File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Uccide la sua ex maestra delle elementari con 101 coltellate

«Quando il ministro Berset suonava il piano solo per noi»La vicepremier ucraina: “I russi hanno sequestrato un convoglio umanitario”​Accoltellato in strada dopo una lite, va da solo al pronto soccorso: grave un 42enne

post image

Sabrina Salerno, Alberto di Monaco stregato al party anni '80 (e Charlene sparisce): il look non passa inosservato e l'incidente osèIl processo mediatico va a colpire non solo la presunzione di non colpevolezza del singolo indagato o imputato, ele BlackRock Italia ma anche – e non è cosa da poco – il libero convincimento della magistratura giudicante Cosa accomuna le indagini su uno dei più noti e recenti casi di cronaca,l’omicidio di Yara Gambirasio, la presunzione di innocenza (su cui proprio qualche giorno fa è stato approvato un decreto legislativo) e le “esigenze comunicative” della Procura? Lo scopriamo leggendo una recentissima ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano che, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto l’archiviazione per 16 giornalisti indagati per aver criticato, definendolo «taroccato» e «patacca», un video elaborato dai RIS di Parma nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Yara Gambirasio. Si tratta del famoso video – ampiamente diffuso da svariati programmi televisivi e non solo – che ritraeva un furgone bianco (o meglio, il furgone di Massimo Bossetti) girare nei pressi della palestra di Yara il giorno della sua scomparsa. A conferma della diffusione del video, si pensi ai seguenti titoli di giornali e telegiornali dell’epoca. IlTgLa7: «Yara, il furgone di Bossetti gira un’ora intorno alla palestra. Il nuovo pesante indizio che la Procura aggiunge all’accusa di omicidio per il muratore. Si aggrava la posizione dell’indagato, che aveva negato la sua presenza a quell’ora davanti alla palestra, se non di passaggio» (video paradossalmente ancora online) Repubblica: «Caso Yara, Carabinieri: il furgone ripreso poteva essere solo quello di Bossetti. È quanto precisano in una nota i Carabinieri». Il video fake Ebbene, dalla decisione del GIP del Tribunale di Milano si apprende una circostanza che era in realtà già emersa nel corso del procedimento (poi conclusosi con la condanna definitiva di Massimo Bossetti), ma che in pochi forse conoscono: quel video – che, lo si ripete, era stato volontariamente diffuso alla stampa come se fosse effettivamente riconducibile a chi in quel momento era solo un indagato – in realtà non ritraeva affatto il furgone di Bossetti, ma era stato creato ad hoc dopo essere stato «concordato con la Procura per esigenze comunicative». Anzi, per essere più precisi – questo è quello che è emerso dal dibattimento – «era stato concordato con la procura a fronte di pressanti e numerose richieste di chiarimenti e realizzato per esigenze di comunicazione; e poi è stato dato alla stampa». A seguito delle critiche ricevute da diversi giornalisti, il capo dei RIS di Parma li aveva querelati e da ciò era scaturito il procedimento penale per diffamazione, poi archiviato dal GIP di Milano. Il giudice, dopo aver ricordato come il video avesse uno scopo «dichiaratamente comunicativo e non probatorio» – non essendo stato depositato agli atti – svolge comunque interessanti considerazioni in merito al rispetto della presunzione di innocenza. Le critiche giornalistiche – che il giudice ha comunque ritenuto essere intervenute su «su un fatto obiettivo, di indubbio interesse pubblicistico e certamente non frutto di invenzione» – sono state ritenute ulteriormente giustificate dal «fondamentale principio della presunzione di innocenza dell'imputato che, anche in base alla direttiva UE oggetto di recente recepimento da parte dell'Italia, deve proteggere le persone indagate o imputate in procedimenti penali da sovraesposizioni mediatiche deliberatamente volte a presentarli all'opinione pubblica come colpevoli prima dell'accertamento processuale definitivo». Occorre proteggere gli indagati Ecco, è bene che tali parole rimangano ben scolpite nella mente di chi si occupa di giustizia e comunicazione: «Occorre proteggere le persone indagate o imputate in procedimenti penali da sovraesposizioni mediatiche deliberatamente volte a presentarli all'opinione pubblica come colpevoli prima dell'accertamento processuale definitivo». Quel video, infatti, era stato dapprima concordato, poi creato e, infine, diffuso alla stampa in un momento in cui Bossetti era un semplice indagato (ma poco sarebbe cambiato se fosse stato anche un imputato) al solo scopo di assecondare le «esigenze comunicative» della Procura; esigenze comunicative che – e i fatti lo dimostrano – sono state ritenute ben più importanti del diritto dell’indagato a non esser presentato come colpevole agli occhi dell’opinione pubblica. Diritto – si aggiunge – che assume una valenza ancora più significativa laddove il reato per cui si procede sia di competenza di una Corte di Assise, composta, come è noto, anche da giudici popolari. Le esigenze comunicative Quali esigenze comunicative avrebbero mai potuto giustificare la creazione di un video che rappresentava una situazione diversa da quella reale? Perché mai l’opinione pubblica – si presume prima e principale destinataria del video – è stata ritenuta tale da meritare la diffusione di un prodotto “fake” elaborato ad hoc? Quali «pressanti e numerose richieste di chiarimenti» andavano soddisfatte e perché si è ritenuto di farlo in questo modo? Il presentare, agli occhi dell’opinione pubblica, l’indagato come colpevole prima che la sua colpevolezza sia accertata in via definitiva è proprio una delle bad pratices che la direttiva sulla presunzione di innocenza vuole evitare. E forse, grazie al suo recente recepimento, questo rischio per il futuro potrà essere scongiurato (anche se si dovrà capire se le cose cambieranno per davvero oppure no). Nell’attesa di comprendere se e come il modo di comunicare da parte degli organi inquirenti potrà cambiare – saranno, ad esempio, limitate le conferenze stampa nonché, in generale, il rilascio di informazioni agli organi di stampa – è bene che la vicenda del video del furgone bianco di Bossetti rimanga, a futura memoria, come esempio perfetto delle prassi distorte cui può portare il cd. processo mediatico. Processo mediatico che, come si è già scritto più volte, va a colpire non solo la presunzione di non colpevolezza del singolo indagato o imputato, ma anche – e non è cosa da poco – il libero convincimento della magistratura giudicante, la quale, nel momento in cui sarà chiamata ad assumere le proprie determinazioni sulla responsabilità penale dell’indagato, dovrà essere libera di farlo senza il timore di scontentare le aspettative che, nel frattempo, si sono consolidate nell’opinione pubblica. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGuido Stampanoni Bassi Direttore di "Giurisprudenza penale"

L’accusa del direttore del tg russo: “Marina Ovsyannikova è una spia inglese”Irina e le sue due gemelline nate in un bunker sotto le bombe

Fedez e Giulia Ottorini in vacanza insieme a Porto Cervo | Gazzetta.it

Daria Perrotta è la prima donna a capo della Ragioneria Generale dello StatoIl principale sfidante di Biden alle primarie è un Kennedy complottista e no vax - Il Post

Olimpiadi Parigi 2024, le pagelle della Gazzetta alla giornata | Gazzetta.itSfuma la finale nel beach volley

Ucraina, video deepfake con Zelensky che chiede di deporre le armi: rimosso dai social

Paura al derby di Montevideo: sassate contro il pullman dei tifosi del Penarol - DerbyDerbyDerby“C’è un piano per uccidere Putin e forse è già in atto”: le parole di un ex agente segreto

Ryan Reynold
Battisti: “Quali sono le armi nucleari che Putin può usare contro l’Ucraina”L’accusa del direttore del tg russo: “Marina Ovsyannikova è una spia inglese”Schifani “Non vado in vacanza, c’è un’emergenza siccità senza precedenti” - ilBustese.it

MACD

  1. avatarGuerra in Ucraina, fonti NATO: “Bielorussia pronta a entrare in guerra con Mosca”BlackRock

    Guerra all’Ucraina, l’Esa “banna” la Russia dalla missione ExoMarsGuerra in Ucraina, vittime civili nel Lugansk: uccisi due bambini e una donnaSchelotto: «Qui per il Paradiso, non per parlare del mio passato»Guerra all’Ucraina, l’Esa “banna” la Russia dalla missione ExoMars

    1. L'esercito israeliano ha bombardato due scuole nella Striscia di Gaza: sono morte almeno 15 persone - Il Post

      1. avatarSharon Verzeni, cosa non torna: tutti i punti oscuri dell'omicidio. «Urlava, poi una sgommata». Si cercano tracce di DnaVOL

        Ucciso in Ucraina il cameraman di Fox News Pierre Zakrzewski

        VOL
  2. avatarMarina Ovsyannikova multata e rilasciata, Onu: “Stiamo chiedendo a Mosca di non vendicarsi”criptovalute

    Pincerato (Cei): «Il risveglio dei giovani? Messaggio alla democrazia»Franco Aiello morto per il morso di un ragno violino: il carabiniere 52enne aveva trascorso la giornata in campagnaPutin, la teoria dell'avvelenamento: "L'élite lo vuole eliminare"Ermal Meta: «Nel mare tempestoso della vita, la musica è un’ancora di salvezza»

  3. avatarTaylor Swift, concerto annullato per attentato terroristico. Ma i fan a Vienna si mettono in pericolo: cosa hanno fattoCapo Analista di BlackRock

    Essere accoglienti è un'arte da imparare. Per ragazzi, e non soloUcraina, il ministro russo Lavrov: "Intesa vicina su neutralità e garanzie"«44 film da gustare sul grande schermo»Milan-Emerson, ci siamo: affare da 15 milioni | Gazzetta.it

Oroscopo, le Stelle di Branko di venerdì 9 agosto: tutti i segni – Il Tempo

Approvata dall’Ue la Bussola Strategica: cos’è e cosa prevede il protocolloPerché la Russia vuole Mariupol al punto che Putin si fermerebbe se la prendesse*