Coronavirus, Conte: "Siglato il protocollo lavoro"Coronavirus, l'ordinanza del governo: stretta su attività all'apertoPrescrizione, Renzi avverte: "I numeri non ci sono"
Coronavirus, botta e risposta tra Conte e Meloni: "Parole gravi"Con l’avanzare dell’intelligenza artificiale generativa,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella stiamo entrando in una nuova era nella quale potrebbe diventare comune creare rappresentazioni digitali e interattive di persone reali, in vita o persino defunte. A immaginarlo è anche un recente articolo firmato da Google DeepMind e dalla University of Colorado Boulder, che si focalizza sui vantaggi e i rischi che simili pratiche potrebbero generare.I “fantasmi generativi” presentati nell’articolo, in particolare, sono agenti AI in grado non solo di accedere a contenuti multimediali preesistenti relativi alla persona defunta e di riproporli all’utente, ma anche di generare nuovi contenuti e interazioni che riflettono la personalità, lo stile e le conoscenze di quella persona. Si tratta dunque di duplicati, di cloni digitali – più o meno realistici e multimodali – addestrati sulle informazioni di tali individui, con cui si può interagire post mortem in modalità digitale.Potenziali beneficiIl concetto di fantasmi generativi apre la strada a diverse possibilità interessanti. Ai rappresentati – che possono persino addestrare direttamente i propri ‘cloni’ AI nel corso della propria vita – potrebbe offrire un modo per preservare la propria eredità e i valori da trasmettere alle generazioni future. Agli amici e ai familiari potrebbe invece fornire conforto e un senso di vicinanza continua con la persona venuta a mancare, permettendo conversazioni e interazioni con il defunto come se fosse ancora in vita.Per la società in generale, infine, i fantasmi generativi potrebbero fungere da archivi ‘viventi’ di cultura, storia e tradizioni resi facilmente consultabili – in quanto conversazionali – prima che questi elementi vengano persi. Un modo per rendere i contenuti di interesse più agevolmente fruibili, sia con riferimento a personaggi storici sia relativamente a persone care delle quali si desidera preservare la storia personale. I rischi: tra psicologia, etica e reputazioneUna simile tecnologia, però, solleva anche diverse preoccupazioni e potenziali rischi. A livello individuale, un’AI in grado di simulare la personalità e la mente di una persona cara potrebbe portare a un attaccamento eccessivo alla sua versione digitale e/o ritardare l’elaborazione del lutto da parte di un familiare o di un amico dopo la sua morte.Un’altra considerazione è che un “generative ghost” non è un semplice motore di ricerca specializzato. Data la natura generativa dei modelli di linguaggio che stanno alla base di questa tecnologia, la macchina è capace di produrre contenuti nuovi, aggiuntivi rispetto alle parole e alle attività pronunciate e condotte dalla persona venuta a mancare mentre era in vita. In questi termini, c’è anche un rischio concreto di rivelare informazioni private o di generare informazioni false sul soggetto rappresentato dall’avatar, rovinandone la reputazione e il ricordo. Si pensi al caso delle allucinazioni, ossia risposte errate, parzialmente o completamente inventate, generate dall’AI, che potrebbero trasmettere un’immagine distorta della persona defunta.Regole e limitazioni, una scelta di design Per massimizzare i potenziali benefici e minimizzare i rischi legati a queste tecnologie, sarà fondamentale sviluppare interfacce e linee guida etiche attentamente elaborate. Le scelte di design giocheranno un ruolo cruciale. Si dovrà scegliere se presentare il fantasma come una ‘reincarnazione’ o una rappresentazione dell’individuo, definire il livello di embodiment fisico (ossia se renderlo estremamente realistico o un semplice chatbot), optare o meno per l’evoluzione nel tempo del modello (e quindi ‘della persona’) attraverso un training continuo che permetta l’apprendimento dalle conversazioni tenute con amici e familiari della persona rappresentata e altre caratteristiche fondamentali. Si renderà infine necessaria anche la predisposizione di un quadro normativo orientato alla definizione del consenso, alla tutela della privacy e alla garanzia di sicurezza.
Coronavirus, l'appello di Conte ai cittadini: "Rimaniamo distanti"Scontro Renzi-Conte: "La crisi si affronta alle Camere"
Lorenzo Sangermano, Autore a Notizie.it
Coronavirus, Fontana chiede che un genitore possa stare a casaNotizie di Politica italiana - Pag. 541
Coronavirus, le dichiarazioni di Pierluigi BersaniIntercettazioni, il Senato pone la fiducia sulla riforma
Notizie di Politica italiana - Pag. 535Prescrizione, Renzi avverte: "I numeri non ci sono"
Chef Rubio attacca il movimento delle sardineVittorio Sgarbi: "Sul Coronavirus il Governo esagera"Coronavirus, Renzi: "Ci vuole uno che comandi"Vertice sui Decreti Sicurezza: nessuna intesa nella maggioranza
Coronavirus, Boccia: "Le restrizioni saranno prolungate"
Salvini sui migranti dalla Libia: "Rischio catastrofe"
Coronavirus, Marco Travaglio attacca Attilio FontanaZingaretti: la sindaca di Marzabotto alla presidenza del PdCoronavirus, Cdm e nuove sanzioni: isolamento fino a luglio?Elezioni suppletive Senato 2020 a Napoli: l'affluenza
Matteo Salvini e Giorgia Meloni: la foto insiemeNicola Zingaretti, chi è la moglie del segretario del Pd?Coronavirus, Berlusconi si rifugia a Nizza per stare in sicurezzaCoronavirus: la conferenza stampa di Giuseppe Conte