File not found
Professore Campanella

Sardegna, le ricerche di Francesca Deidda: trovate tracce riconducibili alla donna

Omicidio Manuela Petrangeli, uccisa a fucilate: interrogatorio di convalida del fermo per l'exFemminicidio di Manuela Petangeli: l'assassino non risponde al gipTrova pezzi di alluminio nel pane del supermercato: donna di 54 anni in ospedale

post image

Terremoto di magnitudo 5.0 in CalabriaLa Cina,criptovalute potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili, è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno. Un brutto segnale che però non riguarda solo PechinoIscriviti alla newsletter ArealeAscolta il podcast di ArealeLa transizione energetica globale ha ancora un grande problema a forma di carbone. La potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno, ed è un brutto segnale, visto che questo è l’aumento più grande dal 2016. Questo nuovo picco è stato provocato principalmente da due fattori: la crescita tornata furibonda in Cina e il ritardo nel phase out di questo combustibile nei paesi occidentali.Questi nuovi dati sono stati forniti dal centro di ricerca statunitense Global Energy Monitor. Globalmente, sono stati aggiunti 70 gigawatt di potenza da carbone nel mondo. Di questi, 47,4 GW venivano dalla sola Cina. Ma non è un problema solo cinese: nelle economie occidentali, a causa della crisi energetica, la chiusura prevista delle centrali è andata troppo lentamente, ne sono state chiuse per 21,1 GW, troppo poco per tenere il passo richiesto dalla transizione. AmbienteIn ascolto della crisi climatica, Areale ora è anche un podcastFerdinando CotugnoLa crescita in Cina Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, per avere ancora una speranza di centrare l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature a 1,5°C rispetto all’èra preindustriale, il phase out del carbone come fonte di energia dovrebbe essere completato entro il 2040. Siamo ancora molto lontani da quell’obiettivo. Dall’accordo di Parigi, sono venticinque i paesi che hanno ridotto o completamente eliminato la produzione di energia da carbone, ma ben trentacinque l’hanno aumentata. Da questo punto di vista, i numeri sono ancora sconfortanti.Per arrivare ad azzerare il carbone nel 2040, dovrebbero esserci 126 GW di chiusure ogni anno (questo ovviamente senza nuove aperture). Invece quello che stiamo osservando è che oggi si stanno mettendo in cantiere 578 GW di nuove centrali. Di questi, 408 Gigawatt vengono progettati nella sola Cina. Il tasso di dismissione delle vecchie centrali in Cina è inoltre ai livelli più bassi da un decennio. Nonostante i grandi investimenti di Pechino in rinnovabili, il carbone continua a essere al cuore del sistema energetico cinese. La politica energetica di Pechino è particolarmente problematica per la tenuta del sistema climatico mondiale e della sua stessa economia. Secondo Global Energy Monitor, il paese rischia miliardi di yuan di stranded asset e continua ad avere una visione di breve termine, guidata dalla filosofia «Prima costruire, poi nel caso modificare».Come spiega Flora Champenois, autrice del report per Global Energy Monitor, «in Cina si installa più carbone di quanto ne sarebbe necessario, con l’idea che poi, in seguito, si procederà a smantellare, in quello che è un azzardo allo stesso tempo costoso e rischioso». Sono i danni della retorica della sicurezza energetica, gli stessi che in Italia o Germania rischiano di incatenarci alle infrastrutture di rigassificazione del gas liquefatto.I 70 GW cinesi messi in costruzione nel 2023 sono 19 volte più del resto del mondo messo insieme, secondo un’analisi di Carbon Brief sui numeri di Global Energy Monitor. Dei trentadue altri paesi che stanno ancora investendo in nuova potenza da carbone, i più attivi sono India, Bangladesh, Zimbabwe, Indonesia, Kazakistan, Laos, Turchia, Russia, Pakistan e Vietnam. CulturaQuarant’anni di laburismo tradito. Come lo sciopero dei minatori inglesi ha cambiato la working classA rilento L’altro fronte del problema è che il ritmo delle dismissioni di centrali a carbone negli Stati Uniti, in Unione europea e nel Regno Unito è ai livelli più bassi dal 2011. Stiamo rallentando, siamo un po’ più legati a questa fonte energia di quanto dovremmo essere nelle previsioni per un phase-out al 2040 che parta dai paesi sviluppati, secondo il principio delle responsabilità comuni, ma differenziate. Il paese che ne ha chiuse di più nel 2023 sono gli Stati Uniti, con 9,7 GW, anche se pure in questo caso si tratta di un calo. Nel 2022 ne avevano chiuse per 14,7 GW.L’Unione europea e il Regno Unito rappresentano un quarto delle dismissioni. La buona notizia è che nessun paese del G7 ha in programma la costruzione o l’apertura di nuove centrali. Nel 2015 le economie del G7 rappresentavano il 32 per cento della potenza da carbone, nel 2023 sono scese al 15 per cento. AmbienteNon sottovalutiamo il grande consenso per la transizione ecologicaFerdinando Cotugno© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Bozzoli prosegue la fuga in solitaria: compagna e figlio rientrati in ItaliaTrovato cadavere di un uomo nel canale Villoresi: si indaga per ricostruire l'esatta dinamica della vicenda

12enne in vacanza denuncia di essere stata in violentata da un animatore

Carcere di Trieste, detenuto trovato morto in cella dopo la rivolta di ieriAeroporto di Catania chiuso per la cenere dell’Etna: voli cancellati o deviati

Statale del Caffaro, incidente fra due auto: tre feriti graviJoe Biden si è ritirato dalla corsa alle elezioni Usa: "Lascio"

Incidente a Rieti, scontro tra auto e moto: morto 46enne

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 20Ragazzi scomparsi nel fiume Brenta: trovato il secondo corpo

Ryan Reynold
Nuovo rogo nell'Oristanese: l'incendio nella stessa zona dell'incidente di quattro giorni faUsa, Joe Biden parla alla Nazione: "Dimesso per difendere la democrazia"Gallipoli, il conto è troppo caro: rissa tra ristoratore e clienti

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarMedio Oriente, nuovi raid di Israele a Gaza: 25 mortiProfessore Campanella

    Gorizia, maestra maltrattava i bimbi dell'asilo nido: arrestataRoma, vasto incendio al quartiere Prenestino: bambini abbandonano il centro estivoAttentato a Trump, Biden parla alla Nazione: "Facciamo tutti un passo indietro"Doppia tragedia in mare a poche ore di distanza: morti un 84enne e un 16enne

    1. Olbia, coppia di turisti sale sul traghetto e nasconde i nipoti nel bagagliaio per non pagare il biglietto: multa salata

      1. avatarDonald Trump, primo comizio dopo l'attentato: "Ho preso una pallottola per la democrazia"analisi tecnica

        Aeroporto di Catania chiuso per la cenere dell’Etna: voli cancellati o deviati

        VOL
  2. avatarDisposto l'arresto per Yulia NavalnayaBlackRock Italia

    Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 8Tragedia in Ucraina: Incidente mortale tra minibus e autocisterna, 14 vittimeBergamo, incidente tra moto e camion: morto il centauroRoma, in ospedale con le gambe gonfie ma viene dimessa: muore il giorno dopo

  3. avatarPesaro, bambino di 11 anni si tuffa in mare e non fa ritorno in spiaggia: trovato mortoVOL

    Elezioni in Francia, ballottaggi: aperti i seggi per il secondo turnoTrump parla dopo il ritiro di Biden: "Kamala Harris? Una pazza della sinistra radicale"Gorizia, rivolta in carcere: 10 feritiTurista milanese muore durante un'escursione davanti ai suoi amici

Francia 2024, Fronte Popolare vince le elezioni: Le Pen solo terza

Giulia Latorre, proposta di matrimonio a sorpresa alla compagnaSi tuffa nel lago e muore: la tragedia del 18enne originario del Colorado*