MITE su riduzione del gas: "Calo forniture è marginale. Nessuna attuazione piani emergenza"Manovra 2023: spunta una nuova soglia per i pagamenti con il PosManovra 2023: spunta una nuova soglia per i pagamenti con il Pos
Superbonus 110, Poste sospende la cessione del credito: cosa succede adesso?Inaugurazione del centro Trampolin - Francesco Malavolta COMMENTA E CONDIVIDI «È così piccola e ha questo sorriso che davvero ti spiazza,BlackRock se conosci la sua storia». L’immagine è ancora vivida nella mente di Davide Parise, co-fondatore dell’organizzazione umanitaria Women For Freedom, che da dieci anni è impegnata in attività in Italia e all’estero per aiutare donne e bambini vittime di violenza, tratta e sfruttamento sessuale. Il sorriso che ricorda è quello di una ragazzina che fino agli undici anni è stata costretta a prostituirsi nei bordelli boliviani. «Le ho chiesto cose le piacesse fare. Mi ha risposto: “Mi piace tanto cantare, perché cantando riesco a mandare via i brutti pensieri”». Per un attimo a parlare è solo il silenzio. Poi riprende: «Sono parole che dette da una bambina di 13 anni fanno riflettere».È una delle storie, tristemente simili, delle ragazze tra gli 11 e i 17 anni, vittime di sfruttamento sessuale, ospitate nel centro “Trampolin”. Un rifugio, un percorso, un trampolino, appunto, verso un futuro migliore. Parise spiega: «In Bolivia c’è una forte cultura machista che permea la società. Sono migliaia le ragazze che finiscono nella rete della tratta a scopo sessuale. Centinaia sono le “casas de citas” (locali a luci rosse) che convivono con sconcertante normalità con scuole, negozi e mercati. Il problema è proprio il fatto che questo fenomeno è naturalizzato. Una volta che le ragazze cadono in questa rete, è molto difficile che possano uscirne: all’inizio vengono abbagliate da promesse di guadagni facili, ma con il tempo la morsa si stringe e sono costrette a fare un determinato numero di prestazioni giornaliere solo per avere un posto dove dormire». In Bolivia una ragazza su tre ha subito un abuso prima dei 18 anni. Nel 2023, le denunce per violenza contro le donne sono state 51.770. E più di mille i casi di tratta e traffico di persona. In questo contesto è nato “Trampolin”. «È stato creato – racconta Parise – una quindicina di anni fa dalla Fundacion Munasim Kullakitae con cui da tempo lavoriamo in simbiosi. Si trova a El Alto, nella periferia della capitale La Paz, dove si concentra la popolazione migrante». È una delle città più povere del Paese: più del 70% degli abitanti non riesce a soddisfare le esigenze primarie e, in molti casi, non hanno accesso all’acqua potabile. «Un dato che fa venire i brividi – prosegue Parise – è che il 60% delle ragazze che sono vittima di sfruttamento sessuale hanno meno di 17 anni. Nel centro ci sono 25 posti letto: purtroppo in questo contesto sono pochi, ma stiamo allargando i dormitorio e presto potremo ospitare 40 ragazze».Il co-fondatore racconta che si tratta di un processo molto complesso. «Sono ragazze che vengono segnalate dalle persone in strada o dalla polizia quando fa le retate nei bordelli. Arrivano ragazze incinte, che hanno grossi problemi a livello psicologico, o con dipendenze. All’inizio viene fatto un check-up a livello sanitario, e poi vengono seguite dalle assistenti sociali, le educatrici, le psicologhe del centro che hanno per ogni ragazza un'attenzione specifica. Ciascuna viene seguita con un percorso su misura, e questa è poi la chiave per ottenere risultati positivi». Le ragazze accolte nel centro possono ricominciare il percorso scolastico, fare attività sportiva e formazione professionale per porre le basi per una futura indipendenza economica. «L’obiettivo attraverso questo percorso è elaborare i tanti traumi che hanno subito e recuperare l’autostima e la cura di sé. E lo facciamo ricreando in qualche modo un contesto familiare di armonia, che è ciò che è mancato a queste ragazze. Su una parete del centro hanno dipinto la frase: “Tutte abbiamo un valore, ma nessuna un prezzo”». La sera si ritrovano nel salone per mangiare, guardare un film, leggere. «Ma anche giocare, perché alla fine molte sono ancora delle bambine», aggiunge con amarezza Parise. «Abbiamo da poco inaugurato tutta la parte nuova del centro. Ora c’è più spazio per le loro attività: abbiamo fatto una piccola area multidisciplinare dove possono fare arte terapia, danza, palestra, formazione sull’artigianato locale. Al pian terreno c’è quella che è la loro mensa, ma è anche una grande cucina dove possono sperimentare, imparare a cucinare, fare attività di pasticceria grazie alla collaborazione con aziende specializzate». Sono attività importanti per permettere alle ragazze di raggiungere un’indipendenza economica una volta uscite dal centro. «Apriamo un conto corrente per ciascuna di loro, e i fondi raccolti da tutte le attività che fanno, ad esempio la vendita di braccialetti, vengono suddivisi tra loro».Ma il progetto Trampolin non si limita al centro. Luisa Rizzon, presidente di Woman For Freedom racconta: «C'è tutta un'attività di rete con la comunità locale, con commercianti che sono stati sensibilizzati. Ora quando una di queste ragazze si avvicina la assistono, le danno qualcosa da mangiare, le dicono che esiste la nostra associazione dove possono chiedere aiuto. In Bolivia esistono altri centri antiviolenza, ma nessuno è così specializzato e che si dedica a un recupero così sartoriale». Proprio per la sua unicità e per l’importanza di progetti come Trampolin il prossimo obiettivo dell’Associazione è aprire un secondo centro a Cochabamba. Spiega Parise: «È una delle città più popolose della Bolivia, dove si concentra molta popolazione migrante e ad alto rischio di vulnerabilità. Le istituzioni locali, data la grande necessità, sono entusiaste di questo progetto e sono pronte ad aiutarci con le scarse risorse che dispongono dal governo centrale». Aggiunge Rizzon: «Al momento, nel centro c’è una ragazzina che viene proprio da Cochabamba. Aveva scelto di partire perché aveva preso contatto con un ragazzo, o almeno era quello che credeva, ma in realtà aveva più di 50 anni. L'adescatore in 48 ore l'ha fatta arrivare da Cochabamba a Lima, quindi in un altro Paese. Sono stati velocissimi a farla sparire». Solo nel 2023, la polizia boliviana ha ricevuto 3.409 denunce per sparizione. Significa una denuncia ogni tre ore. Nella maggior parte, si tratta di minori tra i 14 e i 16 anni. «Fortunatamente – riprende Rizzon – si è mossa tutta una rete e si è riusciti a recuperarla. Era destinata a diventare la prostituta degli operai che lavorano nelle miniere».
Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 62Contributo a fondo perduto discoteche e sale da ballo, fissato l'importo: a quanto ammonta
Bollette, nuovi rincari a ottobre?
Seo&Love: intervista a Ivan Buratti, co-founder di WebbohIpotesi 70 euro in più in busta paga: a chi spetterebbero?
L’anno termico sta per finire: cos’è e perché le bollette del gas aumenterannoTetto al contante, la proposta di legge della Lega: alzarlo a 10mila euro
Gli italiani ricchi non risparmieranno sul gas e condanneranno i poveriLe città italiane dove fare la spesa costa di più: Milano su tutte
Canone Rai, cosa cambia nel 2023: sarà ancora incluso nella bolletta della luce?Quanto spendono gli italiani per energia elettrica, gas e carburante?Mutui agevolati 2022: quali sono i migliori e perchè sceglierliAllarme Codacons: la spesa per riscaldare le case aumenta fino a +175%
Bonus 200 euro ma non per tutti: chi è stato escluso e perché
Classifica dei più ricchi del mondo: comanda Musk, Ferrero supera Zuckerberg
Bollette e aumenti illegittimi: cosa possono fare i cittadini dopo l'azione dell'antitrustInflazione, i dati Istat sul balzo a ottobre: +11,9%, mai così dal 1984Bonus 200 euro: i soldi del sussidio sono lordi o netti?Caro vita, aumenta anche il prezzo del caffè al bar: la media è di 1,10 euro
Ecobonus, partono i nuovi incentivi per acquistare auto non inquinantiCaro energia, Roberto Tascini (presidente Adoc): "Come risparmiare fino a 600 euro l'anno"Top ten dei rincari alimentari: sul podio, olio, burro e pereDl Aiuti, cosa cambia: no alla replica del bonus 200 euro ma più soldi in busta paga