File not found
MACD

Borse di studio universitarie, dal prossimo anno saranno più ricche. Ecco chi può chiederne una: tutti i dettagli

Andrea Joly, indentificati tutti gli aggressori del giornalista. Perquisizioni all'albaTuristi lasciano il cane in auto sotto il sole per andare a farsi l'apertivo: un passante lo salva appena in tempoBlack out in aereo prima del decollo, Max Giusti tra i passeggeri: "Stiamo calmi sennò ci facciamo male" - ilBustese.it

post image

“Storie da riavvolgere” attorno alla stazione di Prospiano - ilBustese.itSuor Agnieszka Gugała,trading a breve termine missionaria nel Nord Kivu  #SistersProject CHIESA #SistersProject Repubblica Democratica del Congo suore solidarietà medicina e salute bambini emergenza umanitaria Missionaria nel Nord Kivu: qui non sappiamo cosa accadrà domani Gli operatori umanitari sono stati evacuati molto tempo fa dalla provincia della Repubblica Democratica del Congo mentre le religiose restano perché la gente ne ha bisogno. "Partiremo solo con coloro che abbiamo in cura", afferma suor Agnieszka Gugała. La missionaria polacca lavora proprio dove da quasi tre decenni è in corso una delle guerre più sanguinose dell'Africa Beata Zajączkowska – Città del Vaticano Suor Agnieszka è arrivata in Africa 20 anni fa. Ricorda che ha percepito la sua vocazione missionaria già al liceo. "Si può dire che sono state le missioni a condurmi alla Congregazione delle Suore degli Angeli", confessa. Nei primi anni della sua vita religiosa ha lavorato insegnando catechesi nelle scuole, si è presa cura di bambini e giovani. Ha ricevuto il permesso di andare in Africa dopo i voti perpetui. Prima è andata in Ruanda, poi è arrivato il momento della Repubblica Democratica del Congo. Da un decennio gestisce un ospedale e un centro nutrizionale per bambini nel villaggio di Ntamugenga. La missionaria scherza dicendo di essere "l'uomo di casa": le sue occupazioni vanno dall'acquisto del rubinetto, del sapone e dei medicinali, al pagamento del personale, alla riparazione del tetto e alla ricerca di pentole e materassi per i rifugiati, fino ai rischiosi viaggi a Goma, l'unica città della regione dove può procurarsi le medicine, il cibo e il latte necessari per i bambini che hanno perso la madre. Durante queste spedizioni, deve superare diversi checkpoint nelle mani dei ribelli. In quasi tutti deve negoziare per poter andare avanti con il suo aiuto. Materie prime insanguinate Gli anni di lavoro di suor Agnieszka nel Nord Kivu sono segnati da successivi conflitti, che, sebbene si affievoliscano, non finiscono mai. "Finché i bambini saranno testimoni di crimini e dovranno interrompere gli studi, non ci sarà pace in questo Paese", ha dichiarato la missionaria che ha a cuore il futuro dei più piccoli. La regione è destabilizzata da più di un centinaio di gruppi diversi che cercano di prendere il controllo dei giacimenti di cobalto, coltan e niobio necessari per la produzione di telefoni cellulari. Sono più preziosi dell'oro e dei diamanti, che i ribelli stanno pure saccheggiando. La popolazione civile è quella che ne soffre di più, che non vede nemmeno le briciole di queste ricchezze che la loro terra nasconde. Le persone sono costrette a lasciare le loro case e i loro campi a causa della violenza. Ci sono più di 5,6 milioni di sfollati interni in Congo. Suor Agnieszka Gugała tra i rifugiati congolesi La missione di pace delle Nazioni Unite, il cui mantenimento per un anno supera il reddito nazionale dell'intero Congo, non è in grado di cambiare la situazione. I missionari non interferiscono nella politica, ma cercano di affrontare la grave crisi umanitaria che sta distruggendo il Nord Kivu. "Ogni giorno le persone muoiono di fame e a causa delle malattie più comuni. La nostra presenza dà incoraggiamento alle persone e garantisce la loro sicurezza. Ci chiamano ‘le nostre sorelle’, il che significa che siamo molto vicine a loro", racconta suor Agnieszka. La povertà quotidiana nel Kivu Fragile nel suo aspetto fisico, nelle condizioni di guerra, la religiosa è il punto di riferimento per migliaia di persone bisognose. È coraggiosamente sostenuta da due consorelle del Ruanda e del Congo. "Viviamo solo grazie alla Provvidenza di Dio, le bombe cadevano intorno al nostro monastero, pochi metri di differenza e saremmo morte. Ci hanno portato i feriti, le pareti erano rosse di sangue", racconta riguardo ad uno degli scontri nella regione. L'area della missione diventa un asilo nei momenti di conflitto "Sono arrivati alla missione altri rifugiati e l'ospedale gestito dalle suore stava scoppiando nel cercare di ospitare 5.000 pazienti, tra cui molti feriti. Attualmente il fronte si è allontanato dalla missione, ma la situazione è ancora molto turbolenta". Il monastero come luogo di asilo Le missionarie sono un punto di riferimento soprattutto per le donne con bambini che, al primo segnale di pericolo, si rifugiano presso il loro monastero. Quando c'è più calma, suor Agnieszka fa rifornimento e cerca di ottenere il maggior aiuto possibile dall'estero. Questa sua lungimiranza ha spesso salvato delle vite. "In circostanze normali ottenere assistenza medica rasenta il miracoloso, quando la situazione si aggrava diventa impossibile", afferma la missionaria. Le Suore degli Angeli gestiscono un centro di alimentazione che nonostante il conflitto opera ininterrottamente. "Quasi la metà dei bambini di età inferiore ai cinque anni in questa regione soffre di malnutrizione cronica. La tubercolosi e la malaria rimangono una grande sfida. Quest'ultima è la malattia che ancora uccide di più da noi", confida. La malnutrizione colpisce la metà dei bambini Alla domanda sui sogni delle missionarie, come di molti abitanti della regione, suor Agnieszka ripete: "Pace duratura. Questa terra è fertile e le persone potrebbero vivere qui in sicurezza e con dignità". Tuttavia, come se le disgrazie subite finora non fossero sufficienti, stanno iniziando a far sentire la loro presenza nella regione i jihadisti legati al cosiddetto Stato Islamico, che provengono dalla vicina Uganda. Si moltiplicano le notizie sui massacri di persone indifese, sullo stupro di donne e bambini. La missionaria ci ricorda l'appello di Papa Francesco a togliere le mani dall'Africa. Sottolinea che la visita del Papa in Congo è stata un'opportunità per far luce su questo angolo dimenticato del mondo e per indirizzare ad esso gli aiuti umanitari tanto necessari. Insieme ad altre sorelle della Congregazione, chiede preghiere affinché abbiano forza e salute per continuare la loro missione. Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti #SistersProject Repubblica Democratica del Congo suore solidarietà medicina e salute bambini emergenza umanitaria 23 luglio 2024, 10:50 Invia Stampa Articoli Correlati Leggi Tutto >

Crollo Scampia, Manfredi: c’è necessità riqualificazione VeleRed Flag nelle relazioni: come riconoscere i segnali di allarme

La farfalla ha mosso il mondo: 28 progetti e 180mila euro donati da La Casa di Chiara - ilBustese.it

Giornata Meteo, gen. Baione (A.M.): in prima linea per il ClimaDove vanno abiti, stracci, scarpe? Non è un giallo (ma neanche il sacco azzurro) - ilBustese.it

Ballando con le stelle, Mara Maionchi in giuria? Milly Carlucci smentisce: «Era un gioco»Sabrina si diploma ma non ha i soldi per l'università, il presidente di commissione le trova un lavoro il giorno stesso: «Così potrai pagarti gli studi»

Milano, ipotesi triplicamento tariffa sosta per i grandi Suv

Forum Confindustria Romania: Sfidare il presente, adattarsi al futuroWang Yi: infondate le accuse della Nato contro la Cina

Ryan Reynold
Biden: risposta travolgente se Nordcorea sferra attacco nucleareDal 1° luglio entra in vigore la nuova numerazione delle linee autobus - ilBustese.itBanca del Fucino incontra imprese Lazio su transizione energetica

Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

  1. avatarFondation Louis Vuitton, le energie di Kelly, Eliasson e GrosseETF

    A Cantoira torna la Fiera dell’Artigianato tipicoDesertificazione, Ispra: al 2019 in Italia in degrado 17,4% del suolo«Filippo tradì la regina Elisabetta con due modelle di 19 anni»: spunta il nome del principe nello scandalo arrivato all'FbiCultura, dalla Regione 470mila euro per 25 progetti in provincia di Varese - ilBustese.it

      1. avatarI Mandolinisti Bustesi a Villa Tosi  - ilBustese.itcriptovalute

        Lavori di asfaltatura e alla segnaletica, ecco i cantieri notturni della prossima settimana sull'Autostrada dei Laghi - ilBustese.it

  2. avatar«Caro Ipc Verri eri la "Svizzera", con un autentico spirito di squadra. Facciamo pulizia perché tu possa tornare un luogo di confronto e di crescita» - ilBustese.itEconomista Italiano

    «Filippo tradì la regina Elisabetta con due modelle di 19 anni»: spunta il nome del principe nello scandalo arrivato all'FbiLA DATA. Quel ciclone che ferì Busto 114 anni fa - ilBustese.itA Roma in mostra i gioielli scultura del laboratorio sociale OrooraRoia: pronto il protocollo contro il caporalato nella moda

  3. avatarAdriano Celentano idolo della Gen Z, il brano «Amore no» diventa virale su TikTok nonostante sia uscito 45 anni facriptovalute

    Trolley per la spesa, scoppia il nuovo trend: l'accessorio «delle nonne» conquista modelle e influencer«L'amica geniale» di Elena Ferrante è il libro più bello del XXI secolo secondo il New York TimesGamberetti congelati contaminati da batteri carnivori, Aldi li richiama dai suoi supermercatiLiguria, presidente Ordine Medici Genova si sfila da rosa centrodestra

    ETF

FOTO. Ferrovia T2 Malpensa-Sempione, lavori in corso sulle gallerie - ilBustese.it

Emilia Romagna, le Regionali si terranno il 17 e 18 novembreAuto, Urso, successo incentivi, mi auguro prossimo piano sia triennale*