File not found
investimenti

Arredailtuobagno.it, lo shop che stavi aspettando

Cashback con la carta del reddito di cittadinanza: è possibile?Assegno unico per i figli 2021, a chi spetta e come fare richiestaGlobal Summit Logistics & Supply Chain: cosa c'è da sapere

post image

Aumento stipendi, previsti fondi per alcune categorie nel 2021Al teatro Quirino di Roma arriva uno spettacolo genovese di Bacigalupo,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock con Solenghi e Pozzi. È anche un modo per resistere all’uniformità nazionale imposta a forza dal cinema e dalla radioI maneggi per maritare una figlia di Niccolò Bacigalupo (1880) arriva, dopo due anni di repliche soprattutto liguri, al Quirino di Roma ed è una buona occasione per pensare a come si sia trasformata la comicità in Italia negli ultimi centocinquant’anni. Tullio Solenghi e Elisabetta Pozzi riprendono fedelmente e con grande arte i ruoli di Gilberto e Rina Govi, ma anche gli altri attori sono tutti bravissimi, dalla splendida Laura Repetto, la figlia da maritare che deve interpretare le ambizioni sociali della madre e riesce a rendere un personaggio che sarebbe quasi una marionetta in una ragazza fragile e credibile, al resto della compagnia.Lo spettacolo è godibilissimo: l’ho visto a Savona in un Chiabrera esaurito per tre sere di fila e il tempo è volato. Qualcosa del genere l’avevo provata anni fa a Rueglio (Ivrea), vedendo l’Olivetti con la regia di Gabriele Vacis interpretato da Laura Curino, Lucilla Giagnoni e Mariella Fabbris, davanti ai vecchi operai e impiegati della fabbrica.Guy Debord diceva che ogni spettacolo è la relazione tra gli spettatori attraverso la scena, e quando un racconto è così radicato in una comunità, mostra davvero cosa sia la società. Lo mostrano gli attori e lo mostra il pubblico, che in queste occasioni è qualcosa di più di un insieme di spettatori.Province Per questo è importante fare una riflessione sulla comicità italiana. Dalle maschere della commedia dell’arte, con l’eccezione del periodo barocco, tutta la tradizione teatrale è dialettale.Il teatro più importante della storia letteraria italiana è quello di Carlo Goldoni, che con Le smanie per la villeggiatura raggiunge vertici drammaturgici che sono all’altezza di William Congreve e Richard Sheridan; ma ci sono autori dialettali in ogni angolo d’Italia e d’Europa. Le diverse comunità della penisola vivevano secondo condizioni molto particolari che dipendevano dalla geografia (mare, montagna, pianura, collina) in un’Italia estremamente frammentata.Le caratteristiche locali erano spesso occasione di maschere associate ai luoghi (Pantalone per Venezia, Arlecchino Bergamo, Pulcinella Napoli ecc.), che impersonavano un genio della diversità in cui ci si riconosceva e si conoscevano gli altri.Questo teatro era ancora vivo negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso: a Venezia c’era ancora una compagnia stabile di teatro goldoniano (i Micheluzzi, con il leggendario Cesco Baseggio capocomico); la registrazione dei Maneggi che si trova su YouTube con Govi è del ’59.Nazionalizzare Si è invece progressivamente affermato, con il cinema che non ha bisogno di comunità, un genere di commedia che ha ridotto la diversità a provincia, sempre più periferica rispetto a Roma. Il grande motore di questa uniformizzazione intorno a Roma è stato il fascismo: i primi cinquant’anni dell’unità d’Italia sono ancora ottocenteschi e articolati per regioni. Basta guardare dove si danno le prime delle opere: La Scala, la Fenice, il San Carlo, il Regio di Parma o Torino.Il tentativo invece di nazionalizzare la nostra cultura avviene con la radio e con il cinema sonoro. Questa trasformazione era stata presa in giro molto bene Corrado Guzzanti alcuni anni fa parodiando in Fascisti su Marte, l’italiano artatamente senza inflessione dei filmati dell’Istituto Luce nel ventennio fascista. La BBC, dove nella stessa epoca si usava la RP (Received Pronounciation, cioè la lingua appresa nelle università di Oxford e Cambridge e parlata dalla famiglia reale ma senza un territorio di parlanti) ha avviato circa trent’anni fa uno sforzo consapevole per riarticolare le diversità dialettali nei notiziari nazionali. Oggi chi parla con la RP appare sulla luna come i fascisti di Guzzanti.Il cambiamentoA differenza di Parigi e Londra, Roma non è mai davvero riuscita a diventare capitale culturale e non solo perché l’editoria è restata principalmente torinese e milanese. La tradizione lirica, cameristica, spesso il teatro e naturalmente le arti visive hanno sentito poco l’attrazione della capitale.È invece il cinema, oltre che la radio e la televisione, a esercitare una grande attrattiva romana. E soprattutto la commedia all’italiana, dove da Alberto Sordi in poi, ridiamo soprattutto di un’ironia esercitata dal centro sulla periferia. Una comicità spesso piuttosto crudele.Le venete diventano domestiche sedotte da un piccolo borghese romano, i napoletani degli imbroglioni, i milanesi dei maneggioni ossessionati dai soldi. Prevale un senso di degrado, linguistico e culturale, che è il cuore di una nazionalizzazione che è prima di tutto il progetto fascista, in seguito democristiano e alla fine, a prescindere dai vari partiti, un vivacchiare all’ombra della politica di poteri deboli e conniventi.Un senso feroce e antagonista del popolo che vive all’ombra del potere c’è anche in Belli, ma nel nazionalizzarsi anche il romanesco ha perso il lessico che ne faceva una lingua popolare ed è diventato piuttosto un italiano delle amministrazioni, usato per lo più ironicamente contro le caratteristiche locali.La diversità Davvero mi auguro che il pubblico del Quirino sappia cogliere la ricchezza che la compagnia di Solenghi e Pozzi hanno ritrovato in Govi e Bacigalupo. Le diversità sono sempre state la nostra ricchezza, dal ligure di Montale e Calvino al siciliano di Sciascia e Pirandello, dal triestino di Svevo e Magris al napoletano di Eduardo de Filippo.L’italiano è fatto così, e dove resistono le diversità nei suoi sostrati, come nella prima Elsa Morante, anche il romano riesce ad avere una ricca coloratura. Dove invece prevale lo spirito borghese, come in Alberto Moravia, subentra una povertà che non è tanto letteraria quanto appunto ambientale, come se qualcuno si illudesse di ritrovare nel linguaggio di chi parla da dietro una cattedra o persino lo sportello di una banca qualcosa di naturale e superiore al proprio pubblico.Senza queste diversità l’Italia è davvero più povera, provinciale, e la nostra bella lingua decade in qualcosa di arido e senza sostrati.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediEnrico PalandriEnrico Palandri scrittore e critoco

Lotteria degli scontrini, al via dal prossimo 1 dicembreBonus INPS per studenti universitari: come funziona

Dpcm, prevista un'ulteriore sospensione delle cartelle esattoriali

Bankitalia lancia l'allarme: "Il 60% delle famiglie fatica ad arrivare a fine mese"Autostrade passa a Cdp, raggiunto l’accordo fra i soci di Atlantia

Fisco, ipotesi stop pagamento cartelle fino a fine annoIl ministro Franco: "Con più crescita risorse per il taglio delle tasse"

Bancomat: meno Atm e nuove commissioni per i prelievi di contante

Bonus Covid, multa da 300mila euro per l'INPSCodici sconto, il futuro dello shopping online

Ryan Reynold
Imu sulla prima casa, l'Ocse consiglia all'Italia il ripristino della tassaDisney, chiudono tutti i negozi in Italia: oltre 200 lavoratori a rischioRistori quater, la data di scadenza del bonus è stata prorogata

BlackRock

  1. avatarInps, da ottobre per accedere ai servizi serve lo SpidProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Festival del Fundraising in arrivo a fine settembreReddito di cittadinanza, da settembre decurtazione dell'importoCashback, le nuove regole previste da gennaio 2021Covid: prezzi baby sitter alle stelle per DAD e smartworking

    1. Smart working e produttività, lo studio: "Il 37% lavora più di 40 ore a settimana"

      1. avatarCarte, zero commissioni fino a 5 di spesa dal primo dicembrecriptovalute

        I nuovi Bonus Natale sono una fake news, ad affermarlo l'Inps

        ETF
  2. avatarLavoro in tempo Covid: nate nuove modalità occupazionaliProfessore Campanella

    Zaini personalizzati, un ottimo gadgets aziendaleDigital Innovation Days 2020, Giulio Nicoletti: "Il digital marketing sarà fondamentale"La patrimoniale è la cosa più di sinistra che rischia di fare il Governo ConteAccesso al credito: il difficile (ma non impossibile) percorso di selezione delle banche

  3. avatarCartelle esattoriali: prorogato stop all'invio fino al 31 gennaioanalisi tecnica

    Covid e lavoro, l'Italia ha perso 500mila posti in soli tre mesiL’innovazione al servizio dell’e-commerce con le soluzioni ITTwebNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 113Meno rifiuti nel 2020 causa covid ma Tari in aumento, il paradosso

    ETF

Agenzie di scommesse a serrande abbassate:settore in crisi

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 109London Stock Exchange cede Borsa Italiana a Euronext*