafia, era stato contestato inizialmente il favoreggiamento: nel corso delle indagini l'accusa è stata modificata. Lorena Lanceri e il marito per mesi avevano ospitato Matteo Messina Denaro, durante la latitanza, a pranzo e cena nella loro casa di Campobello di Mazara. "Così consentendogli - dicono gli inquirenti - non solo di trascorrere molte ore in piena tranquillità e in loro compagnia in un contesto domestico - familiare ma, anche e soprattutto, di incontrarsi con numerose persone e infine, ma non per importanza, di entrare ed uscire dalla loro abitazione effettuando accurati controlli per ridurre il rischio di essere avvistato dalle forze dell'ordine".Oltre a preparare il cibo al capomafia ricercato, infatti, la coppia effettuava una stretta vigilanza sulla zona: i video della telecamere di sorveglianza di alcuni negozi hanno ripreso i due mentre, dopo essersi accertati che per strada non ci fossero polizia o carabinieri, davano il via libera al loro ospite per farlo uscire indisturbato dalla abitazione. Un rapporto di fedeltà assoluta legava la coppia al boss che ricambiava con regali di valore: al figlio dei Bonafede, nel 2017, il capomafia fece da padrino della cresima e donò un Rolex da 6.300 euro. La spesa fu poi puntualmente annotata da Messina Denaro in un pizzino.Lanceri, inoltre, smistava la corrispondenza tra il padrino e un'altra sua amante storica, Laura Bonafede, anche lei ora in carcere. La Procura di Palermo, di recente, ha chiesto la condanna a 15 anni di carcere per Laura Bonafede, la maestra di Campobello di Mazara, sentimentalmente legata a Messina Denaro. La Bonafede, figlia dello storico boss del paese, Leonardo, è accusata di associazione mafiosa. La requisitoria è stata condotta dai pm Piero Padova e Gianluca De Leo. Il processo si svolge con il rito abbreviato. Alla donna, arrestata ad aprile del 2023, inizialmente era stato contestato il reato di favoreggiamento aggravato, modificato nel corso delle indagini in quello di associazione mafiosa.La maestra è cugina di Andrea Bonafede, il geometra che ha prestato l'identità al boss durante l'ultima fase della latitanza e di altri due favoreggiatori del padrino, Emanuele e Andrea (omonimo del geometra). Secondo la Procura di Palermo, l'imputata sarebbe stata un pezzo fondamentale del meccanismo che per 30 anni ha protetto la latitanza di Messina Denaro. I due, insieme alla figlia della donna, Martina Gentile, ai domiciliari per favoreggiamento e procurata inosservanza della pena, avrebbero vissuto insieme e si sarebbero comunque sempre frequentati.Ma ci sono anche professionisti ad avere favorito, secondo la Procura, Messina Denaro. A processo il medico Alfonso Tumbarello, che ha rilasciato prescrizioni mediche ad Andrea Bonafede sotto la cui identità si celava Matteo Messina Denaro. Nei giorni scorsi ha testimoniato l'equipe medica della clinica Maddalena di Palermo presso cui era in cura. I testi, tutti e tre medici oncologi, hanno appreso dell'identità di Messina Denaro il giorno dell'arresto dai Carabinieri del ROS con la collaborazione del GIS in data 16 gennaio 2023 dopo trent'anni di latitanza. I tre medici oncologi hanno riferito che il tipo di ricovero di Messina Denaro era in Day Service ambulatoriale, assistenza specialistica dove veniva gestito il caso clinico dell'allora boss latitante attraverso l'erogazione di visite, esami strumentali e prestazioni terapeutiche e indagini diagnostiche. Non hanno avuto alcun tipo di rapporto personale se non quello tra medico e paziente. Intanto proseguono le perquisizioni della Dda di Palermo, coordinata dal procuratore Maurizio De Lucia, che ha disposto il controllo di tutti i garage del complesso residenziale e una ispezione dei luoghi del residence di Mazara del Vallo.Ma la ricerca dei fiancheggiatori prosegue. Messina Denaro "ha potuto contare, nel tempo, su una rete di protezione". "Quelli che lo proteggevano 30 anni fa non sono quelli che lo hanno protetto fino al giorno della cattura o quasi. E' chiaro che ci sono pezzi dello Stato che lo hanno aiutato, come fu per Bernardo Provenzano", ha spiegato de Lucia. Leggi anche Messina Denaro, condannata a 14 anni la sorella del boss Rosalia { }#_intcss0{ display: none;}#U116416734986XF { font-weight: bold;font-style: normal;}#U116416734986yE { font-weight: bold;font-style: normal;}
Paola Perego: «La Talpa è nel mio cuore, ma era scontato l'avrebbe condotta qualcun altro. Io concorrente? Ci vuole coraggio...»Nuntereggae più: quando il turismo di massa divora le nostre città
Covid oggi Italia, contagi ancora in aumento: tre le regioni con più casi, ecco quali
Clint Eastwood, come è morta la compagna Christina Sandera? L'autopsia svela le cause: «È stato improvviso»Maria Grazia muore a 86 anni e lascia due case in eredità al Comune: «Vendetele e aiutate chi ha bisogno, ma solo se italiano»
Senza dimora e ora pure senza reddito. In fila, a Roma, con i poveriBimbo di un anno e mezzo rimane chiuso in auto col caldo torrido: tragedia sfiorata
Antonio, neonato morto dopo il ricovero: 3 medici indagati per omicidio colposo. «Per loro non aveva problemi al cuore»Nascondono i nipotini nel bagagliaio dell'auto per salire sul traghetto senza biglietto: zii scoperti e multati
Roma, flash mob animalista in Piazza di Spagna: “Lasciate in pace i cavalli”Così la Cina sta insidiando il primato degli Usa sull’IADietro il golpe fallito in Bolivia la dipendenza dalle risorseNonna Giovanna sfrattata a 82 anni, casa sua diventerà un b&b. La disperazione della donna: «Non so dove andare»
Parigi 2024 e le polemiche sulla cerimonia: parla il direttore artistico
Decapita un cane con un coltello, tira la carcassa agli agenti e prova a colpirli con calci e pugni: arrestato 40enne
Sesso davanti alla finestra aperta, la vicina riprende tutto con lo smartphone ma viene scoperta: scatta la denunciaL'Onu: «Il Sudan rischia la più grande crisi di fame al mondo»Caldo e afa con 40°C all’ombra, Caronte infuoca l’Italia: ecco quando finisceDopo undici mesi di guerra civile il Sudan è ridotto alla fame
Matrimonio in carcere con un omicida, la proposta di lui dopo 6 settimane: «Abbiamo legato grazie alla poesia»Covid, l'allarme degli esperti: «I dati non tornano. Più di 3 casi su 4 sfuggono alle stime ufficiali»Giovane donna uccisa in strada a Bergamo: «Aiuto, mi accoltellano»Bilancio e sostenibilità vanno a braccetto