File not found
VOL

Napoli, camorra e riciclaggio: sequestrata nota pizzeria

Il direttore generale di Poste Italiane: "Da luglio servizio passaporti in tutti gli uffici postali d'Italia"Torino, uomo investito da un bus: morto sul colpo nell'incidenteMar Ionio, terremoto vicino alla Puglia: scossa di magnitudo 3.8

post image

Sesso in cambio di vantaggi: arrestato funzionario del comune di CampagnanoLa produzione non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella ma anche per il clima. E dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossiliQuesta settimana parte a Ottawa, in Canada, il nuovo round dei negoziati Onu per arrivare a un accordo internazionale sulla plastica. Erano partiti quasi due anni fa in Kenya con ambizione e ottimismo, entrambe condizioni che sembrano essersi sgonfiate con il tempo.A guidare il nuovo round sarà il ministro canadese dell’Ambiente, Steven Guilbeault, che di recente ha provato a smuovere questo immobilismo. «Diversi paesi sembrano essersi dimenticati delle ambizioni originarie, cioè l’intenzione collettiva di un trattato che avesse armi per combattere l’inquinamento da plastica ed eliminarlo entro il 2040», ha detto Guilbeault in un’intervista a Climate Home.Questo accade nonostante quella contro la plastica sia una delle sfide ambientali con più consenso pubblico a supporto. Un sondaggio pubblicato nel report People vs Plastic di Greenpeace ha misurato che il sostegno internazionale ad azioni radicali è dell’82 per cento.Coalizione trasversaleGuilbeault non ha menzionato i paesi né gli interessi che si stanno opponendo a questo accordo. Ma tra i più ostili c’è una coalizione trasversale. Gli Stati Uniti hanno chiesto che il trattato non sia «legalmente vincolante», mentre tra gli oppositori più feroci ci sono l’Arabia Saudita, l’Iran e la Russia, che di recente si è opposta a «qualsiasi enfasi su misure restrittive alla produzione o al commercio di plastica», cioè le uniche che potrebbero avere un’efficacia su scala globale a un flusso da 400 milioni di tonnellate ogni anno, di cui solo il 9 per cento viene effettivamente riciclato.«Non ne usciremo riciclando» è il mantra dell’Agenzia ambiente dell’Onu che sta guidando il negoziato, ma è un’idea che non sembra fare presa sui paesi contrari all’accordo.La produzione di plastica non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità, ma anche per il clima, e dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossili.Il grande piano BSecondo un nuovo rapporto del Lawrence Berkeley National Laboratory, la plastica rappresenta il 12 per cento della domanda globale di petrolio e l’8,5 di quella di gas. Il risultato è che questo materiale compromette il clima quanto 600 centrali a carbone e rappresenta il 5 per cento delle emissioni globali di carbonio. Ed è un settore che oggi sta vivendo una traiettoria di crescita esponenziale: senza un trattato che fermi la produzione di plastica vergine, questa si troverà a raddoppiare o addirittura triplicare entro il 2050.A quel punto le emissioni di plastica nel 2050 sarebbero di 6,78 gigatonnellate, l’equivalente di 1.700 centrali a carbone. Se anche trovassimo il modo di avere una produzione elettrica interamente decarbonizzata entro la metà di questo secolo, l’aumento della materia plastica si troverebbe a vanificare molti di questi sforzi, consumando tra il 15 e il 19 per cento di tutto il nostro budget di carbonio a disposizione per rispettare l’accordo di Parigi. Oggi le bottiglie e le stoviglie di plastica sono uno dei principali ostacoli al rispetto degli impegni internazionali sul clima.In vista del negoziato di Ottawa, che prende il via domani, 23 aprile, anche un network di 160 istituti finanziari ha invitato i governi a creare le condizioni per avere questo accordo internazionale sulla plastica. Oggi la traiettoria di aumento della produzione è del 4 per cento ogni anno, per mettere l’economia circolare globale in linea con l’accordo di Parigi servirebbe, secondo i dati del Lawrence Berkeley National Laboratory, iniziare a ridurre la produzione del 12 per cento ogni anno, un risultato che può essere raggiunto solo con un trattato ambizioso e vincolante. Non solo l’accordo internazionale sulla plastica sarebbe il più importante in materia ambientale dai tempi dell'accordo di Parigi, ma ormai ne rappresenta anche una sua fondamentale integrazione per poter funzionare.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter e il podcast Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Scontro fatale a Sasso Marconi: 59enne muore nell'incidenteIncendio doloso a Inveruno: 47enne colto in flagranza

Buttata dal ponte sulla A4 dal compagno: "Si dovevano sposare ma lei aveva annullato tutto"

Napoli, ottantenne investita ed uccisa da un pirata della strada: si cerca il responsabileModena, uomo in arresto cardiaco al bar: due studenti gli salvano la vita

La Cassazione: "Non serve più alcoltest per provare ubriachezza". La sentenzaRovereto, tragico incidente in moto: muore vigile del fuoco

Chico Forti, chi è la moglie Heather Crane: ex Miss America

Correggio, bus in fiamme: allarme in centro cittàRagazzo colpito da un fulmine a Santeramo in Colle, Bari: deceduto per arresto cardiocircolatorio

Ryan Reynold
Decreto autovelox: entrata in vigore, cosa cambiaIl Papa all'udienza generale: "Preghiamo in questo tempo di guerra mondiale"Denise Pipitone, presentata l'istanza per riaprire il caso

Economista Italiano

  1. avatarScoperto Fleximan: chi è l'uomo che ha abbattuto gli autoveloxinvestimenti

    Roma, Ultima Generazione: attivisti interrompono match agli Internazionali di tennisGiovani dispersi nel fiume Natisone: individuato segnale di un cellularePescara, lite al bar degenera in aggressione: accoltellato un 39ennePrevisioni meteo: il ritorno del maltempo in Italia a causa del vortice africano

    1. Gaetano Di Vaio, il produttore di Gomorra è morto dopo un grave incidente stradale

      1. avatarIl Papa all'udienza generale: "Preghiamo in questo tempo di guerra mondiale"Professore Campanella

        Procreazione assistita, pubblicate le linee guida: come funziona

  2. avatarVittorio Emanuele di Savoia ancora senza sepolturainvestimenti

    Incidente al Luna Park di San Severo: la giostra cede, 12 persone feriteBrescia, sono passati 50 anni dalla strage di piazza LoggiaTerremoto in Calabria: scossa di magnitudo 3.0 in provincia di CosenzaRagazzo di sedici anni muore nell'Adda

    ETF
  3. avatarMortara, indagata la fidanzata del vigile ucciso da un colpo di pistolaProfessore Campanella

    Incidente nella notte a Gabbiana, 5 feriti: uno è graveIncidente a Fasano, Brindisi: un centauro di 40 anni ha perso la vita nello schianto avvenuto sulla provincialeIncidente a Palermo, si schianta contro auto parcheggiate: "Ho evitato un gatto"Davide Patron, malore sul treno: il racconto del prof di inglese famoso su TikTok

Treviso, malore in sauna: morto un 75enne

Chico Forti ha lasciato il carcere in Florida: torna in ItaliaBari, incidente fra auto e trattore: un morto e un ferito*