File not found
Economista Italiano

Elezioni in Lombardia, sondaggi e "fuga" del Pd verso Moratti

Caso Soumahoro: la suocera indagata per truffa aggravataL’ultima battaglia dei no-vax tedeschiFine vita: il requisito della dipendenza da un sostegno vitale al vaglio della Consulta

post image

Elly Schlein dopo l’attentato alla sorella Susanna: “Mi ha detto che non dobbiamo avere paura”Il filosofo tedesco Jürgen Habermas si scaglia contro le tesi di chi vorrebbe un occidente più interventista: non è una linea compatibile con l’obiettivo di evitare un’escalation imprevedibile che verosimilmente porterebbe a una guerra nucleare Oggi sulla Süddeutsche Zeitung il filosofo Jürgen Habermas propone la sua lettura sulla guerra in Ucraina e la rappresentazione mediatica che ne viene fatta. Nell’articolo,criptovalute che si intitola Guerra e indignazione, Habermas parte dalle immagini della guerra e di quanto tornano a impattare sulle nostre vite dopo tanti anni di pace.  «Le scene sempre nuove di cruda devastazione e sofferenze che colpiscono trovano un’eco autorafforzante nei social occidentali. La novità della pubblicazione e dell’impatto calcolato sulla società di un conflitto imprevedibile probabilmente colpisce noi più anziani rispetto ai più giovani».  Fare qualcosa Al di là della rappresentazione nei media, però, Habermas riconosce che i fatti della guerra ci colpiscono e infiammano il desiderio di fare qualcosa contro i crimini di guerra sempre nuovi. Il problema, secondo il filosofo, è l’approccio diversificato dei paesi occidentali.  Mattarella ha chiarito che la condanna dell’invasione deve andare di pari passo con il multilateralismo «Nonostante la presa di posizione unanime si preannuncia un approccio diversificato tra i governi occidentali. In Germania è scoppiato uno stridente conflitto d’opinioni amplificato dalla stampa a proposito del tipo e della misura dell’aiuto militare da inviare all’Ucraina invasa». In questo contesto è comprensibile, secondo Habermas, che l’Ucraina passi ad accusare la Germania per i suoi rapporti con Mosca, come è avvenuto soprattutto nelle ultime settimane per bocca dell’ambasciatore di Kiev a Berlino Andrij Melnyk. Tuttavia il filosofo si scaglia contro la sicurezza di sé di chi accusa il governo Scholz di stare dalla parte sbagliata della storia con le esitazioni delle ultime settimane.  La posizione del cancelliere Per Habermas, la linea di Olaf Scholz per evitare l’escalation è una saggia strategia per non superare la linea rossa che rappresenta la fornitura di armi senza limiti all’Ucraina e che implicherebbe una partecipazione al conflitto anche formale. La conferma nell’opportunità di seguire questa strada sta negli accordi di Ramstein e nelle minacce di una guerra atomica da parte del ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov. Chi spinge per un ulteriore invio di armi, semplifica il dilemma di fronte a cui si trova l’occidente, che deve scegliere tra la sconfitta dell’Ucraina e l’escalation di un conflitto regionale.  La Guerra fredda ha insegnato all’occidente che in una guerra contro una potenza nucleare si può raggiungere nel migliore dei casi un compromesso che evita a tutti di lasciare il campo da perdenti. Habermas riconosce che Putin è in una situazione di vantaggio soltanto perché l’occidente lo ritiene in grado di fare uso di armi atomiche, biologiche e chimiche, ma scrive che alla fine è il presidente russo a decidere quando la Nato passa il limite che considera un ingresso in guerra anche formale. Un’ulteriore complicazione nella determinazione del limite da non oltrepassare. La linea rossa «Se anche l’occidente fosse sufficientemente cinico da accettare il rischio di un “avvertimento” rappresentato da una di queste armi atomiche “minori”, quindi da mettere in conto quest’ipotesi estrema, chi potrebbe garantire che sarebbe ancora possibile mettere un freno all’escalation?» C’è dunque un piccolo spazio di manovra limitato da molti elementi, non sempre noti all’opinione pubblica, in cui scegliere una strategia che non superi la linea rossa dell’ingresso formale in guerra, visto che la partecipazione “fattuale” al conflitto è già evidente. VociL’Europa sia soggetto di pace per essere protagonista del negoziatoSimone Oggionni Chi si scaglia contro questa “politica del timore” che lascerebbe mano libera all’avversario, e difende le sue tesi in maniera razionale si spinge già in maniera eccessiva nel campo in cui vengono prese le decisioni finali, che Scholz pretende, giustamente secondo il filosofo, sia suo.  «La decisione di non partecipare attivamente al conflitto non significa che l’occidente debba lasciare l’Ucraina al suo destino “up to the point of immediate involvement” in una guerra con un avversario superiore». Le consegne di armi possono influenzare in maniera positiva l’esito del conflitto. «Ma non è un autoinganno puntare su una vittoria dell’Ucraina contro la guerra assassina russa senza prendere in mano noi stessi le armi? La retorica proguerra mal si concilia con il posto da spettatore da cui proviene»: insomma, l’occidente può evitare una escalation che porterebbe inevitabilmente alla guerra nucleare soltanto autoimponendosi un limite nel sostegno dell’Ucraina.  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

G20: che significato ha la spilla d'oro indossata da Giorgia Meloni?Stefano Bonaccini si è candidato a Segretario del PD

Matteo Renzi sulla tragedia di Ischia: "Richiama anche le folli scelte del 2018 sul condono"

Orazio Schillaci conferma la commissione d'inchiesta sul Covid“Tempo pieno”, la scuola di Domani: rovesciamo gli stereotipi sull’educazione

Opposizioni e associazioni contro il nuovo decreto sui rave party: “Norma liberticida e fascista”Salvini chiede pene severe per chi guida ubriaco, ma è polemica per un suo tweet del 2013

I quattro passi del governo Meloni sul covid a cominciare dalle multe ai No vax

Reddito di cittadinanza, Renzi contro Meloni: "Voleva abolirlo, ora propone solo modifiche"La raccolta di Natale di Soumahoro e i “dubbi” sulla sua efficacia

Ryan Reynold
Notizie di Politica italiana - Pag. 134Alessia Lio, Autore a Notizie.itElly Schlein si candida alla segreteria del Pd: "Parte da noi una storia nuova"

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarIl ministero della Cultura nomina Francesco Giubilei come consigliereinvestimenti

    Sondaggi politici: Fratelli d'Italia vola oltre il 30%Notizie di Politica italiana - Pag. 143L’ultima battaglia dei no-vax tedeschiFine vita: il requisito della dipendenza da un sostegno vitale al vaglio della Consulta

    ETF
    1. Meloni: "Bollette insostenibili, rafforzeremo misure nazionali"

      1. avatarMigranti, durissima replica di Mulè alla Francia: "Loro gli sparano, noi no"BlackRock Italia

        Pensioni, ecco come funzionerà il piano di Giorgetti: incentivo del 10% a chi rinvia il ritiro 

  2. avatarPioggia, temi forti e popolarità: cosa dice la scienza delle protesteProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Calenda "si avvicina" a Meloni: "Il suo gesto importante, il Pd non lo ha fatto"Cdm, il Governo Meloni nomina 8 viceministri e 31 sottosegretariStretta sui rave, Piantedosi puntava a confisca di strumentazione e intercettazioniTelefonata Mattarella-Macron dopo lo scontro Italia-Francia sui migranti: "Piena collaborazione"

    ETF
  3. avatarIl pacifismo controverso di Wagenknecht e Schwarzer che danneggia la causaEconomista Italiano

    Notizie di Politica italiana - Pag. 140Tajani sui migranti: "Serve patto a livello europeo. Priorità è accogliere i fragili"Meloni rassicura: “Mai temuto di non poter formare un governo”Notizie di Politica italiana - Pag. 135

Francia, un arresto per gli attacchi alle linee ferroviarie. Sabotaggio alla rete della fibra ottica

Per i giudici Fini «condusse personalmente le trattative» per la casa di MontecarloSmart working: si va verso la proroga per fragili e genitori di under 14*