File not found
Guglielmo

Mattarella bis, la svolta con il "segnale cifrato" dei 46 voti segreti

Migranti, con la ministra Lamorgese sono raddoppiati gli sbarchiL'elezione del Presidente della Repubblica si terrà lunedì 24 gennaio alle 15 |Lettera di minacce al ministro del Lavoro Andrea Orlando: indagini sul contenuto della busta

post image

Notizie di Politica italiana - Pag. 267Attilio Bolzoni racconta a Nello Trocchia della fotografa palermitana,analisi tecnica venuta a mancare il 13 aprile 2022, con cui ha lavorato al quotidiano L’Ora. «Era sempre con gli zoccoli, con gonne colorate ed era sempre la prima ad arrivare sul luogo degli omicidi», raccontaPubblichiamo un estratto del libro di Attilio Bolzoni “Controvento. Racconti di frontiera” edito da Zolfo editore (2023). Le interviste video sono disponibili a questa pagina.Perché ti sei sposata a sedici anni? «Perché ho incontrato un uomo che mi amava e mi offriva il mondo».Torna indietro con i pensieri e con i sensi, sul suo viso scivolano allegrie, pene, qualche tormento. Un sorriso tenero svela però che si è acquietata, che ha capito che è andata come doveva andare. Se poi sia stata lei a prendersi da sola il mondo o il mondo a prendersi lei, a questo punto della sua esistenza poco le importa mentre è al riparo nella sua casa di Palermo.Un palazzo che sa molto di famiglia. Il suo appartamento è al secondo piano. Sullo stesso pianerottolo abita il fratello Salvatore, verso mezzogiorno gli odori delle due cucine si confondono. All’attico ci sta sua figlia Patrizia. Al superattico l’altra figlia Angela, che dopo un viaggio in India è diventata Shobha.Per raccontare sé stessa Letizia Battaglia non sa da che parte cominciare. «Dall’inizio o dalla fine? Da quando ero bambina o da quando sono andata a vivere a Parigi, dai miei nipotini o dalle mie foto?». Una, bellissima, è alle sue spalle.Milano, 1971. Un uomo con la faccia coperta da dita no. Letizia Battaglia, una donna generosamente sottosopra dose. «È Pier Paolo Pasolini al circolo Turati, quel giorno c’erano anche Dario Fo e Mario Capanna». Milano? «Sì, sono stata lì tre anni, ma forse è meglio iniziare dal principio, quando sono nata…».Pensa all’inizio e ricomincia dalla fine: «Adesso mi sento forte nella testa e nelle mie idee, ho avuto tanto e non voglio più nulla».Letizia è fatta così, generosamente sottosopra. E così: «Adesso posso non avere più pudori: io sono una maestra di fotografia». E così: «Io non sono una fotografa, la fotografia è solo una parte di me».Dobbiamo fermarci davanti a un caffè, ricordare per un po’ la nostra Palermo e mettere in ordine uno dietro l’altro momenti e sentimenti.A marzo Letizia Battaglia compirà ottant’anni. «Sono nata nel 1935, mio padre faceva il marittimo, ci spostavamo da una città all’altra, Palermo, Trieste, Civitavecchia, Napoli, ancora Palermo». La memoria pesca lontano. La guerra, i bombardamenti. «Ho negli occhi ancora l’immagine della nostra casa sventrata a Civitavecchia e quella di un cane che trascinava, chissà dove, la manica di una giacca con dentro il braccio di qualcuno».Il primo ritorno in Sicilia. Le elementari alle Ancelle, le alunne con i guanti, gli inchini, i rampolli della grassa borghesia e dell’aristocrazia siciliana. «Fra i banchi ho conosciuto tutta la Palermo bene, io non avevo la divisa fatta dal sarto ma quella che dava la scuola… Un giorno venne una vecchia nobile a casa mia e le dissi: “Mamma arriva, intanto si accomodi in salotto”, lei mi guardò con disprezzo e rispose: “Salotto? Mia cara, questo non è un salotto”. Non me li sono mai dimenticati gli occhi e le parole di quella donna».Le prime ansie, i primi slanci, le prime ribellioni. È adolescente ed è già donna. L’amore si chiama Franco. È incantata, nel 1951 si sposa. E nonostante l’età, lui – che di anni ne ha sette in più – segna come su una mappa il percorso della vita di Letizia. «Sarei dovuta diventare una delle tante belle ed eleganti signore di Palermo». Sognava altro.Per fortuna arrivano le figlie. Prima Cinzia, poi Angela e Patrizia. Il matrimonio è come una prigione. E dura tanto, troppo. Letizia se ne va. «Se l’avessi fatto prima avrei tolto infelicità a me e a mio marito… Franco non c’è più da sei anni, l’ho ritrovato, fino all’ultimo giorno sono stata vicina a lui».Nel 1971, dopo una lunga analisi, lascia la Sicilia per Milano. Comincia come cronista, collabora prima con Le Ore e poi con Abc, settimanali anticonformisti e anticlericali molto diffusi in quegli anni, servizi di politica e scatti molto osé per l’epoca. Con il «pezzo» le chiedevano sempre le foto, altrimenti non glielo pubblicavano. Letizia diventa Letizia: fotografa.E dopo il primo amore abbandonato a Palermo, trova il secondo amore. Santi, anche lui fotografo.Letizia è curiosa, avida di vita. È in quei mesi che conosce l’altra Milano. E Pasolini. «Ce l’avevo già dentro, ma da quel momento non me lo sono fatto scappare più. Qualche mese prima avevo anche incontrato a Venezia Ezra Pound, piangevo…».Da Palermo quelli del quotidiano L’Ora, che giù tutti chiamavano il L’Ora, prima chiedono a lei e a Santi qualche articolo sui siciliani diventati «milanesi», poi il direttore Vittorio Nisticò li vuole in redazione. Scendono. E Letizia è ancora nella sua Sicilia. «Ma già allora non c’era una sola Letizia». Fa volontariato alla «Real Casa dei Matti», l’ospedale psichiatrico di via Pindemonte. Fa scuola di teatro al Teatès di Michele Perriera, fa foto che porta sulle scrivanie di talentuosi giornalisti come Salvo Licata, Mario Genco, Nino Sofia. E si butta nella mischia siciliana.Sono gli anni in cui il potere politico e criminale di Palermo sta cambiando, i primi cadaveri eccellenti, la guerra di mafia che si annuncia. Con la sua gonna svolazzante e con i suoi zoccoli, Letizia arriva sempre per prima sulla scena del delitto. È testimone oculare nella Palermo più cupa, le sue foto fanno il giro del mondo. E c’è un nuovo amore ancora. Anche lui si chiama Franco. E anche lui fa il fotografo. Compagno per lunghissimi anni.Quando finisce una storia privata ne comincia una pubblica: la «primavera» palermitana, il vento che spazza via i notabili invischiati con i boss, le paure e le speranze di una città. Letizia viene nominata dal sindaco Leoluca Orlando assessore comunale, delega alla Vivibilità Urbana. Porta sempre quelle sue gonne colorate e gli zoccoli. «È stato il periodo più bello della mia vita, più bello della fotografia, mi sentivo cittadina e quindi più che solo una fotografa.Ma io non facevo politica, io amministravo, facevo cose concrete, vedevo un angolo sporco e facevo sistemare una pianta». Dopo la giunta «colorata» di Orlando, l’elezione alla Regione Siciliana. «Esperienza inutile, non facevo niente, non mi facevano sapere niente».Poi le stragi. Prima Falcone e Borsellino, un anno dopo don Pino Puglisi. Letizia non vuole fotografare più i morti, gli amici morti. Parte per Parigi. È depressa, per lunghi mesi passa le sue giornate al tavolino di un bistrò. «Senza parlare, senza bere, perché io non bevo nulla». Solo una grande solitudine. Lei dentro un gorgo e gli altri che la onorano. Le arrivano i premi più prestigiosi. Dalla Francia, dalla Germania, da Londra. È anche la prima donna europea a vincere negli Stati Uniti la borsa Eugene Smith. La consacrazione. Torna un’altra volta a Palermo. Ma da quel momento non farà più una mostra nella sua città. «Sono passati venticinque anni…».Letizia è impastata con Palermo, la ama e la patisce, prova rabbia ma non può farne a meno. «Mi emoziono sempre camminando nei vicoli. Una statua della Madonna, un Gesù, gli odori, una finestra sbilenca…».Sta molto a casa. Con il cane Pippo che azzanna le sue scarpe e con il telefono che squilla sempre. Amici vicini e lontani, parenti. «Come le tartarughe mi sono ricostruita una corazza e ho ricostruito la famiglia. L’amore c’era per tutti ma in qualche modo si era disperso». Parla dei suoi fratelli, quelli che ci sono ancora e quelli che non ci sono più. E di Massimiliano, Gianfranco, Francesca, Matteo e Marta, i suoi cinque nipoti. E delle sue «splendide figlie».Fotografa ancora. Fotografa le bambine. Ce ne sono bellissime, in immagini raccolte con cura e scelte per Diario, il suo ultimo libro. «Le cerco, le rincorro, in loro mi ritrovo io stessa bambina». Quando va in giro per Palermo la fermano, l’abbracciano. «Quando ero deputata alla Regione tutti mi chiamavano onorevole e io alzavo il dito medio della mano e rispondevo “Tié”. Gli onorevoli di solito vengono chiamati onorevoli anche quando non sono più in carica, a me invece continuano a salutarmi sempre nello stesso modo: “Ciao Letizia”…». Ciao Letizia.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

Green Pass, Draghi: “La validità sarà indefinita per chi ha tre dosi di vaccino”Dpcm, limature al testo: firma attesa per venerdì 21 gennaio

Grillo smentisce Mentana in diretta e poi gli manda un sms di “conferma”

Per la Meloni la proroga dello stato di emergenza è “assurda, voteremo contro”Elezioni presidente della Repubblica: quando Salvini contestava Mattarella nel 2015

Bonaccini contro il tampone ai vaccinati: “Meglio l’obbligo di Green Pass al lavoro”Colpo di scena per il Quirinale, Forza Italia si smarca da Salvini e Meloni

Post su Hitler che telefona a Draghi: deleghe revocate all’assessore e sospensione dalla Lega

Vincenzo De Luca, l'incontro con Vittorio Sgarbi: "Vecchio cinghialone maiale"Notizie di Politica italiana - Pag. 266

Ryan Reynold
Quirinale, Mattarella: "Fiducia degli italiani nella scienza è la prima difesa del virus"Sara Cunial protesta contro il Green Pass in Parlamento e sposta l’ufficio davanti alla CameraElezioni Presidente della Repubblica, vietato accesso al seggio alla deputata No Vax Sara Cunial

Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

  1. avatarQuirinale, vertice tra Conte, Letta e Speranza: "Ottimo incontro, lavoreremo insieme"Capo Analista di BlackRock

    Mario Draghi, la frecciata di Dagospia: "Non all'altezza di un leader"Letizia Moratti candidata al Quirinale? FdI: “La nostra prima scelta è Berlusconi”Covid, Fornero contro Montagnier: “Anche tra i Nobel c’è una percentuale di cretini”Il cappotto della senatrice Cinzia Leone era stato davvero rubato a Montecitorio?

      1. avatarGiorgia Meloni: “Il Mattarella bis perché i partiti vogliono tirare a campare”Professore Campanella

        Quirinale, la candidatura di Berlusconi infuria Fratoianni: "È indecente"

  2. avatarQuirinale, cos'è il catafalco e come viene usato per l'elezione del Presidente della RepubblicaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Elezione del Presidente della Repubblica, cosa sono le schede segnate?Carlo Nordio, chi è il candidato al Quirinale proposto da Fratelli d’ItaliaIl calcolo di Draghi per arginare la Omicron: 20 giorni di vantaggio sul resto d’EuropaElezioni Presidente della Repubblica, fumata bianca: è Mattarella bis

  3. avatarScuola, De Luca minaccia di chiudere gli istituti: "Se i dati peggiorano, faremo ciò che è necessario"Economista Italiano

    Sileri dà l’annuncio: “Lo stato di emergenza non sarà prorogato”Quirinale, parla Laura Boldrini: "Noi non facciamo giochini"Vaccino Covid, Letta: "Prepararsi a obbligo e ritorno a smart working"Caro bollette, Salvini chiede l'intervento di Draghi: "Convochi imprese e leader dei partiti"

Letizia Moratti candidata al Quirinale? FdI: “La nostra prima scelta è Berlusconi”

Covid, Sileri: “Omicron ha cambiato la pandemia. Presto, le regole verranno alleggerite”Conferenza stampa di Draghi oggi alle 18: al centro obbligo vaccinale e scuole aperte*