File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Schianto in moto, Massimo è morto sul colpo: era il papà di due bambini

Bimba di 11 anni morta nel Lago di Como, il padre: "Aspettava da tempo questa gita"Lumino, percorre un tratto di autostrada contromano e provoca un incidenteIncendi a Palermo: morto il volontario forestale Matteo Brandi

post image

Ischia, borseggiatori di 81 e 70 anni rubano i portafogli a due turisti tedeschi*In queste ultime settimane si sono succeduti diversi audit alla Commissione affari sociali della Camera dei deputati. Il linguaggio degli atti segna una postura disinformata e violenta,criptovalute ponendo come tema di discussione la disforia di genere, una terminologia della psichiatria, patologizzante. Associazioni e realtà trans* non siedono nei luoghi dove le decisioni sulle loro vite vengono preseIn queste ultime settimane si sono succeduti diversi audit alla Commissione affari sociali della Camera dei deputati con oggetto gli atti depositati da Zanella (Europa Verdi) e Piccolotti (Sinistra Italiana). L’atto depositato da Zanella e cofirmato da Madia del Partito democratico pone la richiesta di definire «in tempi rapidi linee guida su disforia o difformità di genere, attraverso l'apporto di équipe multiprofessionale e multidisciplinare». Il linguaggio di questo documento segna subito una postura politica che appare disinformata e violenta verso le persone trans* e il loro diritto alla salute, diritto che dovrebbe essere garantito loro come a chiunque.Innanzitutto, pone come tema di discussione la disforia di genere. Si tratta di una terminologia della psichiatria per identificare il profondo stato di malessere che una persona trans* può vivere. La disforia è un termine patologizzante, che ci riconduce a una condizione di malattia, e psichiatrizzante. Per citare l’attivista trans* Luce Nencini «la parola disforia ha un’altra particolarità: non è di uso comune. Non ho mai sentito parlare di disforia se non quando ho ricevuto la mia diagnosi: vuol dire che siamo mattə».A questo si aggiunge l’espressione «difformità di genere» che non trova nessun riscontro né nel dibattito ampio, né in quello medico-scientifico risultando ancora più offensivo e violento. Aprire un discorso sulla salute trans* a partire dalla disforia lo inquadra in ottica transnegativa e parte dal presupposto che le persone di genere diverso sono soggetti malati e che lo Stato se ne occupi in questi termini. Si parla piuttosto di incongruità di genere rispetto a un modello affermativo che, in teoria, l’Italia dovrebbe adottare.Il modello affermativo sostanzia un approccio positivo, non stigmatizzante, secondo cui le persone trans* possano autodeterminarsi tale che l’accesso a percorsi di affermazione di genere, che passa attraverso l’intervento di tribunali e psichiatri, sia meno invalidante e violento. È proprio il modello affermativo italiano a essere attaccato in questi ultimi mesi, un approccio che tuttavia non si riscontra nelle strutture preposte (con un paio di lodevoli eccezioni) e che nasconde una ulteriore stretta ai già pochi diritti trans* non solo a livello normativo, ma anche rispetto allo sguardo sociale. Uno sguardo che vuole essere deumanizzante, pietoso e medicale.La vicenda di MarcoL’atto inizia ponendo la questione di interesse in relazione alla vicenda di Marco, il ragazzo incinto che ha scoperto della gravidanza durante un esame di controllo per l’isterectomia. Già nell’incipit si riscontra la microaggressione transfobica misgendering – cioè di non accordanza dei pronomi rispetto al genere – dove le desinenze in riferimento a Marco sono al femminile. Si delinea non solo un’aggressione istituzionale, ma anche l’incapacità di un riconoscimento della salute riproduttiva trans*, così impensabile da poter essere tradotta solo al femminile.Gli audit che si sono succeduti per discutere l’atto sono ad oggi due e hanno visto gli interventi di diverse figure professionali tra cui quello della bioeticista Giulia Bovassi che, in un cherry picking di fonti scientifiche, riprende un discorso psichiatrizzante delle persone trans*. Le sue riflessioni si concentrano sul tema di un corpo sano che, citandola, vuole essere mutilato. Infatti afferma: «[dal punto di vista] etico invalidare in modo permanente una corporeità normofunzionante, normodotata, genera un enorme problema che riguarda la medicalizzazione dell’esistenza sia sulla natura e i limiti e gli scopi dell’arte medica».A questo intervento, succede quello dell’avvocata Roberta Parigiani, portavoce del MIT (Movimento Identità Trans). Le associazioni trans* italiane hanno deciso insieme di sobbarcarsi un lavoro di interlocuzione istituzionale perché a questi tavoli sedessero effettivamente anche le persone trans* e che portassero la loro professionalità, competenze ed esperienze. «Sul piano regolativo, poi, si osserva che proprio l’Istituto superiore di sanità menziona ed addirittura pubblica – come fonte di buona prassi sulla presa in carico delle persone transgender – gli standard di cura redatti dalla World Professional Association for Transgender Health (WPATH)». Giovani e piccoleNel secondo audit ci sono stati gli interventi di altre tre associazioni storiche e rilevanti per la comunità trans* italiana quali Associazione Libellula, Gender X e Genderlens, associazione delle famiglie di persone giovani e piccole trans*.Asia Cione, portavoce di Libellula apre in modo significativo il suo intervento: «È opportuno specificare innanzitutto che, a differenza di quanto proclamato in questa stessa sede, l’incongruenza di genere è stata depatologizzata dall’OMS, una specifica che dovrebbe essere data per scontata in un paese evoluto e progredito, ma che purtroppo mi trovo costretta a ribadire a fronte di figure accorse nelle precedenti audizioni che in maniera del tutto antiscientifica e ideologica hanno provato ad associare l’essere una persona transgender con una condizione di patologia mentale, si tratta infatti affermazioni che non hanno alcun fondamento scientifico, smentite dalle nostre stesse autorità mediche e sanitarie, frutto di una narrazione violenta che non fa altro che alimentare uno stigma nei confronti di una comunità già gravemente afflitta dalla marginalizzazione sociale e dalle discriminazioni».Dal taglio più personale-politico è l’intervento di Gioele Lavalle, dell’associazione Gender X che si occupa in particolare di persone giovani trans*: «Sono una persona trans, sono in terapia da 25 anni, faccio controlli ogni 6 mesi, ho 53 anni e ho fatto il mio percorso di affermazione nel 1997. Gli unici problemi che ho avuto sono stati conseguenza del fatto che lo Stato mi ha costretto a fare un intervento di sterilizzazione in difetto del quale non avrei potuto fare il cambio anagrafico. [...]. Quindi gli unici problemi che ho avuto nella mia vita di persona transgender sono stati causati dallo Stato e dal sistema sanitario per il quale noi persone transgender non esistiamo».I genitoriA chiudere Chiara Sgro per GenderLens che dà voce ai soggetti di questi audit, le persone giovani trans*: «Come genitori viviamo nel quotidiano un percorso fatto di ostacoli, esclusione, paura, giudizio e forte pressione sociale, dovute all’assenza di diritti e al mancato riconoscimento delle nostre creature. È gravissima la carenza di conoscenza e di formazione nelle istituzioni, scuola e sanità ma non solo. Si ignora la corposa letteratura scientifica che invece riflette un deciso cambio di paradigma interpretativo delle esperienze trans* che, da vent’anni a questa parte, ha portato alla produzione di studi scientifici curati dai principali centri di ricerca dedicati, in cui la salute delle persone trans*, comprese anche quelle piccole, viene approcciata, non come una patologia da curare, ma come “una sana espressione della diversità umana”. Quello che risulta è un Servizio che, laddove dovrebbe promuovere la ricerca del benessere e della felicità delle giovani persone quale inalienabile diritto umano, invece le stigmatizza, patologizzandole e psichiatrizzandole».Il dibattito politico continua, in modo incalzante, giorno dopo giorno. Subìto, attraversato e interrogato da associazioni e realtà dal basso trans* composte proprio da quelle soggettività su cui si vuole operare un ulteriore controllo. Le uniche che quasi sempre non siedono nei luoghi dove le decisioni sulle loro vite vengono prese.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediIsa BorrelliStrategist di comunicazione specializzata nel digitale e nella comunicazione istituzionale e politica. Attivista femminista intersezionale e LGBT+. Speaker e docente

Mini cooper travolge a Catania gli avventori di un barCatania, bimbo di tre anni morto annegato in piscina a Santa Venerina

Emilia Romagna, gli abitanti si lamentano: "Qui continuiamo solo ad anticipare i soldi"

Morto Nicola Conte, il papà dell’ex premierIl concerto di Taylor Swift discrimina i disabili, la battaglia di Silvia

Omicidio Cuneo, proseguono le ricerche del 21enne che ha ucciso padre e amicoVerzegnis, volontario della Protezione civile travolto da una ceppaia nel bosco: stava pulendo un sentiero

Vaccini Covid aggiornati a ottobre: le novità per la nuova stagione antinfluenzale

Bovolone, 18enne muore a soli 18 anni per un cancro fulminanteBologna, festa in piazza per Patrick Zaki, rimosso lo striscione che chiedeva la sua liberazione

Ryan Reynold
Giulianova, 36enne muore in incidente su statale adriaticaRagazzo morto a 24 anni di ritorno dal PortogalloMilano, giovane accoltellato e rapinato in centro nel notte

Economista Italiano

  1. avatarIncendio a Bruzzano, distrutto un appartamento: due feritiEconomista Italiano

    Calciatrice arrestata per possesso di hashish: era passata con il rossoDifende la moglie dopo una lite in strada a Offlaga (Brescia), uomo in fin di vitaIncidente tra moto e cinghiale ai Castelli RomaniOmicidio Genova, Mahmoud aveva denunciato i suoi datori di lavoro

    1. Morto Nicola Conte, il papà dell’ex premier

      1. avatarNardò, 26enne trovato morto in un agriturismoProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Milano, morto in ospedale il 18enne coinvolto nell'incidenti di Viale Umbria

  2. avatarPrato, si spegne dopo aver lottato contro una malattia: Pietro Cappiello aveva 13 anniGuglielmo

    Truffa in vacanza: prenotano la casa al mare ma è occupataTurista muore durante un’escursione alpinaVarese, scontro tra auto e moto: ferito un 18enneCaldo record sulla Marmolada: la temperatura più alta degli ultimi 10 anni

  3. avatarCalabria, terremoto di magnitudo 3.0 a Reggio CalabriaVOL

    Morti marito e moglie travolti da auto: stavano andando alla festa della trebbiaturaBrasile, 14enne di Tolmezzo muore per un puntura di zanzara: era in vacanza con la mammaGrana Padano, crollo nell'azienda lombarda: titolare sommerso da 25mila forme di formaggioIncendi in Sardegna, a fuoco Posada, Siniscola e Quartu: evacuazioni in corso

Furto in autostrada: presa valigetta con gioielli dal valore di 5 milioni di euro

Incendio a Ciampino, spegnimento ancora in corso: "Limitare spostamenti e uso di condizionatori"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 294*