Talebani messi al bando da Facebook, WhatsApp e Instagram: ancora nessun annuncio da Twitter e YouTubeNew York, chiunque si vaccina contro il Covid sarà pagato 100 dollariNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 665
La Cina conferma la condanna a morte ad un cittadino canadese per traffico di drogaIl libro Zona critica di Marco Pacini – Meltemi 2024 – analizza le minacce che gravano sul pianeta,Guglielmo le loro possibili cause e (più cautamente) i modi per contrastarle. Quali sono gli esercizi di futuro che il libro promette, dove sono gli antagonisti e dove scovare i responsabili del disastro, i cento o mille supermiliardari dalle cui decisioni e ubbie discende in gran parte il destino del PianetaDiversi anni fa, il grande storico della scienza Paolo Rossi Monti (1923-2012) propose una sintesi illuminante: a causa della nascita delle scienze sperimentali tra Sei e Settecento, la filosofia ha perduto buona parte dei suoi oggetti specifici, al punto che nell’epoca moderna è rimasta tecnicamente senza oggetto. Per sopravvivere, deve cercarsene di nuovi, visto che i suoi ambiti classici (la conoscenza, la natura, la fisica, la biologia, la matematica, la logica, ecc.) sono stati assorbiti da scienze a sé, dotate di metodi e strumenti propri.Questo fatto si osserva con chiarezza nella modernità: salvo alcune branche che sopravvivono anche in forza di un’antica tradizione (come la metafisica, l’estetica e la politica), la filosofia si applica a oggetti o eventi mondani, alcuni dei quali rispondenti a mode più o meno durature. Da qui, la filosofia del linguaggio ordinario, del genere, degli animali, degli alberi e delle piante, della cura, dell’ambiente, della comunicazione, della tecnologia… e altre se ne vedranno. Ciò che questi indirizzi hanno in comune è il fatto che quasi tutti si preoccupino del benessere del pianeta, degli umani e degli altri suoi abitanti, anzi più propriamente della sopravvivenza di tutto questo delicato insieme.Le minacceUn’influente linea di pensiero in questo campo è quella del filosofo francese Michel Serres (1930-2019). Secondo una delle sue tesi principali, gli umani hanno rispetto alla Terra la funzione biologica dei parassiti (un suo libro del 1980 si intitola infatti crudamente Il parassita) e vanno visti esattamente come tali: «L’uno prende tutto e non restituisce nulla, mentre l’altra dà tutto e non riceve nulla». Gli umani infatti sfruttano, sottraggono, lasciano dietro di sé distruzioni e rovine, senza pensare all’esito prossimo e meno ancora remoto, cioè al fatto che a lungo termine (cioè già oggi) i tesori da sfruttare si esauriranno e non potranno più dar nulla.In questa linea si inserisce Zona critica di Marco Pacini (Meltemi, 2024), giornalista culturale di vasta esperienza e di formazione filosofica, che da più tempo va analizzando le minacce che gravano sul pianeta, le loro possibili cause e (più cautamente) i modi per contrastarle.La Zona critica di cui si parla è il luogo in cui si svolgono quelle complesse interazioni tra suolo, aria, acqua e organismi viventi (umani inclusi) che determinano la disponibilità delle risorse necessarie alla vita, cioè la Terra abitata. Pacini compie, con animus risentito e con toni di forte allarme, un’estesa ricognizione dei motivi di guasto portati dalla modernità capitalistica globalizzata, col sostegno di un vasto e composito apparato di riferimenti internazionali. Confesso che non tutti questi riferimenti mi convincono: è difficile mettere scaltri pop-filosofi come Byung-chul Han o Slavoj Žižek accanto a grandi figure come Henri Bergson, Jürgen Habermas o Gunther Anders, anche se tutti colgono, ciascuno per il proprio tempo e dalla propria specola, segnali di inquietudine globale.Dissipazione o progressoMalgrado queste riserve, però, il libro discute con analitica efficacia, e col giusto tono di allarme, gli eccessi della modernità, la dissipazione spacciata per progresso, il mito delle tecnologie informatiche, che parevano poter alleviare le fatiche del vivere e invece ci controllano senza posa, la folle idea dello sviluppo illimitato, gli effetti catastrofici del non prendere sul serio gli allarmi che si ricevono ogni giorno, e tanti altri fenomeni che, pur sembrando “assolutamente moderni” (la famosa formula di Baudelaire), ci sospingono implacabilmente verso la Sesta Estinzione.A soffrire della combinazione infernale di questi fattori non sono solo la biologia e la chimica della vita, ma anche la nostra mente. La mediasfera (cioè il brodo di coltura online in cui viviamo: smartphone, social, second life, sorveglianza permanente, compulsione all’acquisto, inondazione dei fake) ci avvolge e domina, perturba i processi educativi e mentali, scambia la realtà vera con la sua rappresentazione, fa sembrare tutto finto. Inoltre, siccome costringe alla solitudine illudendoci di stare insieme (è la nota tesi di Sherry Turkle), cancella la capacità di immedesimarsi nella vita degli altri e distrugge il legame sociale. Inoltre inquina e spia.L’elettronica distribuita, dopo essersi spacciata per anni come immateriale e impalpabile, scopre il suo vero volto fisico: i computer che immagazzinano i nostri dati consumano immense quantità di energia, producono calore e inquinano come uno sterminato allevamento di bovini o di porci. Anche da spento, lo smartphone invia dati su quel che siamo e quel che facciamo (lo mostra in dettaglio Juan C. de Martin in Contro lo smartphone, Add, 2023).Pacini dà al suo libro il bel sottotitolo “Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia”. Aggiungerei a questa coppia l’etologia, la drammatica torsione metamorfica dei nostri comportamenti: drogati dagli smartphone e dagli altri device, gli umani, soprattutto gli adolescenti, sono spinti a prendere per reale lo schermo dei pixel, portando a compimento quello che una volta i filosofi chiamavano l’Ersatz, la sostituzione del vero con l’apparente. Non basta: Pacini rileva anche che nella vita di oggi si è imposto in tutte le attività un ingovernabile fattore di accelerazione. È singolare che più di un secolo fa Georg Simmel, l’acutissimo socio-filosofo tedesco, nel saggio La metropoli e la vita dello spirito (1903), avesse colto proprio questo aspetto, segnalandone anche una conseguenza, oggi drammaticamente accentuata: l’accelerazione del tempo porta con sé l’indifferenza alla vita degli altri.Il capitalismoAlle spalle di questo spettacolo, che sembra lieto e festoso e invece (Pacini suggerisce) è biblico, stanno i “Quattro Cavalieri dell’Apocalisse”: la sovrappopolazione fuori controllo, la crisi ambientale, le disuguaglianze, i consumi globali senza freno.A guidare la cupa schiera è, ovviamente, il capitalismo, che nella sua forma attuale ha preso diversi prefissi ed epiteti che ne sottolineano la novità e la dismisura: ipercapitalismo, supercapitalismo (come l’ho chiamato in Il Mostro Mite, Garzanti 2006), cybercapitalismo (come lo chiama Emanuela Fornari nel titolo del suo libro ora apparso da Bollati Boringhieri), capitalismo predatorio, ecc. Pacini sottolinea come questa forza dal nome sfuggente si nasconda dietro una trasparenza ingannevole, alla stregua degli arcana imperii dell’antichità, il che rende impossibile non solo la rivoluzione (se mai qualcuno la sognasse), ma anche semplicemente la protesta.Quali sono dunque gli esercizi di futuro che il libro promette? Dove sono gli antagonisti? E dove potrebbero mai scovare i responsabili del disastro, i cento o mille supermiliardari dalle cui decisioni e ubbie discende in gran parte il destino del pianeta, che si nascondono (come si argomenta alla fine del libro) nelle loro isole invisibili? La conclusione è inevitabilmente sospesa, anzi in suspense. La “decrescita felice” (Serge Latouche) è impossibile ad attuarsi globalmente. La decarbonizzazione smantellerebbe l’intero edificio delle nostre usanze (a partire dall’elettricità e dall’acqua calda). O forse bisogna aspettare che il capitalismo, come del resto prevedeva Karl Marx, crolli sotto il suo stesso peso?© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRaffaele SimoneRaffaele Simone è emerito di linguistica all’Università Roma tre. Oltre che di numerosi studi tecnici, è autore di saggi sulla modernità di vasta risonanza internazionale, come Il Mostro Mite e Come la democrazia fallisce. Il suo lavoro più recente è Divertimento con rovine. La nostra vita tra guerra e pandemia (Solferino 2022)
Usa, il vescovo Jeffrey Burrill si dimette dopo essere stato rintracciato su GrindrCovid, la Nuova Zelanda va in lockdown da mercoledì 18 agosto
Sydney in lockdown almeno fino al 30 luglio: l'annuncio della Premier dopo l'aumento dei contagi
Perù, terremoto di magnitudo 6.1 con epicentro a Sullana: danni e paura tra gli abitantiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 657
Covid, nessun isolamento per Boris Johnson dopo contatti con il ministro: da lunedì stop a restrizioniSpagna, auto travolta da un treno in transito: morti 4 giovani
Cuoco cade nel pentolone e muore a 25 anni mentre stava preparando un pranzo di nozzeScozia, uomo muore poco prima delle nozze: malore all'arrivo della futura moglie
Covid, morta una donna contagiata due varianti: è il primo caso confermato al mondoGermania, forte tempesta: presunto tornado si abbatte sul distretto settentrionaleVariante Delta, codice nero in un ospedale della Scozia: 400 casi ogni 100mila abitantiScontri in Sudafrica, almeno 72 morti: madre lancia il figlio da un palazzo in fiamme per salvarlo
Svizzera, sindaco di Lugano Marco Borradori colpito da un arresto cardiaco: condizioni critiche
Kenya, arrestato "l'uomo vampiro": ha ucciso 10 bambini e ne ha bevuto il sangue
Russia, bimba si diploma a soli 8 anni: la storia di Alisa TeplyakovaIndia, interi villaggi travolti da piogge torrenziali: centinaia i mortiIbiza, focolaio Covid in albergo: contagiati 8 ballerini italiani tra i 22 e i 25 anniUSA, Bill e Melinda Gates: il divorzio è diventato ufficiale
Attacco hacker in Olanda, l'allarme degli esperti: "Mette in crisi la sicurezza del Paese"Lauren Caton, 19enne rapita e imprigionata si salva grazie a un messaggio su un fazzolettoIn New Jersey ha aperto il primo bar firmato OreoOndata di caldo negli Stati Uniti, record di vittime: si contano quasi 200 morti