File not found
trading a breve termine

Incidente a Milano, ciclista investito da un'auto: è in coma

Meteo, le previsioni per il weekend: nuova ondata di caldoFrosinone, scossa di terremoto spaventa i residentiBimba di due anni muore in ospedale ad Aosta: attesa l'autopsia

post image

"Sono il civile De Luca", il saluto a Giorgia Meloni dopo le polemicheÈ stata pubblicata la sintesi finale del sesto rapporto del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc) dell’Onu. Può essere considerato l’ultimo avviso della comunità scientifica alla politica.  L’aumento di temperatura di 1.5°C rischia di essere superato all’inizio del prossimo decennio: da lì in poi saremmo in territorio non mappato,MACD con la crisi climatica che supererà qualsiasi capacità di adattamento a essa.  Il rapporto contiene anche un messaggio di speranza: la tecnologia esiste, i costi sono crollati, la transizione può ancora avvenire in tempo. Il punto è non cosa fare, ma la velocità e il ritmo della trasformazione. Per arrivarci le risorse messe in campo dovranno (almeno) triplicare.  Il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici dell’Onu (Ipcc) ha pubblicato la sintesi finale del suo sesto rapporto. Questo documento di una quarantina di pagine può essere considerato l’ultimo avviso della comunità scientifica: contenere il riscaldamento globale entro parametri ragionevoli (+1.5°C di aumento della temperatura) è ancora possibile, ma servono tagli profondi e immediati alle emissioni di gas serra. Non ci sarà un altro avviso: il prossimo rapporto uscirà a fine decennio, quando ormai sapremo se la rotta sarà stata corretta. L’Ipcc è l’organismo creato dalle Nazioni unite all’inizio degli anni Novanta per aggregare la scienza sul clima prodotta nei centri di ricerca del mondo e metterla a disposizione di chiunque gestisca potere, che siano capi di governo, ministri, sindaci, amministratori delegati. Questa sintesi chiude il sesto ciclo, non contiene nuove informazioni rispetto ai tre mega-capitoli pubblicati da agosto 2021, ma racchiude il punto di vista complessivo della scienza sul collasso. Da oggi, e per i prossimi sette anni che ci separano dal nuovo ciclo, la partita sarà solo politica. Il 79 per cento di questa crisi deriva dalle emissioni legate ai combustibili fossili: carbone, petrolio e gas usati per elettricità, trasporti, riscaldamento degli edifici e produzione industriale. Nella direzione opposta La sintesi è stata pubblicata mentre in Italia arrivava un nuovo rigassificatore, negli Stati Uniti era stato approvato un nuovo immenso giacimento di petrolio in Alaska e in Cina sono in fase di autorizzazione 168 nuove centrali a carbone. Il mandato della scienza a questo punto sembra quasi una preghiera: le emissioni devono raggiungere un picco al massimo nel 2025, quasi dimezzarsi entro la fine di questo decennio e azzerarsi a partire dal 2050. Nel 2022 hanno continuato a crescere, +0,9 per cento rispetto all’anno precedente, raggiungendo il massimo storico di sempre: 39,8 Gigatonnellate. Le tecnologie per farlo esistono, i loro costi sono crollati (-55 per cento l’eolico, -85 per cento il fotovoltaico, -85 per cento le batterie al litio), oggi non è più un problema di cosa fare o come farlo, ma del tempo che si impiegherà per farlo. Per usare le parole del segretario generale dell’Onu Guterres ispirate all’ultimo film vincitore dell’Oscar: «Il nostro mondo ha bisogno di azione per il clima everything, everywhere, all at once», tutto, dappertutto e tutto insieme. L’Ipcc riconosce che la transizione è costosa: oggi il mondo investe 600 miliardi di dollari all’anno per la transizione, questa cifra va moltiplicata per 3/6 per essere all'altezza della sfida. Non è una situazione ideale, ma «i costi dell’inazione sarebbero molto più alti», dice il rapporto e, in ogni caso, per usare le parole di Lucia Perugini, una delle autrici italiane che partecipano all’Ipcc, «la scienza non è negoziabile». Siamo come un malato che ha ricevuto una cattiva notizia e una buona: la malattia è seria ma si può curare, però serve un trattamento drastico. Una cura non dovrebbe essere aperta a trattative se in ballo c’è la sopravvivenza del paziente. La temperatura è aumentata più negli ultimi 50 anni che nei precedenti 2.000, la concentrazione di CO2 in atmosfera non era così alta da 2 milioni di anni, quella di metano da 800mila anni. L’aumento globale di temperatura è già +1.1°C, la soglia di sicurezza +1.5°C potrebbe essere superata per la prima volta già nel prossimo decennio, da lì saremo in territorio non mappato, dove i singoli collassi (permafrost, Artico, circolazione atmosferica sull’Atlantico, barriera corallina, criosfera) rischiano di potenziarsi a vicenda. Con gli impegni attuali siamo viaggiando verso un aumento di +2.8°C entro fine secolo, con le policy attuate oggi siamo addirittura di +3.2°C. Insomma, non bastano più né le azioni né le promesse già fatte, serve di più.  Il «salto quantico» Come spiega Elena Verdolini del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, focal point italiano dell’Ipcc, «non dobbiamo mandare il messaggio che una volta superato di 1.5°C tutto è perduto. Ogni taglio di emissioni conta».  Ma se una frenata di emergenza ci permetterà di rimanere intorno a +1.5°C, vivremo un cambiamento climatico al quale possiamo pensare di adattarci cambiando la forma della città, delle case, delle infrastrutture e dei sistemi sanitari. Oltre +2°C ci troveremmo di fronte invece a un cambiamento oltre ogni capacità di adattamento, con eventi estremi sempre più frequenti, un innalzamento del mare più marcato, la produzione di cibo che non potrà tenere il passo della crescita di popolazione e la scarsità d'acqua che diventerà sempre più acuta. A quel punto i rischi climatici si incroceranno con quelli non climatici, come pandemie, guerre, conflitti per l’uso del suolo e delle risorse idriche. Questa sintesi è però un messaggio di speranza: siamo ancora nella fase storica in cui i disastri peggiori possono essere evitati, a patto di essere disposti a un «salto quantico». Le prospettive di questo balzo sono state descritte da Guterres nella presentazione del rapporto, l’Acceleration Agenda dell’Onu. I paesi sviluppati devono raggiungere zero emissioni più vicino possibile al 2040, le economie emergenti più vicino possibile al 2050. Tutta l’elettricità deve diventare rinnovabile nel 2035. Bisogna fermare l’approvazione di ogni nuovo progetto fossile e ogni espansione delle riserve attuali. I settori più difficili (cargo, aviazione, acciaio, alluminio, cemento) devono trovare il modo di decarbonizzarsi entro il 2050. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno Giornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Esplosione in una fabbrica di fuochi d'artificio a Messina: 3 ustionatiSpari contro Donald Trump, parla Biden: tutte le reazioni dei politici

Claudio Gaetani, il corpo dell'attore morto a Londra è rimasto in strada per 6 ore

Wikileaks le ultime pubblicazioni scottantiBergamo, minaccia madre e sorella con un martello: fermato 22enne

Cade dalla giostra a Frosinone: è in coma all'ospedale SpazianiSardegna, incidente sul ponte di Oloè: quattro persone ferite

Incidente a Varese, scontro tra auto e moto: muore motociclista

Turetta, spunta la raccapricciante chat con Giulia Cecchettin su WhatsappNapoli, tutto pronto per l'inaugurazione della Linea 6: apertura metro, fermate e orari

Ryan Reynold
Incidente in Tangenziale Ovest, tamponamento: un ferito graveTorno, è morto il turista belga ritrovato dopo quattro giorni all'adiaccioMarcon, bambina morta in auto: indagini sulla presenza del dispositivo salva-bebè

Economista Italiano

  1. avatarL'elisir di lunga vita esiste: sperimentato un farmaco che allunga la vitaanalisi tecnica

    Incidente sulla Statale 18 a Gizzeria Marina: feriti tre giovaniOstia, si tuffa dal pontile e finisce sugli scogli: 33enne in coma farmacologicoSardegna, gattino lanciato dal ponte a Lanusei: scultura in risposta allo scandaloStarbucks apre a Rimini: sorpresa al centro commerciale

    ETF
      1. avatarRecuperato il corpo di una donna in Arno: il ritrovamento a PisaCapo Analista di BlackRock

        Musicista americano condannato in Russia per droga

        VOL
  2. avatarM5S: è giallo sulla terza polizza di Romeo in "favore" alla RaggiCampanella

    Serial killer a piede libero in Lombardia: perché nessuno lo cerca?Spagna, sventato un attacco terroristico dell'ISIS contro il Real MadridScontro frontale sulla Matera-Montescaglioso: due morti nell'incidenteNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 13

    ETF
  3. avatarCome funzionano liste bloccateCapo Analista di BlackRock

    Incidente a Colonna, bambine investite in monopattino: sono graviTurista morsa dal cavallo della guardia realeBari, maxi incendio alla Recuperi Pugliesi: in fiamme l'area esternaVolo d'emergenza dell'Aeronautica Militare salva una donna trasportandola da Cagliari a Bergamo

Parma, il maltempo provoca la piena del torrente: morto Bruno Uccelli

Scandalo UNAR: dimissioni del direttore Francesco SpanoSardegna, Claudia Lombardo, ex Presidente Consiglio regionale, baby pensionata da 5mila euro*