Muore a 23 anni nella prima notte di nozze, la misteriosa caduta (nuda) dal 15esimo pianoDon Ravagnani: «I giovani sono attenti all’ambiente, partiamo da qui»Nubifragio a Milano: strade allagate, linee tram interrotte - ilBustese.it
Auto e moto si scontrano: un ferito a Venegono Superiore - ilBustese.itI dubbi rispetto all’iniziativa dello sciopero serpeggiano anche dentro l’Anm. «Abbiamo ricevuto segnali molto freddi sia dalla politica che dall’avvocatura,analisi tecnica che ci hanno lasciati isolati nella nostra crisi», confida una fonte interna al sindacato delle toghe. L’ipotesi è di procedere prima con iniziative considerate più «costruttive» come i tribunali aperti o incontri con la cittadinanza e tenere lo sciopero solo come ultima ipotesi Prima era stato annunciato - anzi quasi minacciato - ora la magistratura associata sta frenando sull’ipotesi di uno sciopero contro la riforma dell’ordinamento giudiziario. La decisione arriverà il 30 aprile, durante l’assemblea straordinaria convocata a Roma dall’Associazione nazionale magistrati, a cui parteciperanno di persona o in videocollegamento le giunte distrettuali locali. La sensazione che si sta facendo largo tra le toghe, però, è che lo sciopero debba essere considerato l’ipotesi più estrema e comunque finale di un percorso fatto di altre iniziative per spiegare all’opinione pubblica le ragioni dei magistrati. I vari livelli A livello territoriale i magistrati sembrano convinti di voler percorrere la strada dello sciopero, con prese di posizione in questa direzione provenienti da Busto Arsizio e Nola, ma anche da grandi centri come Milano e Bari. Proprio in questa direzione aveva iniziato a muoversi la giunta nazionale guidata da Giuseppe Santalucia, ma col passare dei giorni la spinta ha iniziato a lasciare il posto ai dubbi. Sono arrivate le critiche di Magistratura democratica alla gestione «intempestiva» dell’Anm, poi hanno iniziato a serpeggiare perplessità anche negli altri gruppi associativi. Il consigliere del Csm, Nino Di Matteo, è stato il primo a esplicitarle, dicendo che «I cittadini non capirebbero lo sciopero: i magistrati devono avere il coraggio di spiegare i profili pericolosi della riforma». La sensazione di Di Matteo è condivisa a livello nazionale, dove molti magistrati pensano che uno sciopero non sarebbe capito. «Abbiamo ricevuto segnali molto freddi sia dalla politica che dall’avvocatura, che ci hanno lasciati isolati nella nostra crisi», confida una fonte interna all’Anm. Tradotto: il timore è che l’opinione pubblica non accolga di buon grado una iniziativa che bloccherebbe tribunali e produrrebbe il rinvio di udienze, e che per di più risulterebbe intempestivo visto che la riforma dovrebbe venire definitivamente approvata la prossima settimana. Il problema, però, sarebbe anche più profondo. La riforma dell’ordinamento giudiziario punta a correggere alcune storture della categoria emerse negli scandali Palamara e Ungheria – in particolare il correntismo e il carrierismo delle toghe – ma al giudizio negativo sul testo approvato dalla Camera non sono seguite proposte costruttive: «L’autoriforma interna, di fatto, non è mai partita e quindi la contestazione alla riforma viene ancora meno capita». Proprio da queste considerazioni, che vengono fatte anche all’interno dell’Anm, emerge come il fronte del sindacato delle toghe sia diviso sull’ipotesi sciopero. Meglio, allora, procedere prima con iniziative considerate più «costruttive» come i tribunali aperti o incontri con la cittadinanza e tenere lo sciopero solo come ultima ipotesi. GiustiziaLa riforma della giustizia manda in confusione le togheGiulia Merlo Gli ex magistrati A portare in questa direzione sono anche le molte voci critiche rispetto allo sciopero che si sono levate da grandi nomi di ex magistrati. In una intervista al Giornale, l’ex procuratore di Milano Bruti Liberati ha detto che «Le punte estreme sono state abbandonate: il risultato è una riforma modesta, ma nulla a che vedere con la riforma Castelli che, quella sì, stravolgeva l'impianto costituzionale. Per questo come presidente dell'Anm ho promosso allora il primo vero sciopero della storia della magistratura. Oggi uno sciopero non ha senso». Dello stesso avviso anche l’ex procuratore di Torino, Spataro, secondo cui «questa riforma non mi suggerisce la necessità di impegni “contro”, ma di impegni “per far capire” quanto inutili e dannose siano certe norme ipotizzate». Pronostico per il 30 aprile Per il 30 aprile, quindi, l’esito dell’assemblea straordinaria dovrebbe essere quello di una ulteriore mitigazione delle posizioni estreme di chi è deciso ad incrociare le braccia. «Qualcuno sicuramente sosterrà le ragioni dello sciopero immediato», spiega una toga, «ma in molti vorranno ipotizzare un percorso molto più lungo e ragionato, mettendo in luce che non verremmo capiti dai cittadini se scioperassimo subito». La frenata sullo sciopero, tuttavia, rischia di rendere più evidenti anche le difficoltà interne all’Anm nel trovare una linea coordinata e coerente per rappresentare le istanze delle toghe. Intanto il tempo scorre: la riforma dell’ordinamento giudiziario arriverà al Senato a inizio di maggio e dovrebbe venire approvata in tempi molto rapidi, probabilmente anche con la fiducia. E il ministero della Giustizia, dopo aver trovato il difficile accordo politico, non manifesta alcuna intenzione di riaprire il testo per venire incontro alle istanze delle toghe, considerate fuori tempo massimo. GiustiziaLegge elettorale del Csm: nessun sorteggio, nemmeno quello dei collegiGiulia Merlo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Air Campania, dalla Regione nuovi fondi per l’incentivo all’esodoCastiglione Olona, la Uil in piazza per raccogliere le firme contro l'autonomia differenziata - ilBustese.it
«Noi donne del Sudafrica: contro l'apartheid, per la libertà»
Parchi, Il programma di agosto a Cinecittà WorldRC Auto, a giugno prezzi +6,2%, oltre 7 volte inflazione generale
Casa Papanice, da Scola a Mastroianni, la sua storia in un libro: la presentazione a Bari e l'omaggio all'archistar Portoghesi«La nostra rivoluzione in Plaza de Majo? Coi fazzoletti»
Grand Hotel Palatino, il gruppo Fh55 rinnova lo storico hotel romano vicino al ColosseoMeloni si astiene su Von der Leyen, no a Costa e Kallas. Ma il pacchetto passa
Gioconda, un uomo lancia una torta sul quadro esposto a Louvre: visitatori increduli (ma nessun danno)Lago di Como in un giorno: ecco le 3 esperienze più curiose da non perdere per l'estate 2024Nostra Signora di tutti i popoli, «mai riconosciuta la "soprannaturalità"»Quando l'esperienza dell'oratorio estivo fa crescere veramente
Nubifragio a Milano: strade allagate, linee tram interrotte - ilBustese.it
Pesaro, ragazzo 17 anni trovato morto in mare: era appena entrato in acqua, bagnanti in spiaggia sotto choc
Carlo Acutis sarà santo probabilmente durante il GiubileoCosì la tecnologia e l'IA possono rendere il lavoro più sicuroArriva la Barbie non vedente, ha il bastone bianco e rosso: il nome è scritto in braille. Quanto costaPrecipita e muore da una scogliera dopo la proposta di nozze: il fidanzato accusato di omicidio. La verità in quell'anello
Lavoro, 1.467 morti nel 2023. Per gli stranieri il rischio è doppioIl dormitorio nel cuore di Salerno: «Chi fa fatica trova riposo e ascolto»Sono 85mila i volontari CaritasVini-no alcol, l'Italia si muove con la distribuzione: cresce il mercato con millenial e gen z