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Off CameraLa procura di Roma indaga per incendio colposo in merito al maxi rogo che sta tenendo sotto scacco Ponte Mammolo da domenica 28 giugno. Intanto,trading a breve termine chi abita in zona, da Colli Aniene al Tiburtino passando anche per Casal Bruciato, continuano a dover tenere le finestre di casa chiuse per l’aria, dicono i residenti, “irrespirabile”. Il rogo non è ancora completamente spento nonostante i vigili continuino, senza sosta, il loro lavoro.Incendio colposoL’incendio, lo ricordiamo, è scoppiato a ridosso del fiume Aniene, all’altezza di via di Ponte Mammolo, costringendo all’evacuazione circa 120 persone e bruciando alcune baracche. I pm di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, sono al lavoro per ricostruire, lo riporta l’Adnkronos, anche alla luce delle informative della polizia e dei vigili del fuoco, l’origine dell’incendio. Nella tarda serata di ieri la notizia che si indaga per incendio colposo.Vigili ancora al lavoroA Ponte Mammolo è ancora un via vai di mezzi di vigili del fuoco e della protezione civile. Anche durante la notte tra martedì 30 e mercoledì 31 luglio, squadre dei pompieri si sono date da fare per cercare di spegnere completamente il rogo. Le temperature roventi di questi giorni non stanno aiutando.Aria irrespirabileMentre si attendono i risultati del monitoraggio dell’Arpa Lazio sulla qualità dell’aria, chi vive nelle zone di Ponte Mammolo e dintorni continua a denunciare l’aria irrespirabile della zona. Come raccomandato dal Comune di Roma, i residenti sono di fatto costretti a rimanere sempre con le finestre chiuse. I fumi scaturiti dal rogo stanno mettendo a dura prova la popolazione e, soprattutto, fanno paura per le conseguenze che potrebbero avere sulla salute degli abitanti.

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